In linea con l'inziativa lanciata ieri dal Circolo Mario Mieli e riprosta anche qui, stamane ho inviato questa lettera al segreatrio del PD Walter Veltroni, alla mail del PD, ad Antonello Soro, e, in più, per conoscenza a un'ampia lista di senatori e deputati democratici, inclusa l'onorevole Paola Concia e alla stessa Paola Binetti. Come ovvio invito tutte e tutti a fare altrettanto perché tanto maggiore sarà la reazione civile tanto più potremo aspettarci delle risposte.
Ecco il testo.
Gentile segretario Veltroni,
le scrivo in merito alle ultime dichiarazioni a proposito sull’omosessualità rilasciate al Corriere della Sera dall’onorevole Paola Binetti, nota esponente del suo partito. Non ho abbastanza parole per definire il mio sdegno.
Giusto a promemoria ecco le dichiarazioni dell’onorevole chiamata a commentare le recenti disposizioni su preti e omosessualità emanate dal Vaticano «Non dimentichiamo che proprio recentemente si è verificata la situazione drammatica dei preti pedofili». Alla stupefatta giornalista che chiedeva “E la pedofilia ha a che fare con la omosessualità?” l’onorevole Binetti ha risposto in modo inequivocabile: «Stiamo attenti. Il documento della Congregazione per l'Educazione cattolica parla di "tendenze omosessuali fortemente radicate" ». Quindi? «Quindi queste tendenze omosessuali fortemente radicate presuppongono la presenza di un istinto che può risultare incontrollabile. Ecco: da qui scaturisce il rischio pedofilia. Siamo davanti ad un'emergenza educativa ».
Sono parole gravissime e ingiustificabili, che in un qualsiasi Paese dell’Europa Occidentale sarebbero fuori dall’arco parlamentare e non solo di un partito riformista e, semmai, dentro le patrie galere. In Italia neppure in Alleanza Nazionale si sognerebbero più di dire cose del genere, e le affermazioni di Fini sulla impossibilità per i gay di fare i maestri, con cui queste fanno il paio, pensavamo fossero state consegnate alla preistoria della politica.
Di fronte a dichiarazioni così ignoranti e cariche d’odio non possono esistere smentite, distinguo o giustificazioni di alcun tipo, tanto più se provenienti da un'esponente politica di primo piano che, essendo parlamentare, dovrebbe essere ben consapevole del suo ruolo e della sua funzione di rappresentanza, e che, inoltre, si è già più volte espressa in tal senso in passato senza che provvedimenti siano stati mai presi.
Di fronte al razzismo, alle discriminazioni e all’omofobia non si può procedere per pacche sulle spalle, scuse o smentite o rettifiche, “ma anche”, “ha sbagliato, ma non sa cosa faceva”, “c’è libertà di dire quel che si vuole” e simili. Cosa sarebbe successo se anziché prendere di mira gli omosessuali l’onorevole Binetti avesse insultato e offeso gli ebrei o i diversamente abili, o gli stranieri? Quale profilo democratico emerge da un partito che accetta che al suo interno, al massimo livello della rappresentanza parlamentare, ci siano dichiarazioni di tale tenore omofobo? Non ci può essere sintesi valoriale e culturale che tenga, perché vorrei sperare che lei, così come non vuole i voti di Camorra e criminalità organizzata, desideri respingere anche quelli dei razzisti e degli omofobi.
Qui siamo alle fondamenta di una coerenza minima di proposta politica - capace, perlomeno, di espungere posizioni discriminatorie - e della RESPONSABILITÀ. L’onorevole Binetti non è un’infante, è una parlamentare alla seconda legislatura, lautamente pagata a carico di tutti i cittadini italiani per il suo impegno di deputata, eletta anche grazie ai voti di quei tantissimi omosessuali, che pur di fronte alla pochezza del vostro programma politico nei loro confronti, hanno comunque deciso di darvi fiducia. Come tutti è giusto che si assuma quindi pienamente la responsabilità e le conseguenze delle sue dichiarazioni e si dimetta o venga espulsa dal Partito.
Contrariamente il messaggio sarebbe che tutto il Partito Democratico, con il suo leader in testa, accettano che queste dichiarazioni omofobe facciano parte del partito e della loro proposta parlamentare. Con che credibilità potrà poi dire di lottare l’omofobia nel Paese se non sarà e non sarete in grado di cacciarla neppure dalle fila del vostro Partito, in nome di una malsana e malintesa concezione della libertà di parola o, ancor peggio, di bieche considerazioni elettoralistiche?
Credo di non sbagliare nel ritenere che posizioni omofobe anche meno volgari di queste sono distanti dalla sensibilità e dalla coscienza della stragrande maggioranza dei militanti, aderenti ed elettori del Partito Democratico, e anche dei cattolici democratici, un’offesa a loro, al loro impegno e alla loro passione, prima ancora che a noi omosessuali. Credo che Lei, nel suo ruolo di Segretario debba dare una risposta a quei militanti, aderenti, compagni, oltre che a noi, perché le capacità e la forza di un leader, di una leadership e di una classe dirigente si esprime anche nelle scelte nette, per quanto difficili, e nel saper fissare in modo chiaro dei limiti invalicabili di rispetto e responsabilità.
Distinti Saluti,
Andrea Maccarrone
sabato 1 novembre 2008
"Veltroni, espelli la Binetti"
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7 commenti:
stando a quello che dice la binetti, visto che pedofilo fa rima con omosessuale, se ne deduce che nella chiesa la percentuale di omosessuali deve essere altissima
in campagna elettorale c'era chi diceva : "PD, fuori la Binetti, dentro i socialisti"
Sono un iscritto del PD e sono segretario di un circolo del partito e sono anche gay.
La questione è semplice: queste dichiarazioni contrastano con le norme stabilite nello Statuto, nel Codice Etico e nel Manifesto dei Valori del PD.
Bisognerebbe sottolineare anche questo. Comunque anche io ho spedito la tua stessa mail.
Nino, che ci siano omosessuali tra i preti lo sapevamo anche senza l'aiuto della Binetti :D
Se ne incontrano spesso nei locali. E qualcuno sospetta che persino il papa ne sappia qualcosa personalemnte...
Ma i pedofili sono altra cosa, e forse hanno più a che fare con l'atteggiamento della chiesa verso la sessualità.
Per evitare problemi di violenze etc. dovrebbero "convertirsi" al sacerdozio femminile esclusivo.
Ma stranamente neanche qui sono d'accordo: forse, parafrasando la Binetti, le donne non sono sane sportive e non possono essere modelli per i giovani?
Scialista eretico, in quel caso fu fatta una scelta chiara.
Già mi stupisco che siano riusciti a includere alcuni radicali... come dire mettere assieme il diavolo e l'acqua santa.
Alla fine tutti i nodi vengono al pettine!
Grazie Dario, tu dimostri che il PD non è tutto Binetti, spero che la nostra azione cresca e contribuisca migliorare il partito.
Anche perché, bisogna ammetterlo, finora il peso e la visibilità della Binetti e TeoDem su queste cose è stata ben maggiore e più frte di ogni altra.
Non ci sono discussioni, chi ha queste posizioni nel PD dovrebbe esserne espulso.
La cosa che mi preoccupa di questa donna è che è una psichiatra. Cioè mi chiedo: su quali cazzo di libri ha studiato?
Un saluto da un'altra ariete capatosta. ;-)
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