lunedì 10 novembre 2008

La nostra sui DiDoRe

Dopo alcuni giorni di luci della ribalta, il Progetto di Legge su "Diritti e Doveri di Reciprocità" per le coppie conviventi, targata Brunetta e Rotondi, è tornato nell'ombra.
Dopo l'uscita del testo però abbiamo pensato bene di dire brevemente la nostra, intendendo con ciò la posizione del Circolo Mario Mieli, attraverso un editoriale su Aut. Un modo per proporre poche riflessioni e spunti di confronto lontani dalla foga e dall'a pressione della cronaca e dei riflettori.
Per premessa voglio brevemente precisare due cose.
  • Io sono e sono sempre stato di sinistra, ciò non vuol dire che abbia un atteggiamento prevenuto e pregiudizialmente negativo verso tutto ciò che viene da un Governo di destra o centro destra. Quindi se una buona proposta sulle coppie omosessuali, con approccio laico e non integralista e nel rispetto della dignità di tutti, fosse davvero lanciata sarei certamente contento e la sosterrei, magari cercando di offrire dei contributi di riflessione o migliorativi. Parimenti se una legge sulle coppie (come qualsiasi altra normativa) inadeguata e contraria alla dignità provenisse (come è stato per i DiCo) da un Governo di centro sinistra o di sinistra la contrasterei o cercheri di premere per migliorarla significativamente. Questo è quello che considero un approccio laico.
  • Credo che l'obiettivo finale del Movimento GLBT debba essere la piena uguaglianza dei diritti, col il pieno e paritario accesso a tutti gli istituti previsti per le coppie eterosessuali e, anche, una legislazione moderna per tutte le coppie e le unioni non "matrimoniali" (naturalmente solo per limitarci a questa tematica). Questa linea non esclude a priori un approccio realista dei piccoli passi, ma deve essere sempre chiaro l'obiettivo finale, quindi, anche i piccoli passi non devono mirare solo ad alleviare alcuni problemi pratici, ma andare concretamene in quella direzione e non ferire la dignità di persone e coppie coinvolte. In particolare sembra scontato ribadire che la piattaforma rivendicativa deve rimanere la medesima chiunque sia al governo perché è davvero poco sforzo chiedere a ciascuno solo ciò che questo è già disposto a concedere (che ci vada davvero bene o meno).
EDITORIALE

DiDoRe, Diritti e Doveri di Reciprocità: dopo tanto parlare la proposta di legge
dei Ministri Brunetta e Rotondi sulle coppie di fatto approda in Parlamento,
e finalmente è possibile cercare di capire sul concreto del testo di che si
parla (e di cosa non si parla).
Per noi si tratta di un testo ideologico, inutile e dannoso.
1. Ideologico, perché nell'ossessione di voler ribadire la primazia della famiglia
eterosessuale fondata sul matrimonio, non guarda ai problemi reali delle persone
e sancisce in una norma la discriminazione che vorremmo eliminata
, tanto
più forte per le coppie omosessuali che non possono neppure scegliere se sposarsi
o convivere e si trovano quindi costrette in una condizione di minorità. Infatti,
prima ancora di parlare delle coppie conviventi, all'articolo 1, la proposta ci
offre la solita solfa sull'unicità della famiglia fondata sul matrimonio, per evitare
che qualcuno si dovesse risentire. Brunetta ce lo spiegava anche nelle interviste
TV: si tratta di stabilire delle regole per le coppie di fatto, realtà che non si può
più ignorare, ma che sono delle “unioni deboli”, quindi non meritevoli di nessun
esborso di spesa sociale
. Su questo la proposta mantiene le promesse: niente
pensioni di reversibilità, assegni familiari, congedi o avvicinamento per i lavoratori.
Meno coerente è invece il titolo perché i diritti e doveri, contrariamente a
quanto si dice, non sono solo reciproci ma coinvolgono inevitabilmente i terzi
.
Le previsioni principali riguardano, infatti, il diritto di visita in ospedale e di scelta
sulle cure e la donazione di organi, la successione nel contratto di affitto e sul diritto a rimanere nella casa della convivenza nel caso dopo la morte venga ereditata
da altri familiari. Tutti diritti da far valere verso terzi, siano essi, locatari, eredi
o personale sanitario. La novità (unico vero diritto di reciprocità) è il diritto agli
alimenti
. Tutto ciò scatterebbe dopo 3 anni di convivenza di una coppia etero o
omosessuale non legata da altri vincoli di parentela. Non sono previsti registri o
atti pubblici onde evitare qualsiasi possibile accostamento al matrimonio
.
2. Inutile, perché i diritti di cui si parla sono in larga misura già patrimonio delle
coppie di fatto
grazie agli orientamenti evolutivi della giurisprudenza. Un tentativo,
quindi, di mettere un po' di ordine, ma con scarse conseguenze pratiche
e nessun tipo di riconoscimento delle coppie in quanto tali.
3. Dannoso, perché il basarsi sul semplice elemento temporale, non sempre facile
da provare, senza espressione di volontà delle persone, per far valere i diritti
verso i terzi e nei rapporti reciproci, accresce le possibilità di contenziosi e contrasti
giudiziari
, subordinando, inoltre, l'ottenimento di alcuni diritti, quali il subentro
nel contratto di affitto o la visita in ospedale a vincoli temporali nuovi e illogici
.
Perché il compagno o la compagna non dovrebbero poter visitare in ospedale
la persona con cui convivono da 2 anni o da 6 mesi? E in una situazione come
questa immaginate un contenzioso con uno zelante funzionario sanitario, in cui si
dovesse provare che la convivenza è di 3 anni e non di 2 anni e 11 mesi?
Brunetta e Rotondi hanno mostrato coraggio e buona volontà nell'affrontare
un tema così spinoso e controverso, non solo nel Centro Destra ma persino nel
Partito Democratico, e meritano rispetto per il tentativo portato avanti tra gli
strali di numerosi colleghi di schieramento. Sappiamo anche come sia difficile
affrontare questo tema in Parlamento. Ma per avere dei risultati veri bisogna
mettere da parte le ideologie e guardare alle vite, ai problemi reali e alla dignità
delle persone e delle coppie.


Andrea Maccarrone
Direttivo Circolo Mario Mieli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualcosa-se il progetto Brunetta passerà, il che è tutto da vedere- è meglio di niente. I limiti per la visita in ospedale sono assurdi.Dovrebbe bastare una dichiarazione del malato alla Caposala, E che diamine!

Anonimo ha detto...

Certo è che se la destra riuscisse a fare una legge (sia pure con miopi pretese) su questi temi, sarebbe un'umiliazione non da poco fatta al centrosinistra Italiano...