tag:blogger.com,1999:blog-89706921692157546802024-03-13T00:13:18.420+01:00Andrea Maccarrone - Il mio canto liberoSpazio libero e aperto, a cavallo tra il pubblico e il privato, ove il mio privato si fa pubblico e il mio impegno nella società si condensa in riflessioni pubblicamente privatissime. Voce intima della mia battaglia per affermare dignità e diritti di gay, lesbiche, bisex e trans. Espressione delle mie passioni per il confronto tra le culture, la storia, l'arte, la politica, l'ambiente, la musica, il cinema, i viaggi, la letteratura, gli amici e la mia famiglia, l'otium, lo studio.Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.comBlogger232125tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-74489380381338638902010-05-16T12:30:00.005+02:002010-05-16T12:57:33.529+02:00Un'altra Chiesa è possibile<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQOck7_luWHs_t4L6LwZcqXTsZhGtFk7VT3Ernl6PF1upuNHs0c7pHKMRa43SE9KaZoYd5YLCUy1NckpbI_4F_PIBnEacBiUNIiGzUF8IWgviR_zMZJuX5jetoxXCzXVkJyl2bSymLIJc/s1600/Episcopa_1.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 276px; DISPLAY: block; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5471813750193340850" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQOck7_luWHs_t4L6LwZcqXTsZhGtFk7VT3Ernl6PF1upuNHs0c7pHKMRa43SE9KaZoYd5YLCUy1NckpbI_4F_PIBnEacBiUNIiGzUF8IWgviR_zMZJuX5jetoxXCzXVkJyl2bSymLIJc/s400/Episcopa_1.jpg" /></a><br /><div>Mentre Benedetto XVI ha aproffittato dei bagni di folla portoghesi per tornare ad attaccare le coppie omosessuali., la Chiesa Episcopale statunitense - branca della Chiesa Anglicana - ha ordinato a Los Angeles due donne Vescovo, di cui una, Mary Glasspool (in foto), apertamente lesbica.</div><div>già nel 2003 l'ordinazione di un vescovo dichiaratemnte gay aveva provocato polemiche e tensioni nella comunita episcopale provocando lo scisma della componente più conservatrice che è concentrata principalmente in Africa.</div><div>L'ordinazione di oggi dimostra ancora una volta che una chiesa cristiana diversa è possibile!</div><div><div>(fonte: <a href="http://www.corriere.it/foto_del_giorno/home/index_20100516.shtml">http://www.corriere.it/foto_del_giorno/home/index_20100516.shtml</a>)</div><div> </div></div><div>Anche a Roma, del resto, ne abbiamo avuto una significativa dimostrazione pratica, quando, proprio la Chiesa Episcopale di St. Paul Within the Wall, in via Nazionale, ha ospitato il Rainbow Choir in occasione del Pride dell'anno scorso, mentre per ben due anni di seguito la Chiesa Anglicana di All Saints in via del Babuino ha accolto con grande calore i concerti del Rainbow Choir, per l'iniziati "<em>Raimbow Music against AIDS</em>" in occasione delle Giornate Mondiali contro l'AIDS del 1° Dicembre.</div>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-62025568399925730522010-04-16T19:22:00.006+02:002010-04-16T19:46:36.499+02:00Il Venerdì, grazie di cuoreIl Venerdì. Non mi riferisco a quello che ogni settimana da 20 anni ci regala la festa LGBT più famosa della Capitale, ma al settimanale di Approfondimento di Repubblica.<br />Oggi ci ha reglato la sopresa di una copertina interamente dedicata ai tanti gay e lesbiche<strong> vittime delle legislazioni penali di ben 78 paesi del Mondo</strong>.<br />Le evocative foto di ragazzie uomini che celano i priopri volti per paura sono accompagnate dal titolo "<em><strong><span style="color:#ff0000;">COLPEVOLI</span>, nel cuore di tenebra del mondo dove l'amore <span style="color:#ff0000;">gay</span> è reato</strong></em>".<br />Sono parte di una mostra sul tema (Les condamné) inaugurata a <strong>Parigi</strong> dal giornalista e fotografo Francese Philippe Castetetbon, sono emozionanti autorittatti di tanti omosessuali che, fidandosi tra paure e voglia di raccontarsi del loro interlcutore le hanno inviate accompagnate di una breve frase che descrive e racconta la propria condizione di invisibili, perseguitati dalle leggi, dal conformismo sociale e dal terrore di essere se stessi.<br />Proprio partendo da questo spunto gli articoli approfondiscono la realtà difficile di questi perseguitati, spesso dimenticati o ignorati, puniti con le pene più varia che spaziano dalle ammende, alla prigione, ai lavori forzati, fino <strong>alla pena capitale in ben 7 paesi (Iran, Yemen, Arabia Saudita, Mauritania, Nigeria, Sudan, Somalia)</strong>.<br />Duro l'atto d'accusa, non solo per la sostanziale indifferenza della maggior parte dei paesi occidentali e delle loro opinioni pubbliche ma persino <strong>di una comunità gay spesso disattenta</strong> che in alcuni casi, quando si trova a contatto con persone emigrate in Europa per sfuggire alla cappa sociale e alla persucuzione locale o familiare si ritrovano discriminati in queanto stranieri.<br />Ma sul banco d'accusa per queste persecuzioni finiscono anche e soprattutto <strong>gli integralisti religiosi</strong>, siano essi cattolici/cristiani eo musulmani. E come possiamo a tal proposito dimenticare l'attegiamento del Vaticano rispetto alla richiesta di depenalizzazione universale dell'omosessualità avanzata all'ONU dal Francia e UE?<br />Per la maggior parte di attivisti e persoen impegnate sul fronte dei diritti non è certo una scoperta, ma per una più ampia opinione pubblica più ampia come quella che può far riferimento a Il Venerdì è sicuramente un messaggio forte e innovativo per il quale sincerametne voglio <strong>ringraziarli.</strong>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-14439060506868922562010-04-16T17:50:00.005+02:002010-04-16T18:05:04.399+02:00Obama: Sanità gaya<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbLWw-PZThd-LLIiDggS2O6CJMv3mIo5K8AfD4nqsRmFJ851P_URWi0jjxmAZzGr7J5f-FJxn8QtZRf7yMgrt5ERu47Leup5YQRfGikmmwIN5dPFLMfZcjOBfcf09jplWAM3jXcSnYnYc/s1600/obama1.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 302px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5460766420920059122" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbLWw-PZThd-LLIiDggS2O6CJMv3mIo5K8AfD4nqsRmFJ851P_URWi0jjxmAZzGr7J5f-FJxn8QtZRf7yMgrt5ERu47Leup5YQRfGikmmwIN5dPFLMfZcjOBfcf09jplWAM3jXcSnYnYc/s320/obama1.jpg" /></a>Così mentre nell'Italia dell dopo sentenza della Corte Costituzionale, al di là di ogni raffinata analisi ermeneuticasulel otivazioni, siamo di fatto ancora al palo di 0 diritti conquistati nel concreto, in America, <strong>Obama procede deciso nel suo programma di piena cittadianza per tutti, anche per omosessuali e trans.</strong><br /><div>Il primo passo era stato il rifiuto della consolidata dottrina del "<em>don't ask, don't tell</em>" praticata nelle forze armate americane, poi aveva stupito il Mondo con un gesto pratico e simbolico di enorme portata: chiamare alla Casa Bianca come consulente economica una brillante analista Trans.</div><br /><div><strong>Adesso tocca alla sanità</strong> e, senza tanti clamori né annunci, <strong>il Presidente ha fermamente imposto al dipartimento della Sanità di proibire ogni discriminazione nei confronti degli omosessuali</strong> negli ospedali che ricevono sovvenzioni federali.</div><br /><div>Da oggi, quindi, tutti gli ospedali dovranno consentire ai pazienti di indicare liberamente anche una persone dello stesso sesso come proprio partner con diritto di visita e di prendere decisioni vitali sulla sua salute in caso di impedimento.</div><div> </div><div>Ecco la <a href="http://www.corriere.it/esteri/10_aprile_16/obama-diritti-partner-gay-ospedali_173cc04a-4936-11df-af35-00144f02aabe.shtml">notizia come riportata dal Corriere.it</a></div>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-34996584701501263702010-04-16T11:56:00.010+02:002010-04-16T19:17:07.505+02:00Inammissibili e non fondati<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAGDr3v3DR39qq78uT3gG7rIfw4wfLHQUH34z_SDaD8VFWBDX4LZMSSzjTXd8_e-wWxvfjLGakjv68JSFvumekyGef43v5h1-5h9LxflVex_l6Uwc7w_WgdDe4KBmoBsLIIOECmi3pvfg/s1600/corte+costituzionale.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 221px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5460687275033536658" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAGDr3v3DR39qq78uT3gG7rIfw4wfLHQUH34z_SDaD8VFWBDX4LZMSSzjTXd8_e-wWxvfjLGakjv68JSFvumekyGef43v5h1-5h9LxflVex_l6Uwc7w_WgdDe4KBmoBsLIIOECmi3pvfg/s320/corte+costituzionale.jpg" /></a> E dopo tanta attesa, compreso il rinvio della discussione dalla scorso 23 marzo, <strong>la Corte Costituzionale si è pronunciata proprio il 14 Aprile</strong> (mio compleanno), <strong>sulla questione del matrimonio omosessuale</strong>.<br /><div><br />Come noto, la domanda era stata sollevata dai tribunali di Venezia e Trento (a cui si erano rivolte delle coppie omosessuali insoddisfatte del rifiuto opposto dalle rispettive amministrazioni comunali alla pubblicazione nuziali) per dichiarare l'illegittimità delle norme, per altro non così esplicite e univoche come si potrebbe credere, che impediscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso, in nome degli <strong>articoli 2</strong> (diritti inviolabili dell'uomo anche nelle formazioni sociali), <strong>3</strong> (uguaglianza dei cittadini), <strong>29 </strong>(diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio) e <strong>117,primo comma</strong> (ordinamento comunitario e obblighi internazionali) della Costituzione.</div><div></div><div><strong>La decisione nuda e cruda è stata di giudicare inammissibili (artt. 2 e 117) e non fondate (artt. 3 e 29) le richieste. Respingendo di fatto il ricorso.</strong></div><div><strong></strong></div><div>Il primo sentimento che emerge è di <strong>grande tristezza e amarezza per l'ennesima occasione buttata</strong>. La speranza di qualche milione di italiani di vedersi riconosciuti una "possibilità" e la pari dignità e uguaglianza degli altri cittadini nelle proprie scelte affettive e familiari.<br />Con poco più di coraggio, che in altre occasioni la Corte ha pur dimostrato, innovando a più riprese i nostri codici e le leggi contrarie proprio ai basilari principi costituzionali (articolo 2 e 3), molte delle quale ereditate dalla monarchia e dal fascismo, oggi l'Italia si sarebbe trovata di colpo riaccolta nel consesso dell'Europa più avanzata, in barba ai nostri bigotti legislatori, e dimostrando la straordinaria vitalità e modernità del nostro sistema di diritto e di garanzie che trova l'architrave proprio nella Costituzione.<br /></div><div>E invece ci troviamo costretti a <strong>rilanciare una battaglia e allo stesso tempo ad arginare una disillusione sempre più forte che spinge molte e molti di noi a riconoscersi sempre meno in questo Paese</strong> che a tutti i livelli ci vorrebbe invisibili e privi di diritti che altrove sono ormai scontati.</div><br /><div>Proprio adesso però <strong>NON DOBBIAMO ARRENDERCI</strong> perché una cosa è risultata chiara da tutta l'operazione che ha portato fino alla Corte Costituzionale. Che <strong>le istituzioni non possono ignorarci, che troveremo sempre dei modi di inchiodarle alle loro responsabilità</strong> e quando ci cacciano dalla porta noi rispunteremo dalla finestra e se anche la finestra fosse chiusa proveremo dal solaio, dalla cantina, scoperchieremo il tetto delle ipocrisie e delle bugie e speriamo di non dover abbattere l'edificio!<br />Naturalmente sulla sentenza infausta, e prima ancora di leggerne le motivazioni (che a loro poco importano) si sono subito fiondati come avvoltoi i soliti noti. La <strong>pessima Roccella</strong>, già tra i promotori del <strong>Family Day nel 2007 e oggi sottosegretario alla Salute</strong> (scranno da cui fa ostruzionismo in tutti i modi alla legge 194 sulla interruzione di gravidanza, tra le altre cose), si scatena in acrobazie (il)logiche degne di miglior causa: "<em>La Corte Costituzionale ha respinto i ricorsi sui matrimoni omosessuali dichiarando infondato il richiamo agli articoli 3 e 29: la famiglia non può che essere, secondo i giudici, una 'società naturale' composta da un uomo e una donna e fondata sul matrimonio</em>". Come già siamo abituati a sentire per lo stesso articolo 29, nel quale si leggono uomo e donna che il costituzionalista non ha mai scritto, l'azione di mistificazione viene estesa adesso anche a semplici annunci di sentenza.<br />È importante precisare infatti che <strong>la Corte NON ha mai dichiarato illegittimi i matrimoni omosessuali, ma che sulla materia può (e forse sarebbe dovrebbe) decidere il legislatore</strong>. E se può si evince chiaramente che non solo il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è vietato ma è <strong>PIENAMENTE CONSENTITO</strong> <strong>anzi un provvedimento di riconoscimento dei diritti delle coppie, sotto forma matrimoniale o altra appare, dalla lettura delle motivazioni AUSPICABILE e in qualche modo persino DOVEROSO</strong>, di fronte ai cambiamenti intervenuti nella realtà sociale e culturale del Paese e di fronte a un quadro internazionale in progressiva evoluzione che ugualmente spinge in questa direzione.</div><div>Checché ne dica la talebana Roccella che prova anche a mettere paletti al legislatore e a farci credere di non essere una fan dei diritti costituzionali …</div><div></div><div>C'è poco da dire sul ministro della famiglia (al singolare per carità) <strong>Giovanardi</strong>, che canta prematuramente vittoria con parole fotocopia della collega di governo.<br />Alla fiera delle frasi fatte decide di non mancare il suo inutile apporto anche <strong>Isabella Bartolini</strong>, ignota esponente della direzione <strong>Popolo delle Libertà</strong> (quali) che rispolvera questo adagio "<em>Nel nostro Paese ognuno può vivere come meglio ritiene basta che stia all'interno delle leggi. Non si possono però trasformare i desideri in diritti illegittimi</em>". E poi, con la coda di paglia tipica del suo partito aggiunge: "<em>Mi auguro che dopo questo giusto pronunciamento della Corte Costituzionale non di debba assistere allo sgradevole show da parte di qualcuno che ci verrà a raccontare che nel nostro Paese c'e' la dittatura. Sarebbe veramente stucchevole oltre che profondamente falso</em>".<br />L'hanno informata che in Italia l'unico a criticare la Corte (e non soltanto le sue sentenze) , parlando proprio di "dittatura dei giudici di sinistra", è il suo capo e datore di lavoro? Ma ormai siamo abituati, se si tratta di immunità e privilegi di uno sono il PDL si mobilita, quando in discussione sono i diritti civili di milioni si specula!<br /><br /></div><div>Tornando alle motivazioni della sentenza, pubblicate ieri a tempo di record, possiamo provare ad azzardare pochissime considerazioni, evitando di cadere in un eccesso di negatività, per cogliere alcuni spunti interessanti e tutttal'tro che scontati, possibili appigli per azioni prossime sul tema. </div><div><strong></strong></div><div><strong>Le aperture maggiori della Consulta giungono motivando l'inammissibilità della richiesta relativamente all'articolo 2</strong> (la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale)<br />della Costituzione.<br />Coerentemente con questo dettato i Supremi giudici riconoscono che "<em>per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico. In tale nozione <strong><span style="color:#cc0000;">è<span style="font-size:130%;"> da annoverare anche l'unione omosessuale</span></span></strong></em>, <em>intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, <strong><span style="font-size:130%;color:#cc0000;">cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone</span></strong> – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – <strong><span style="font-size:130%;color:#cc0000;">il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri</span>"</strong>.</em> Subito però la Corte esclude<em>"che l'aspirazione a tale riconoscimento – che necessariamente postula una disciplina di carattere generale, finalizzata a regolare diritti e doveri dei componenti della coppia – possa essere realizzata soltanto attraverso una equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio</em>"<br />perché "<em>spetta al Parlamento, nell'esercizio della sua piena discrezionalità, individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni suddette, restando riservata alla Corte costituzionale la possibilità d'intervenire a tutela di specifiche situazioni</em>" (grassetti nostri).</div><br /><div>In tutta chiarezza, secondo le stesse parole della Consulta <strong>al Parlamento spetta stabilire il COME tutelare le COPPIE OMOSESSUALI e non certo il SE tutelarle</strong>, tanto che la stessa Corte si dichiara sin d'ora competente a intervenire e deliberare di fronte a concrete fattispecie discriminatorie (e i ricorsi potrebbero essere tanti, ad esempio su pensione di reversibilità, diritto di lavoro, sanità, separazione delle coppie, etc.) </div><br /><div><strong></strong></div><div><strong>La questione sollevata con riferimento ai parametri individuati negli artt. 3 e 29 Cost.</strong> (argomentata in maniera secondo me eccellete dai tribunali ricorrenti e dai legali delle coppie coinvolte) <strong>è stata ritenuta NON fondata</strong>.</div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcKa2ESirEeyUMFGN5AtYB2kmvVU_6OHbdPvyDKg_vpVqgGfthtfyEU6318RCOjSi9gFq4Egt8pggF8CIyxrrWU3z5EGm5YfGk1G9hyphenhyphenbqqK9QajJ4eBxIwCmSA-bT8bFFq1KhKWo9Z12w/s1600/matrimoniogaymaine.jpg"><img style="MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 320px; FLOAT: right; HEIGHT: 214px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5460688266702992082" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcKa2ESirEeyUMFGN5AtYB2kmvVU_6OHbdPvyDKg_vpVqgGfthtfyEU6318RCOjSi9gFq4Egt8pggF8CIyxrrWU3z5EGm5YfGk1G9hyphenhyphenbqqK9QajJ4eBxIwCmSA-bT8bFFq1KhKWo9Z12w/s320/matrimoniogaymaine.jpg" /></a></div><div>La Corte decide di "<em>prendere le mosse, per ragioni diordine logico</em>", proprio dall'articolo 29 che "<em>stabilisce, nel primo comma, che «La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio», e nel secondo comma aggiunge che «Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare»</em>". </div><br /><div>"<em>La norma, che ha dato luogo ad un vivace confronto dottrinale tuttora aperto, pone il matrimonio a fondamento della famiglia legittima, definita "società naturale" (con tale espressione, come si desume dai lavori preparatori dell'Assemblea costituente, si volle sottolineare che la famiglia contemplata dalla norma aveva dei diritti originari e preesistenti allo Stato, che questo doveva riconoscere)".</em></div><br /><div>Speriamo che adesso <strong>Casini</strong>, <strong>Buttiglione</strong>, <strong>Volontè,</strong> <strong>Roccella</strong>, <strong>Pezzotta</strong>, <strong>Storace</strong>, <strong>Rutelli</strong>, <strong>Binetti</strong>, ma anche <strong>D'Alema</strong>, <strong>Bersani </strong>e company la smettano di sbandierare il termine, tutto giuridico di "<em>naturale</em>" in senso pseudo naturalistico di "<em>uomo e donna / Adamo ed Eva animali da riproduzione, ovvero come un richiamo a un presunto "diritto naturale</em>" immodificabile perché fissato ora e sempre da Dio o chi per lui…</div><div><br />A contraddirli le stesse parole della Consulta immediatamente ribadiscono che "<em>è vero che <strong>i concetti di famiglia e di matrimonio non si possono ritenere "cristallizzati" con riferimento all'epoca in cui la Costituzione entrò in vigore</strong>, perché sono dotati della duttilità propria dei princìpi costituzionali e, quindi, <strong>vanno interpretati tenendo conto non soltanto delle trasformazioni dell'ordinamento, ma anche dell'evoluzione della società e dei costumi</strong></em>".<br />Dopo l'indoratura della pillola arriva però la mazzata: "<em>Detta interpretazione, però, non può spingersi fino al punto d'incidere sul nucleo della norma, modificandola in modo tale da includere in essa fenomeni e problematiche non considerati in alcun modo quando fu emanata</em>".</div><div>"<em>Infatti, come risulta dai citati lavori preparatori, <strong>la questione delle unioni omosessuali rimase del tutto estranea al dibattito svoltosi in sede di Assemblea</strong>, benché la condizione omosessuale non fosse certo sconosciuta. I costituenti, elaborando l'art. 29 Cost., discussero di un istituto che aveva una precisa conformazione ed un'articolata disciplina nell'ordinamento civile. Pertanto, in assenza di diversi riferimenti, <strong>è inevitabile concludere che essi tennero presente la nozione di matrimonio definita dal codice civile entrato in vigore nel 1942, che, come sopra si è visto, stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso</strong>. In tal senso orienta anche il secondo comma della disposizione che, affermando il principio dell'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, ebbe riguardo proprio alla posizione della donna cui intendeva attribuire pari dignità e diritti nel rapporto coniugale</em>.<br /><em><strong>Questo significato del precetto costituzionale non può essere superato per via ermeneutica</strong>, perché non si tratterebbe di una semplice rilettura del sistema o di abbandonare una mera prassi interpretativa, bensì di procedere ad un'interpretazione creativa</em>. <em>Si deve ribadire, dunque, che la norma non prese in considerazione le unioni omosessuali, bensì intese riferirsi al matrimonio nel significato tradizionale di detto istituto</em>".</div><br /><p>Insomma secondo i giudici costituzionali non c'è ombra di dubbio su a "quale" matrimonio intendessero riferirsi i costituenti. A quello eterosessuale disciplinato dal codice civile del 1942. Tanto più che, pur conoscendo la "<em>condizione omosessuale</em>" non presero la questione delle coppie omosessuali minimamente in considerazione. Qui sta secondo me una piccola crepa argomentativa, perché se quanto sopra detto rispetto alle intenzioni dei costituenti è certamente vero <strong>è pur vero che a quel tempo la condizione omosessuale non era per nulla associata a rivendicazioni di diritti, né individuali né tantomeno di coppia o coniugali</strong>, ma semmai considerata alla stregua di una devianza sessuale da nascondere e che nessuno avrebbe mai rivendicato pubblicamente. <strong>Non esisteva proprio il fenomeno delle coppie omosessuali in cerca di riconoscimenti e diritti e forse neanche delle coppie omosessuali tout court</strong>. Queste sono emerse soltanto diversi decenni<br />dopo, assumendo una crescente rilevanza numerica e rivendicativa soltanto 15 o 20 anni fa.<br />Nell'arricchire le argomentazioni a sostegno della sua tesi la Corte fa riferimento anche alla finalità procreativa dell'unione matrimoniale ritenendo "<em>Non casuale</em> (…) <em>che la Carta costituzionale, dopo aver trattato del matrimonio, abbia ritenuto necessario occuparsi della tutela dei figli (art. 30), assicurando parità di trattamento anche a quelli nati fuori dal matrimonio, sia pur compatibilmente con i membri della famiglia legittima. La giusta e doverosa tutela, garantita ai figli naturali, nulla toglie al rilievo costituzionale attribuito alla famiglia legittima ed alla</em> (potenziale) <em><strong>finalità procreativa del matrimonio che vale a differenziarlo dall'unione omosessuale</strong></em>".</p><p>Su questo punto ci sarebbe molto da redire intanto perché questa osservazioni <strong>non supera i rilievi mossi dagli stessi tribunali di Venezia e Trento circa le coppie eterosessuali che per motivi di età o di salute risultino incapaci di procreare</strong> e rispetto al caso di matrimonio, giustamente consentito, per i/le transessuali con persone (e solo con loro) del medesimo sesso di nascita, nella evidente impossibilità alla procreazione "naturale". Senza considerare appunto che l'evoluzione della tecnica e della medicina, unitamente all'accresciuta consapevolezza delle persone omosessuali, consentono oggi superare dei limiti nel 1948 tutt'affatto impensabili, come dimostrano il crescente fenomeno, in Italia come nel resto d'Europa, delle famiglie omogenitoriali.</p><p>Giunti a questo punto la Consulta si sente in grado di liquidare in poche parole la questione dell'uguaglianza posta dall'articolo 3: "<em>In questo quadro, con riferimento all'art. 3 Cost., <strong>la censurata normativa del codice civile che, per quanto sopra detto, contempla esclusivamente il matrimonio tra uomo e donna, non può considerarsi illegittima sul piano costituzionale</strong>. Ciò sia perché essa trova fondamento nel citato art. 29 Cost., sia perché <strong>la normativa medesima non dà luogo ad una irragionevole discriminazione, in quanto le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio</strong></em>".<br />Secondo i giudici, insomma l'impossibilità per le coppie omosessuali di sposarsi non dà luogo a una violazione del principio di uguaglianza perché l'articolo 29 fa riferimento" inequivocabilmente" a un matrimonio tra uomo e donna fissando quindi una sorta di "legittima eccezione", e poco importa se per stabilire questa inequivocabilità l'interpretazione fa riferimento proprio alle norme del codice civile che si vorrebbero abrogare (il classico cane che si morde la coda insomma). Ma c'è di più: <strong>quando i giudici affermano che le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio, esprimono una sorta di tautologia, in quanto non sono omogenee ora e proprio per questo aspirano a esserlo potenzialmente</strong>. Non sono omogenee nella stessa misura in cui non lo sono le unioni eterosessuali NON sposate che però possono, oggi, decidere se e quando dare la veste giuridica del matrimonio al loro rapporto. Cosa, invece ancora ingiustamente impedita alle coppie omosessuali.</p><p>In conclusione al momento la Corte ha ritento che<strong> NON sussiste un diritto costituzionale al matrimonio per le coppie omosessuali</strong> , ma allo stesso tempo <strong><span style="font-size:130%;color:#cc0000;">NON ESISTE certo un divieto a tale riconoscimento. ANZI il concetto di MATIMONIO</span></strong> è sottoposto a un'evoluzione sociale culturale che incide anche sulle norme giuridiche che lo regolano, come è evidente dalle soluzioni trovate da diversi paesi europei dalla cultura giuridica "affine" alla nostra.<br /><strong><span style="font-size:130%;color:#cc0000;">Esiste invece un preciso diritto delle coppie omosessuali a vedere riconosciuta e tutelata la loro condizione</span></strong>. Diritto che chiama in causa la discrezionalità del legislatore sui modi di garantirlo (con il matrimonio e/o altri mezzi) ma non più sulla opportunità o meno di farlo.</p><div>Da qui, da subito possiamo ripartire. Anche sottolineando una cosa. Alla sentenza del 14 si è giunti per l'azione di qualche decina di coppie coraggiose e determinate in giro per l'Italia (che dobbiamo tutti ringraziare) e dalla volontà e impegno di due associazioni "giovani" ma intraprendenti: <strong>Rete Lenford</strong> e <strong>Certi Diritti</strong>.</div><br /><div><strong>Quest'azione nel suo complesso non è stata sostenuta con enorme entusiasmo</strong> dalla gran parte del movimento glbt, <strong>Non ha visto mobilitazione di massa né tra gay e lesbiche e neppure nella società civile più attenta alla questione</strong> (senza il cui appoggio difficilmente otterremo mai risultati tangibili). Anche per noi, insomma, un'occasione perduta di dibattito, sensibilizzazione e unità di intenti su un punto che sicuramente non è l'unico e per molti neppure il più importante della nostra agenda, ma che potrebbe essere sicuramente un obiettivo unificante e simbolicamente decisivo.</div>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-41741546238655136342010-04-13T10:39:00.006+02:002010-04-13T10:57:30.366+02:00bertone e pedofilia<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyHfRqi4X97ezTjF1gv0bfKFBKY5xCk2nxPDiRpLi-On-4EGNxvRHQAFNx9vqYCAqOStbsRG2ccKcCzFQGpH144OgD92OdQdMZRv_oKEWkH1exg5s6bFlTTj2rkYegRId5gwz_kLBxHP4/s1600/tarcisio-bertone-tasse-thumb.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; FLOAT: left; HEIGHT: 319px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5459543101468342978" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyHfRqi4X97ezTjF1gv0bfKFBKY5xCk2nxPDiRpLi-On-4EGNxvRHQAFNx9vqYCAqOStbsRG2ccKcCzFQGpH144OgD92OdQdMZRv_oKEWkH1exg5s6bFlTTj2rkYegRId5gwz_kLBxHP4/s320/tarcisio-bertone-tasse-thumb.jpg" /></a>Decisamente <strong>SPUDORATE</strong> le affermazioni del <strong>cardinale tarcisio bertone</strong> che, in una conferenza stampa a Santiago del Cile, si avventura in una singolare e ridicola autodifesa del celibato dei sacerdoti e della chiesa cattolica, investita dalle critiche planetarie per i centinaia di casi di pedofilia che la coinvolgono, e che le gerarchie cattoliche hanno per decenni coperto e occultato.<br /><div><br />"<em>Numerosi psichiatri e psicologi hanno dimostrato che non esiste relazione tra celibato e pedofilia, ma molti altri</em> - e<em> mi è stato confermato anche recentemente</em> - <em>hanno dimostrato che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia. Questa è la verità e là sta il problema</em>".</div><br /><div>A parte il fatto che "ipse dixit" non si capisce quali siano gli eminenti studi a cui si riferisce il <strong>sepolcro imbiancato bertone</strong>,visto che sembra smentito dai fatti e dalle statistiche, appare assurdo il maldestro tentativo di smarcarsi dalle critiche riversando la "croce" su altri che non c'entrano nulla con gli scandali e gli orrori emersi in queste settimane a carico di molti uomini di chiesa. Tutto il contrario dell'evangelico "chi è senza peccato scagli la prima pietra" e contro il semplice buon senso di chi volendo realmente affrontare un problema che lo riguarda direttamente dovrebbe concentrarsi sugli errori commessi e sulle possibili soluzioni invece di andare a caccia di fantasiosi capri espiatori.</div><br /><div><strong>Più che dar lezioni certi dubbi personaggi dovrebbero andarealle scuole serali di umiltà .</strong></div><strong></strong><br /><div>La verità inconfutabile, dimostrata da decenni di costante operato delle gerarchie cattoliche a tutti i livelli è che <strong>questa chiesa medioevale e ridicola non tiene in nessun conto né le vittime dei preti e vescovi pedofili</strong> (dimenticate e zittite finché possibile) <strong>né i tanti credenti sinceri che sono scandalizzati da questo comportamento</strong>, puntando piuttosto alla pura e semplice <span style="font-size:130%;color:#cc0000;">autotutela di casta</span>. Una chiesa che anziché fare autocritica si trincera dietro affermazioni come: "<em>la pedofilia non c'è solo tra il clero, cercate anche fuori</em>" (tipo un bambino beccato con le mani nella marmellata che per scusante dice che l'hanno rubata anche altri!!), oppure <strong>se la prende coi media che sollevano e documentano i tanti casi</strong> che si volevano occultare (anziché ringhraziarli per l'aiuto a fare luce e chiarezza), o ancora, <strong>come fa il <span style="color:#cc0000;">disemerito vescovo di Grosseto</span></strong><span style="color:#cc0000;">,</span> rispolvera il mai del tutto ripudiato antisemitismo con i fantasmi di lobby giudaiche, naturalmente sapientemente condito con le sempreverdi e ormai logore sparate contro gli omosessuali (una costane della storia la persecuzione cattolica di ebrei e omosessuali, che è giunta agli abissi degli orrori nazisti del novecento, senza insegnare a questi ipocriti alcuna lezione).</div><br /><div>Del resto vi sembra la risposta serena di qualcuno che non ha nulla da nascondere e da temere dalla verità dei fatti l'opposizione <strong><span style="font-size:130%;color:#cc0000;">dell'immunità diplomatica opposta da benedetto XVI di fronte ai tribunali americani che volevano processarlo proprio per aver favorito l'impunità di preti pedofili?<br /></span></strong>Forse non è dimostrato il legame tra pedofilia e celibato e ma con l'ipocrisia e l'arroganza della gerarchia cattolica?</div><br /><div><strong>Questa chiesa vergognosa, dispensatrice di disinformazione, odio, menzogna, crimini contro l'infanzia, dovrebbe essere spazzata via dalla storia. Il sovvertimento dello stesso messaggio cristiano per il solo fine di auto perpetuare potere ricchezza e privilegi non è più tollerabile dagli stessi fedeli e non è compatibile con la libertà di informazione e pensiero delle democrazie contemporanee</strong>.</div><br /><div></div><div>Non a caso trova ancora protezione nella nostra Italia da quasi regime, dove chi ha il coraggio di dire semplici verità, o semplici pensieri fuori dal coro (<strong>Aldo Busi</strong>), viene allontanato dalla tv pubblica come eretico e appestato, tra i cori scandalizzati delle nostre oche ammaestrate che urlano ala lesa maestà!</div><div> </div><div><span style="font-size:78%;">N.B. L'uso delle iniziali minuscole non è casuale o frutto di svista</span></div>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-53203530181870963622009-02-28T18:31:00.003+01:002009-02-28T18:47:06.726+01:00Diritti Negati<strong>“DIRITTI NEGATI”</strong><br /><br />Rassegna di <strong>cinema sociale al quartiere San Paolo</strong>, contro ogni forma di discriminazione<br /><br /><br />In occasione del 60° anniversario della <strong>Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU</strong>, il <a href="http://www.mariomieli.org/">Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli</a> organizza dall’<strong>8 marzo al 17 maggio</strong> “Diritti Negati”, una rassegna di cinema sociale sul tema della violazione delle libertà personali e dei diritti fondamentali. Un’occasione di riflessione e di confronto ampio, su temi attuali oggi più che mai e spesso dimenticati, che si rivolge a tutta la città.<br /><br />Gli incontri si terranno ogni domenica dalle ore 20.30 presso la sede dell’associazione, in via Efeso 2a, a pochi passi dalla stazione della metro B “Basilica S. Paolo”.<br />Ogni proiezione sarà preceduta dall’intervento di un’associazione o organizzazione attiva per la tutela del diritto in questione: hanno già confermato la loro presenza Amnesty International, <strong>Articolo 21</strong>, la <strong>CGIL</strong>, il <strong>Consiglio Italiano per i Rifugiati</strong>, <strong>Lunaria</strong>.<br /><br />Da sempre impegnato nella lotta per la rivendicazione e la <strong>tutela dei diritti civili</strong> delle persone glbtq (gay, lesbiche, bisessuali, trans/gender, queer) e della persona in genere, il Circolo Mario Mieli continua ad appoggiare <strong>molteplici battaglie per la difesa delle libertà fondamentali di tutte le minoranze vittime di discriminazione, per una cultura delle differenze.<br /></strong><br />Maggiori informazioni su<br /><a href="http://www.mariomieli.org/">http://www.mariomieli.org/</a> e <a href="http://dirittinegati-2009.blogspot.com/">http://dirittinegati-2009.blogspot.com/</a><br /><br />Andrea Maccarrone<br />Direttivo Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli<br /><br /><br />***<br /><br /><br />Programma:<br /><br />1. <strong><span style="color:#cc0000;">Diritto al lavoro</span></strong><br />“<em>Ogni individuo ha diritto al lavoro, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione</em>” ONU, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Art. 23<br /><br />Domenica 8 marzo 2009 h.20,30<br /><strong>I lunedì al sole</strong> (di Fernando León de Aranoa, Spagna 2002)<br /><br /><br />2. <span style="color:#cc0000;"><strong>Diritto all'istruzione<br /></strong></span>“<em>Ogni individuo ha diritto all'istruzione. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi…</em>” ONU, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Art. 26<br /><br />Domenica 15 marzo 2009 h.20,30<br /><strong>Machuca</strong> (di Andrés Wood, Cile 2004)<br /><br /><br />3. <span style="color:#cc0000;"><strong>Diritto alla protezione contro la tortura o la detenzione ingiusta<br /></strong></span>“<em>Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni crudeli, inumane o degradanti. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato</em>” ONU, Dich. Univ. dei Diritti Umani, Art. 5 e 9<br /><br />Domenica 22 marzo 2009 h.20,30<br /><strong>Garage Olimpo</strong> (di Marco Bechis, Argentina-Italia1999)<br /><br /><br />4. <strong><span style="color:#cc0000;">Diritto alla vita e alla libertà individuale<br /></span></strong>“<em>Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù</em>” ONU, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Art.i 3 e 4<br /><br />Domenica 29 marzo 2009 h.20,30<br /><strong>Magdalene</strong> (di Peter Mullan, UK 2002)<br /><br /><br />5. <strong><span style="color:#cc0000;">Diritto alla sicurezza<br /></span></strong>“<em>Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale</em>” ONU, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Art. 22<br /><br />Domenica 5 aprile 2009 h.20,30<br /><strong>La zona</strong> (di Rodrigo Plà, Messico 2007)<br /><br /><br />6. <strong><span style="color:#cc0000;">Diritto alla libertà di movimento e diritto di asilo</span></strong><br />“<em>Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni</em>” ONU, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Art. 13 e 14<br /><br />Domenica 19 aprile 2009 h.20,30<br /><strong>Cose di questo mondo</strong> (di Michael Winterbottom, UK 2002)<br /><br /><br />7. <span style="color:#cc0000;"><strong>Diritto alla libertà di espressione</strong><br /></span>“<em>Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere</em>” ONU, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Art. 19<br /><br />Domenica 10 maggio 2009 h.20,30<br /><strong>Good night, and good luck</strong> (di George Clooney, USA 2005)<br /><br /><br />8. <strong><span style="color:#cc0000;">Diritto alla non discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale<br /></span></strong>“<em>Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali</em>” Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 3<br /><br />Domenica 17 maggio 2009 h.20,30<br /><strong>Stonewall</strong> (di Nigel Finch, UK 1995)<br /><br /><br />N.B. Per partecipare alle attività occorre sottoscrivere la tessera associativa mensile del costo di 3 euro.Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-87758977879890395552009-01-16T14:44:00.005+01:002009-01-16T15:17:45.818+01:00Dove va il PD?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn5NNVzzZ-NOiWee6B9XrD5Cf-Q794nV3gzMbRtf9R8EI3Hu5lThRN8as8EAWVfVRnQhPYw5O3ZLdi3TUGnos6s12xmxfbm8OdwTr3p2sv9c3kpqj2hq2xv0JpeA7VvOoRK9LBBb_XNw8/s1600-h/D'Alema-Veltroni.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5291895355478533346" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 274px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn5NNVzzZ-NOiWee6B9XrD5Cf-Q794nV3gzMbRtf9R8EI3Hu5lThRN8as8EAWVfVRnQhPYw5O3ZLdi3TUGnos6s12xmxfbm8OdwTr3p2sv9c3kpqj2hq2xv0JpeA7VvOoRK9LBBb_XNw8/s320/D'Alema-Veltroni.jpg" border="0" /></a> La navigazione del <strong>Partito Democratico</strong> non è mai stata tranquilla. Investito ancor prima del suo battesimo ufficiale da una notevole attenzione mediatica e da una crescente aspettativa dell’opinione pubblica, il Partito, nato dalla fusione di <strong>DS</strong> e <strong>Margherita</strong>, ha affrontato pericolosamente il suo primo anno di vita, ma <strong>il suo profilo politico appare sempre più opaco e confuso e la crisi latente della leadership è ormai sotto gli occhi di tutti.</strong><br />I primi problemi vengono alla luce dalla <strong>sconfitta elettorale di aprile scorso</strong> che ha nettamente indebolito il <strong>segretario Veltroni</strong> appannandone la sua immagine pubblica di leader vincente e, di conseguenza, il suo ruolo e la sua capacità interna di tenere saldamente assieme le diverse anime di un partito ancora poco coeso. La sua <strong>linea eccessivamente morbida e accomodante nei confronti di Berlusconi</strong> avversario alle elezioni e, quindi, Presidente del Consiglio, è stata criticata sempre più aspramente, prestando facile fianco alle critiche di Di Pietro e della Sinistra rimasta fuori dal Parlamento e ridando respiro ai suoi tanti oppositori interni, che alle primarie dell’ottobre 2007 si erano dovuti piegare all’onda della sua popolarità. Tanto più che <strong>questa strategia del dialogo si è rivelata infruttuosa</strong> sia sul piano del consenso elettorale sia sul piano del miglioramento effettivo delle relazioni maggioranza-opposizione, come dimostra l’incapacità di influire realmente sulle scelte principali del Governo e di aprire un serio tavolo di concertazione sulle principali questioni di interesse comune - Alitalia, la crisi economica, le riforme costituzionali, la giustizia – e come certifica <strong>l’atteggiamento sempre più sprezzante di Berlusconi</strong>, che, non contento dei sondaggi decisamente favorevoli, non perde occasione per sbattere platealmente in faccia le porte a Veltroni e al PD.<br /><br />Su quasi tutti i provvedimenti governativi che hanno suscitato critiche o perplessità - come il Lodo Alfano e i progetti di riforma della giustizia, i tagli e la riforma della scuola, gli interventi pesanti in materia di sicurezza e libertà personali, la gestione del passaggio di mano di Alitalia - <strong>l’opposizione offerta dal PD è stata blanda e poco incisiva</strong>, sempre surclassata in visibilità, incisività e chiarezza dalle vivaci iniziative dell’Italia dei Valori. Anzi, proprio <strong>i rapporti sempre più controversi con il partito di Di Pietro</strong> sono diventati presto un altro nodo problematico sull’agenda di Veltroni, combattuto tra la salvaguardia di un alleanza sempre più litigiosa e problematica e le sirene berlusconiane che puntano a escludere dal confronto parlamentare un personaggio scomodo attraverso l'accusa di “massimalismo” o “giustizialismo”. Così, mentre il PDL riprende a esercitare una capacità attrattiva, il PD si divide persino nella <strong>gestione delle alleanze</strong> che gli sono comunque indispensabili per sperare di vincere le prossime tornate elettorali amministrative. Mantenere in piedi il difficile rapporto con Di Pietro, che grazie ai suoi toni più marcati, drena consensi proprio al PD? Riaprire al variegato mondo di una Sinistra in cerca di autore? Oppure spostarsi ulteriormente verso il centro alleandosi con l’UDC di Casini?<br /><br />A ben guardare però i problemi del Partito Democratico, compreso il nodo delle alleanze, affondano le sue radici in <strong>una serie di questioni mai risolte</strong> e legate alla sua stessa origine. In primo luogo, l’unione di DS e Margherita non sembra originata da una reale condivisione di ideali e cultura politica, ma, semmai dalla convinzione strategica di voler creare una forza con “aspirazione maggioritaria” capace di conquistare e gestire il potere marginalizzando gli alleati scomodi dei partitini di sinistra e, in parte, di centro. Questa scelta è stata gravida di conseguenze quasi sempre negative per il PD. <strong>Molte scelte centrali, come quelle legate alle questioni etiche, alla laicità, ai diritti civili che di solito sono fondamentali per dare un definito profilo identitario a una formazione politica, sono diventati dei veri e propri tabù</strong> sui quali non si è più in grado di pronunciarsi e regna una pace armata tra l’anima social-riformista e l’anima cattolica (TeoDem) e popolare. Allo stesso modo, è diventato assai difficile dirimere <strong>la questione della collocazione europea tra le fila del PSE</strong>. Al punto che al momento le opzioni un po’ surreali sono quelle di creare un nuovo gruppetto europeo alleato o federato al PSE o, addirittura di lasciare liberi gli eletti del PD di andare a collocarsi nel gruppo che più ritengono opportuno nel Parlamento europeo, andando probabilmente a sparpagliarsi tra PSE, Popolari Europei e ALDE. Ma <strong>su quasi tutte le questioni grandi e piccole si registra nel PD o una varietà di posizioni e sfumature da torre di Babele o per l’inverso l’appigliarsi a formule tanto vaghe e fumose da risultare concretamente incomprensibili</strong>, come, ad esempio sulla riforma della giustizia, sulla quale le dichiarazioni del PD si limitano a un richiamo di rispetto del dettato costituzionale senza lasciare intendere quali siano poi le proposte e le soluzioni concretamente sostenute.<br />L’eredità della fusione lascia anche a tutti i livelli, dalla periferia al centro, <strong>una dirigenza pletorica</strong> presso la quale regna ancora, a oltre un anno dalla nascita, la logica della spartizione paritaria delle posizioni tra ex Ds ed ex Margherita, per non parlare delle ulteriori <strong>divisioni correntizie</strong> tra Dalemiani, Veltroniani, Rutelliani, Prodiani, e via dicendo, capaci di offrire uno sconfortante spettacolo di divisioni le cui ragioni di contenuto politico, ove esistono, appaiono poco leggibili agli elettori e persino a molti militanti, dando quindi l’impressione di un permanente contrasto interno per le posizioni e per il potere che disorienta persino gli osservatori più attenti. In questo quadro fosco i decantati strumenti di democrazia interna, quali le primarie, sono diventati oggetto di contesa, applicati di malavoglia o a macchia di leopardo, oppure trasformati in meri strumenti di investitura delle scelte già calate dall’alto. Finanche la continua riproposizione da parte della stampa <strong>dell’eterno confronto, vero o presunto, tra Veltroni e D’Alema</strong> (già visto nei Ds degli anni ’90) diventa più che altro il simbolo e la rappresentazione di <strong>un partito che non riesce a proporre soluzioni alternative ai tanti problemi</strong> italiani e che si ripiega su se stesso, si parla addosso ed è <strong>incapace di rinnovarsi</strong> e proporre all’attenzione dei media una nuova leadership.<br /><br />Le complicazioni più grosse alla navigazione del PD, però, stanno venendo da quelle che fino a qualche anno fa erano il fiore all’occhiello del Centro Sinistra: <strong>le amministrazioni locali</strong>. I primi problemi sono emersi già durante la campagna elettorale con <strong>la questione della spazzatura napoletana</strong> per settimane sulle prime pagine dei giornali e il presidente della Regione Campania, Bassolino, sul banco degli imputati. Poi, il primo durissimo colpo è giunto sin da subito con le elezioni di primavera e <strong>la perdita di Roma</strong>, già governata proprio da Veltroni, la sconfitta del rientrante Rutelli e il trionfo di Alemanno. Una batosta psicologica e di immagine che ha lasciato lunghi strascichi e recriminazioni, perché al centro delle critiche è stata messa proprio la gestione dello stesso sindaco Veltroni, con l’enorme debito della città sbandierato come un trofeo dal vincitore, la questione aperta del cosiddetto sacco edilizio delle periferie, e la psicosi sicurezza utilizzata come testa d’ariete. <strong>Insomma quel modello Roma che era quasi il simbolo dell’ascesa veltroniana si è improvvisamente sgonfiato come si trattasse solo di una delle colossali scenografie di Cienecittà</strong>, tramutandosi in un vero e proprio boomerang.<br /><br />Quindi sono arrivate anche <strong>le inchieste giudiziarie</strong> a travolgere prima la Regione Abruzzo governata da Del Turco – subito dimessosi - e poi a colpire pesantemente diverse amministrazioni locali simbolo, da Napoli, alla Campania di Bassolino, a Perugia, a Pescara, alla Firenze di Dominici e delle ordinanze anti accattonaggio. <strong>Uno tsunami giudiziario che rischia di scompaginare definitivamente il neonato Partito Democratico privandolo delle leadership locali e di ogni residua credibilità e superiorità morale</strong>. Tanto che lo stesso Berlusconi, col fiuto politico che gli è proprio, si è fiondato su questa nuova emergenza dichiarando che nel PD è aperta una “<em>questione morale</em>”. La verità è che, al di là della effettiva consistenza e del corso che faranno queste vicende giudiziarie, nel momento in cui a guidare l’azione degli amministratori e dei leader politici non ci sono più né forti motivazioni ideali o etiche, né lo spirito di servizio verso i cittadini, ma semplicemente la ricerca del potere per se stesso e per la sua gestione, che sembra essere l’unico collante del PD, è inevitabile che anche i sindaci perdano il contatto con la dimensione reale dell’amministrazione, puntando alla gestione del consenso elettorale, e personale, attraverso un esercizio feudale del potere, con la concessione di regalie e la costituzione di reti e intrecci di potere politico-economici che facilmente assumono contorni opachi, politicamente e moralmente condannabili o equivoci. Comunque vadano a finire queste inchieste si può esser certi che <strong>anche la positiva “stagione dei sindaci” volge a rapida conclusione.</strong><br /><strong></strong><br />A questo punto il Partito Democratico non più attendere nel concludere la fase costituente e nel definire un rapido cambio di rotta che chiuda questa empasse negativa. La soluzione probabilmente più radicale, traumatica e difficile, ma forse l’unica in grado di dare una vera svolta, sarebbe quella di un congresso anticipato a prima delle elezioni europee di giugno, con le dimissioni di Veltroni, che si è dimostrato nei fatti incapace di traghettare il Partito in questa fase così difficile.<br /><br />Anche questo potrebbe non bastare perché è dubbio che un leader nuovo, privo anche del carisma e dell’investitura dal basso di cui godeva l’ex sindaco di Roma alle primarie di ottobre 2007, possa riuscire laddove un leader navigato ha fallito. Ma il primo vero test elettorale quello della regione Abruzzo tornata alle urne dopo le dimissioni di Del Turco, è un chiaro campanello di allarme.<br /><br />Se Veltroni terrà testa alle critiche e alle avversità ad attenderlo c’è l’importante prova elettorale delle europee, e certamente, in vista di quell’appuntamento, dovrà mettere in campo una nuova strategia e un rilancio dell’azione politica del Partito. Quella sarà inevitabilmente la sua ultima prova di appello. Se riuscirà a riportare il PD sopra il 30% potrebbe riuscire a placare le critiche e, quindi, a riprender un percorso che al momento sembra essersi interrotto, viceversa, una nuova sconfitta potrebbe mettere la parola fine alla sua esperienza come segretario e, non è da escludersi, anche a quella del Partito. Se i risultati fossero particolarmente negativi, infatti, la difficile convivenza delle sue diverse anime potrebbe facilmente trascendere in una guerra aperta di tutti contro tutti di cui l’unico vincitore certo sarebbe ancora Berlusconi.<br /><br /><strong>Andrea Maccarrone</strong><br />(<a href="http://www.progressonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=441:dove-va-il-pd&catid=93:primo-piano&Itemid=54">Articolo</a> pubblicato su <a href="http://www.progressonline.it/">Progress on line</a>)Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-38039764742855370712009-01-15T11:42:00.004+01:002009-01-15T12:48:07.950+01:00Omosessualità e Islam al Circolo Mario Mieli<div align="center"><strong>Comunicato Stampa<br /><span style="color:#cc0000;">Omosessualità ed Islam al Circolo Mario Mieli</span></strong></div><strong><span style="color:#cc0000;"></span></strong><br /><strong>Domenica 18 gennaio alle 17,00 Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli</strong> organizza, nella sua sede di via Efeso 2A - Roma, un interessante incontro di approfondimento e confronto sul tema “<em><strong><a href="http://www.mariomieli.org/spip.php?article960">Omosessualità e Islam</a></strong></em>”.<br />Se ne è parlato molto nelle scorse settimane anche a proposito della proposta di depenalizzazione universale dell’omosessualità presentata dalla Francia e dall’UE all’Assemblea delle Nazioni Unite, ma è sicuramente utile ricordare come al di là degli aspetti penali ci siano molte implicazioni sociali e culturali che differenziano i vari paesi arabi e islamici tra di loro e che, ormai, toccano da vicino anche l’Italia e l’Europa, per la presenza di ampie comunità di immigrati.<br />A discuterne con noi, <strong><span style="color:#cc0000;">Brian Whitaker</span></strong>, per anni inviato del Guradian in diversi Paesi del Medio Oriente e autore di “<em>L’Amore che non si può dire, Storie mediorientali di ragazzi e ragazze</em>” ; <strong><span style="color:#cc0000;">Giorgio Gigliotti</span></strong>, scrittore e giornalista, collabora con diverse testate e ha vissuto sette anni nel Magreb, autore di “<em>Hotel Allah, Racconti dall’Islam</em>”; <strong><span style="color:#cc0000;">Daniele Salaris</span></strong>, giovane documentarista che presenta il suo “<em>the Beirut apartment</em>” sulla condizione di alcuni giovani gay e lesbiche libanesi; <strong>Francesco Gnerre</strong>, professore di Teoria della Letteratura all’Università di Tor Vergata di Roma.<br />Sono stati invitati anche esponenti di associazioni arabe.<br />Durante l’incontro oltre al documentario di Daniele Salaris sarà proiettata la raccolta di foto e immagini “<em>Passaggio dall’Islam</em>” di Giorgio Gigliotti.<br /><br /><strong>Brian Whitaker</strong>, giornalista del Guardian, <strong>Giorgio Gigliotti,</strong> <strong>Daniele Salaris</strong>, presenti al nostro incontro, con l’ausilio di diverse forme espressive – <strong>il saggio</strong>, <strong>il documentario</strong>, il <strong>racconto letterario</strong> – ci offriranno lo spunto per trattare un tema molto attuale, poco trattato e ancor meno conosciuto. <strong>Come è vista l’omosessualità nel mondo islamico e, come vivono gli omosessuali nei paesi e nelle comunità islamici</strong>. Grazie all’esperienza di questi osservatori particolari che hanno avuto modo di conoscere e vivere direttamente quel mondo potremo accrescere la nostra consapevolezza di una realtà dura, ma anche molto sfaccettata e spesso vista con gli occhi del pregiudizio e dello stereotipo.<br />Sono invitati e saranno ospiti esponenti di associazioni arabe musulmane romane.<br /><br /><strong>-The Beirut Apt.</strong> documentario di Daniele Salaris.<br />Il piccolo spazio di un appartamento racchiude tematiche di scala internazionale in questo intimo documentario. La legge libanese condanna le persone LGBT, rendendole vulnerabili di minacce e attacchi - anche dalla polizia - scoraggiandone ogni denuncia. Con riguardo alla sicurezza degli intervistati è stato affittato un appartamento dove questi potessero parlare liberamente. Ne emerge uno spaccato della scena queer in Libano, descritta da ragazzi arabi di diverse fedi religiose e background culturali. Dall’infanzia trascorsa in una zona di guerra agli Hezbollah e al rinnovato conflitto con Israele, questioni d’identità, sicurezza e libertà si combinano con tematiche di sessualità e di genere. Nonostante le differenti culture di origine queste eloquenti individualità condividono la lotta per vivere autenticamente in una cultura che nega la loro esistenza.<br /><strong>-L’Amore che non si può dire, Storie mediorientali di ragazzi e ragazze</strong>, di Brian Withaker (ISBN edizioni).<br />L’inchiesta di Whitaker, costruita attraverso interviste e testimonianze dirette, spesso rilasciate a rischio di violenze, viaggia in molti Stati (Libano, Egitto, Palestina, Iran e Arabia Saudita), racconta le differenze, i diversi gradi di repressione, di oltranzismo, ignoranza e ipocrisia. Si susseguono decine di storie individuali di dolore, amore e violenza: dai gay palestinesi costretti a rifugiarsi in Israele e accusati, perciò, di collaborazionismo, alla vita nei locali notturni di Beirut, ai siti gay egiziani. Con alcune paradossali sorprese: l’omosessualità è più tollerata in Arabia Saudita, dove c’è la pena di morte, che in Egitto, dove è un "atto immorale". Quanto all’Iran, il presidente Ahmadinejad ha sostenuto che "semplicemente non esiste".<br /><strong>Hotel Allah, racconti dall’Islam</strong>, di Giorgio Gigliotti (Edizioni Coniglio).<br />Presenta il libro <strong>Francesco Gnerre</strong>. Una manciata di racconti di ambientazione e vissuto arabo. Senza stereotipi e senza banalizzazioni. Raro caso, nella letteratura europea, di uno scrittore occidentale che ha vissuto nei Paesi islamici e ha dedicato la sua vita e il suo lavoro allo studio di Oriente e dintorni, fino a confondersi con essi. Tra “veli” e harem, tra minareti e deserto, tra morti e omicidi, con una scrittura che passa dal poetico al cinematografico, dal giallo all’intimista, si racconta un mondo sconosciuto e fascinoso. Non mancano critiche stringenti agli “assolutismi”, ma l’amore per questa cultura complessa e misteriosa vince con trascinanti e rapinose parole.<br /><br /><strong>Dove:</strong> presso la sede del Circolo Mario Mieli, in via Efeso 2/A a pochi passi dalla fermata Metro B San Paolo Basilica.<a href="http://www.mariomieli.org/" target="_blank" rel="nofollow">www.mariomieli.org</a> ; mail <a href="http://it.mc279.mail.yahoo.com/mc/compose?to=cultura@mariomieli.org" target="_blank" rel="nofollow" ymailto="mailto:cultura@mariomieli.org">cultura@mariomieli.org</a> ; tel.: 065413985<br /><br />Andrea Maccarrone<br />Direttivo Circolo di cultura Omosessuale Mario MieliAndrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-56871664045428265492009-01-01T14:05:00.005+01:002009-01-01T14:42:54.425+01:00Buon 2009<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-7dIFc129MNZshaeeuJmGdZaSR33QSA6w7RFcIJvfaWKPFZtR7585O1vmNH3IFle9hxwUfPP5XIHiUVGGJ-Vx5dG2y22dCcgJ1cbWglCjlYV3t2NTDaxTyLwE9KDtWTsZtPxTbMzQFSs/s1600-h/Felix_Buon_Anno11.gif"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5286320262196266866" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 311px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-7dIFc129MNZshaeeuJmGdZaSR33QSA6w7RFcIJvfaWKPFZtR7585O1vmNH3IFle9hxwUfPP5XIHiUVGGJ-Vx5dG2y22dCcgJ1cbWglCjlYV3t2NTDaxTyLwE9KDtWTsZtPxTbMzQFSs/s320/Felix_Buon_Anno11.gif" border="0" /></a>Di cuore un <strong><span style="font-size:130%;color:#cc0000;">buon 2009</span></strong> per tutti.<br />Non so per voi, ma per me sarà certamente un <strong>anno ricco di novità</strong>. Forzatamente si concluderà un lungo ciclo della mia vita e se ne aprirà un altro. E come sempre accade in vista di grandi cambiamenti, tante sono le speranze, tanti anche i timori e le incertezze, tante saranno le scelte importanti da fare.<br /><br />Diverso discorso per <strong>l'aspetto generale</strong>. Sinceramente con questo nostro governo e con questa nostra situazione politica generale <strong>non ho grandi <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">aspettative</span> dall'Italia e per l'Italia</strong>. Dobbiamo cercare tutti insieme di tenere duro e fare il massimo per mettere insieme le premesse dei cambiamenti futuri, non lasciare che tutte le speranze vengano spente e tutti i sogni ci vengano definitivamente rubati.<br />In questi giorni sono molto rattristato e <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_1">sconfortato</span> dall'ennesima esplosione di <strong>violenza bellica in Palestina-<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_2">Israele</span></strong>. Amo quei due popoli, quei luoghi e quei paesi, sinceramente, ed è terribile vederli di nuovo avvitarsi in questa infinita spirale di odio, violenze, rappresaglie e <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_3">crimini</span>. Come sempre le vittime sono i bambini e i più indifesi e non si riesce a capire che proprio la <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_4">continua</span> risposta bellica, per 60 anni, è quella che alimenta la fiamma dell'odio e del risentimento impedendo un vero costruttivo dialogo e la soluzione stabile dei problemi. <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_5">Anche</span> quest'anno spero di tornare da quelle parti e di ritrovare tanti amici e una situazione diversa anche di poco più serena. Forse passate le elezioni israeliane e palestinesi, la situazione si sarà stabilizzata e le due parti si saranno tornate a parlare più che a sparare addosso. Certo non è bello assistere a chi gioca con la vita e con le bombe in base a calcoli elettorali e di consenso, ma anche questa è la realtà della democrazia, quando, come da noi, è priva di una vera adeguata classe politica coraggiosa in grado di esprimere scelte e inchiodata, invece, alle paure collettive e ai sondaggi del giorno. Anche in Italia, con la campagna di paura sulla sicurezza e gli immigrati ne sappiamo qualcosa...<br />Nel frattempo voglio ribadire anche ai miei amici israeliani che non possono pensare di continuare a <strong>tenere in ostaggio più di un milione di abitanti di <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_6">Gaza</span></strong> utilizzando quella potenza di fuoco e ancor più bloccando stabilmente la regolare vita delle persone in quel pezzetto martoriato del Mondo. Gaza non può essere una prigione a cielo aperto in cui la <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_7">popolazione</span> è vittima dei folli disegni integralisti di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8"><strong>Hamas</strong></span>, che si fa scudo di una situazione umanitaria pesantissima continuando a investire risorse e uomini in missili anziché in cibo, scuola, case, attività produttive, ospedali, e poi vittima anche dei blocchi continui dei valichi da parte di Israele ed Egitto e delle bombe e poi dei tank...<br /><br />il 20 Gennaio <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_9">entrerà</span> alla Casa Bianca il nuovo presidente americano <strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_10">Barak</span> Obama</strong>. Credo poco nelle capacità salvifiche e <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_11">taumaturgiche</span> di una sola persona, di un solo leader. Ma quella presidenza è l'unica, in questo momento ad accendere le speranze di una nuova stagione della politica americana e globale. Se Obama manterrà fede al suo impegno per l'ambiente e per una <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_12">diversa</span> impostazione di politica internazionale penso possa essere già un buon inizio e forse, anche grazie al suo carisma e al vento di speranza che accende, riuscirà a dare nuovo impulso anche ai dialoghi di pace in <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_13">Medioriente</span> che Il pessimo <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_14">Bush</span> ha affossato con la sua insipienza.<br /><br />Ancora auguri a tutti di un felice e ricco 2009. Il mio augurio è che siate ciascuno protagonista della propria vita e delle proprie scelte e che ciascuno di noi possa anche dare il suo contributo per positivi cambiamenti nel nostro Paese. Da qualche parte bisogna <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_15">cominciare</span> a costruire.<br />BACI!Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-10742097841605903872008-12-09T14:35:00.006+01:002008-12-09T15:08:30.277+01:00Censura di Stato: quel bacio non s'ha da vedere<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_0">RAI</span> 2 ha trasmesso ieri in seconda serata (dalle 22:45) il Capolavoro di <strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">Ang</span> <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">Lee</span></strong>, <strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">BrokeBack</span> <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">Mountain</span></strong>, vincitore di ben 4 Oscar e del Leone d'oro a <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_5">Venezia</span>.<br />Come noto il film racconta il tormentato amore di due cowboy nella sperduta provincia americana del <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_6">Winsconsin</span> in modo talmente toccante e reale da aver commosso e coinvolto milioni di persone. Nonostante il film non abbia scene di violenza né erotiche o sessualmente esplicite in Italia gli era stato già <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_7">inspiegabilmente</span> posto il visto di <strong>divieto per i minori di 14 anni</strong>. Evidentemente per i censori italiani l'amore tra due uomini non può essere visto dai più piccoli!<br />Proprio per questa ragione <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_8">RAI</span> 2 è costretta proiettarlo in seconda serata, in un orario in cui si presume la presenza <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_9">di fronte</span> al piccolo schermo del solo pubblico adulto.<br />Per la TV pubblica, di cui tutti noi paghiamo il canone, questa precauzione (imposizione) non è però <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_10">sufficiente</span> e allora, <strong>incredibilmente si manda in onda una versione <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_11">ignobilmente</span> e ulteriormente tagliata delle poche scene di affettuosità e del bellissimo bacio tra i due protagonisti</strong>.<br />Una scelta che prima che essere assurda, inspiegabile e grave è davvero molto triste perché mostra lo scarso rispetto che si ha nel <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_12">nostro</span> paese e nella <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_13">RAI</span> sia per un'opera d'<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_14">arte</span>, così gravemente e <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_15">ingiustificatamente</span> mutilata, sia per il pubblico <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_16">adulto</span>, trattato con sufficienza e paternalismo.<br />Un cattivissimo segnale per la nostra cultura che mi ha fatto pensare all'<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_17">Italia</span> di "<em>Nuovo Cinema Paradiso</em>" in cui, il <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_18">parroco</span> proprietario della'unica sala di proiezione del paese imponeva alle pellicole il taglio delle scene di bacio. <strong>Peccato che da quell'Italia ci separino 60 anni e che <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_19">RAI</span> 2 non dovrebbe essere un cinema parrocchiale</strong>!<br />Un'altra considerazione è importante fare qui non si parla di generica sessuofobia o di perbenismo, ma di <strong>vera e propria omofobia</strong>, in quanto di baci <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_20">eterosessuali</span>, ballerine seminude, programmi e <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_21">spettacoli</span> <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_22">TV</span> sboccati e volgari, con continue allusioni sessuali ben più grevi è piena la programmazione televisiva e non si giustifica altrimenti che con l'omofobia questa censura assurda.Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-33756795947947595572008-12-05T21:30:00.004+01:002008-12-05T22:21:31.507+01:00Intervento al Congresso dei Radicali RomaCari Amici e Compagni Radicali dell'Associazione Radicali Roma,<br /><br />sono molto contento di potervi porgere personalmente i saluti del <strong><a href="http://www.mariomieli.org/">Circolo Mario Mieli</a></strong> in occasione delvostro congresso annuale e vi ringrazio a nome di tutta l’associazione dell’invito che ci avete rivolto.<br />Rispetto a un anno fa sono cambiate molte cose a Roma e in Italia. In peggio. Al di là dell’avvicendamento politico al Comune e al Governo che ha visto vincente la destra, mi sembra di leggere numerosi e preoccupanti segnali di involuzione sociale e nel confronto culturale e politico.<br />- Il <strong>razzismo</strong>, alimentato spesso ad arte da irrazionali paure per gli stranieri e gli immigrati ha raggiunto manifestazioni che non ritenevo possibili nel nostro paese e che vanno da provvedimenti istituzionali come il rilevamento delle impronte digitali su base etnica (bambini inclusi) ad aggressioni, anche da parte di forze dell’ordine, incendi di campi Rom, violenze fisiche e verbali di varia natura, affermazioni assurde anche sul piano costituzionale riguardo la possibilità per i non cattolici di avere adeguati luoghi di culto.<br />- Registriamo poi i <strong>provvedimenti di criminalizzazione generalizzata della prostituzione</strong> attuata dal DdL Carfagna, dai provvedimenti di sanzioni del Sindaco Alemanno a Roma e da numerosi altri amministratori in giro per l’Italia. Approfitto per ricordare ed invitare tutti sabato 13 dicembre alla manifestazione “Adeschiamo i diritti” , organizzata da un ampio comitato di associazioni proprio per contrastare questo disegno con il suo portato di pregiudizio e di limitazione delle libertà individuali.<br />- C’è poi il fronte del <strong>testamento biologico</strong>, della <strong>libertà di cura</strong> e dell’<strong>eutanasia</strong> che ha registrato alcuni importanti segnali positivi della magistratura ma risposte incerte, contraddittorie spesso negative del legislatore, per esempio con il conflitto di attribuzione sollevato dal Parlamento nei confronti dei giudici del caso Englaro, respinto perché evidentemente infondato, ma chiaro messaggio politico della maggioranza sostenuto dall’incomprensibile astensione del PD.<br />- Rischi di passi indietro sembrano possibili sul fronte dei <strong>diritti riproduttivi</strong> e, in particolare, sull’<strong>aborto</strong>. Qui il confronto si sposta dal piano legislativo anche a quello dei consultori e degli ospedali, con un numero crescente di medici “obiettori di coscienza” che rendono difficile e umiliante per le donne l’accesso a un diritto.<br />Su tutto sembra aleggiare <strong>un vento di nuovo integralismo religioso</strong>, in cui la voce delle gerarchie cattoliche viene ad offrire utile puntello ideologico e identitario a un sistema di potere altrimenti sempre più impopolare, delegittimato e autoreferenziale.<br />La <strong>voce del Vaticano</strong>, come vediamo ogni giorno, non manca mai di farsi sentire, con forza e sempre in senso negativo, quando si parla di diritti per le persone omosessuali, bisessuali e trans. Che si tratti di quasi banali riconoscimenti per le coppie di fatto, di unioni civili, di matrimonio o di adozioni, che siano in gioco doverose leggi contro le discriminazioni e l’omofobia, accesso al sacerdozio, o, ed è l’ultimo gravissimo caso, <strong>depenalizzazione dell’omosessualità</strong> in quei paesi del mondo – ben 91 - in cui questa è ancora punita da norme penali che prevedono il carcere, torture, lavori forzati e talvolta persino la pena capitale, la voce dei vescovi si leva sempre stentorea: NO NO NO.<br />Che <strong>in nome della libertà religiosa o di pensiero</strong> si diffonda odio e si alimenti discriminazione nei confronti delle persone per il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere è semplicemente inaccettabile in un paese civile. Inaccettabile da parte di una Chiesa che nei confronti degli omosessuali ha un pesante debito storico di sangue essendo stata per millenni un agente di odio e discriminazione potentissimo.<br />Ma ancora più inaccettabile è una <strong>classe politica succube</strong> e incapace di tutelare e promuovere i diritti, la dignità e la qualità della vita di tutti i cittadini.<br />Sempre prona e pronta, invece, a rispondere alle <strong>richieste anche economiche della Chiesa</strong>, come mostra il caso odierno sui finanziamenti alle scuole cattoliche. Laddove settimane di proteste studentesche non sono riuscite a recuperare i quasi 8 miliardi di fondi sottratti all’istruzione pubblica, il semplice annuncio da parte della <strong>CEI</strong> di mobilitazione da parte delle scuole cattoliche è bastato a far ripristinare i <strong>130 milioni</strong> di tagli per le scuole private.<br />E questo vale, voglio dirlo chiaramente, tanto per i partiti del Centro Destra al Governo quanto per gli altri partiti e in particolare per il <strong>Partito Democratico</strong>, al cui interno trova spazio e voce una consistente componente integralista capace di condizionarne la linea e impedire qualsiasi limpido confronto su quelle che vengono un po’ furbamente definite “<strong>questioni etiche</strong>”. Ai nostri occhi un Partito che non è in grado di offrire né un patrimonio di valori ideali condivisi, né risposte concrete alle domande di diritti non è un partito ma è un cartello elettorale o un comitato di potere.<br />E allora il <strong>ruolo dei Radicali</strong> nel gruppo parlamentare del PD può essere utile detonatore di queste contraddizioni, che induca quella che si candida ad essere la principale forza del campo progressista a non eludere tutte queste tematiche scomode che stanno a cuore a tutti noi e che sono il portato specifico dei radicali. L’esempio del <strong>Registro delle Unioni Civili a Roma</strong>, già ricordato nella sua relazione da Massimiliano Iervolino, dimostra come si possa costringere il Centro Sinistra a confrontarsi con un tema solo falsamente etico.<br />Purtroppo, proprio in ragione di questo clima politico e culturale, sul fronte dei <strong>diritti civili per Gay, Lesbiche, Bisessuali e Trans</strong> c’è poco da sperare in positive novità.<br />Anzi le <strong>dichiarazioni omofobe</strong> si moltiplicano e si rincorrono trasversalmente all’arco politico-parlamentare senza suscitare adeguate risposte, le aggressioni e le violenze transofobe e omofobe appaiono in generale aumento e, devo ammettere con dispiacere, <strong>anche il movimento glbt sembra attraversare un difficile momento di smarrimento e di difficoltà</strong> a trovare utili riferimenti politici ed efficaci e condivisi percorsi e strumenti di lotta e rivendicazione. Come anche di promozione e conservazione di culture e memorie che non sono solo patrimonio nostro ma comune, che necessita e merita, quindi, di essere tutelato, alimentato e promosso.<br />Il mio parere è che <strong>non dobbiamo rinunciare alla fatica di sperimentare percorsi unitari e radicali nelle richieste</strong>. Il realismo politico e la real politik non devono distoglierci dal costruire una piattaforma rivendicativa completa, che non escluda la gradualità di alcuni passaggi e che tenga in considerazione anche il bisogno di mediare, ma <strong>che non perda mai di vista e non nasconda gli obiettivi finali che non possono che essere la piena uguaglianza</strong> e la piena tutela delle scelte personali, di coppia, familiari etc.<br />Unità e condivisione di percorsi, metodi, e momenti di rivendicazione devono anzi essere ricercati in modo più ampio possibile con tutte quelle realtà che a vario titolo sono interessate o coinvolte: il <strong>movimento delle donne</strong>, il <strong>movimento studentesco</strong>, i <strong>migranti</strong>, le <strong>comunità Rom</strong>, movimenti di <strong>tutela dell’ambiente e della salute</strong> dei cittadini, associazioni che <strong>difendono i diritti umani e civili e la laicità dello Stato</strong>, i <strong>lavoratori precari</strong>, <strong>gruppi e forze politiche che condividono queste lotte</strong> o alcune di esse. Soltanto uniti, possiamo sperare di essere forti abbastanza da giocare un ruolo e di poter raggiungere qualche risultato concreto.<br />La conquistata <strong>autonomia del movimento dai partiti</strong> non significa e non può significare indifferenza alla politica, qualunquismo e mancanza di interlocutori anche privilegiati.<br />In questo senso <strong>la convergenza e la condivisione di molte lotte con i Radicali e con i Radicali di Roma</strong> nasce non dalla contingenza sociale, politica o elettorale ma dall’autentica adesione e sostegno alle rivendicazioni del movimento glbt praticamente da sempre, inserite coerentemente in una visione complessiva di tutela e promozione dei diritti umani e civili e delle libertà individuali. Un’adesione quindi che è patrimonio genetico dei radicali e che, al di là di possibili e fisiologici confronti, ci deve spingere a rafforzare ancora di più la collaborazione.<br />Ho avviato i miei saluti con note negative, ma voglio concludere con uno <strong>sguardo di ottimismo</strong>. Quell’ottimismo che ci spinge ancora a dedicare il nostro tempo e il nostro impegno all’attivismo associativo e politico, nella speranza di contribuire a un cambiamento positivo, a delle conquiste civili che ci riempiano di soddisfazione e gioia e di opporci, assieme, a un imbarbarimento sociale e politico.<br />Dobbiamo continuare ad impegnarci con più energia, coraggio e passione perché possiamo riuscire davvero a fare la differenza, o perlomeno non avere rimpianti per non averci almeno provato.<br />Per il vostro appassionato impegno e la vostra grande capacità di farvi sempre promotori di iniziative politiche importanti, di sperimentare nuove pratiche che mirano al coinvolgimento dei cittadini e della società civile, a tutti voi va un sentito e ammirato ringraziamento e un invito a proseguire con la stessa passione e determinazione nelle nostre comuni battaglie per la laicità, per un'informazione libera e pluralista, per i diritti civili e umani.<br />Uniti, accrescendo le occasioni e i momenti di collaborazione e confronto costruttivo potremo raggiungere i nostri obiettivi.<br /><br />Grazie!Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-33142742504990110762008-12-01T19:05:00.005+01:002008-12-02T10:23:45.221+01:00il Vaticano getta la mascheraL’osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, monsignor <strong><a href="http://www.mariomieli.org/spip.php?article920">Celestino Migliore</a></strong>, boccia il progetto di dichiarazione che la Francia intende presentare a nome dell’Unione europea all’<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_0">ONU</span> per la depenalizzazione universale dell’omosessualità. in un’intervista all’agenzia stampa francese "I.Media", mons. Migliore afferma: «<em>Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni</em>».<br /><br />Nella stessa intervista Mons Migliore si è anche detto «<em>indignato e rattristato</em>» dal progetto di introdurre l’aborto tra i diritti umani promosso da alcune associazioni sempre all’Assemblea generale dell’<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_1">ONU</span>. «<em>Questa è la barbarie moderna che, dal di dentro, ci porta a smantellare le nostre società</em>».<br /><br />Non capiamo con quale logica si sostiene che la depenalizzazione dell'omosessualità (in alcuni paesi punita anche con la morte) possa introdurre "nuove implacabili discriminazioni". Discriminazioni per chi poi?... per gli Stati che non prevedono le unioni omosessuali.<br />Il Vaticano getta la maschera: <strong>la difesa della vita VIENE DOPO la difesa di stati e regimi</strong>, che non rispettano i diritti umani e la vita e che, spesso, sono regimi oppressivi delle libertà più elementari, delle donne, ovvero veri e proprio regimi teocratici. A ben vedere non è questa una novità della politica vaticana (anzi, è noto il sostegno del vaticano a dittature sanguinarie, in <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_2">Sud america</span> come in Europa) ma messa così risulta <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_3">finalmente</span> chiara e leggibile anche a chi si illudeva e a chi non mastica di storia e politica: "<em>bene che si <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_4">puniscano</span> gli omosessuali, gli stati che lo fanno con la prigione, la tortura o la morte, non vanno <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_5">criticati</span> o discriminati</em>". Più chiaro di così...<br />Va specificato che non si parla di qualche piccolo angolo del mondo ma di ben <strong>91 paesi</strong> per lo più asiatici o africani, molti musulmani, ma anche democrazie come l'India.<strong> Si parla quindi della vita e della dignità probabilmente di qualche centinaio di milioni di persone omosessuali</strong> che vivono in questi paesi e sono sottoposti a enormi pressioni penali e sociali.<br />Ridicola, quindi, anche la specificazione degli <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_6">addetti</span> stampa del <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_7">Vaticano</span> che ribadiscono di "<em>non essere i soli all'ONU ad avere questa posizione</em>". Non sono soli infatti, ma in buona compagnia dell'IRAN, dell'ARABIA SAUDITA, della NIGERIA e così via... cioè proprio di quei 91 paesi che includono l'omosessualità tra i reati penali! Proprio in buona compagnia...<br /><br /><strong>Nei confronti degli omosessuali la difesa della vita di cui il Vaticano si erge a paladino non vale</strong>, perché tutto è consentito pur di evitare che le unioni omosessuali possano estendersi.<br />Con suprema incoerenza poi, si ribadisce nel seguito delle medesime dichiarazioni la difesa dell'embrione contro l'aborto.<br /><br /><strong>La verità è che al Vaticano e alla chiesa cattolica la vita non interessa e non è mai interessata</strong>: la sua bimillenaria <span style="color:#990000;"><strong>storia, fatta di intrighi, guerre di religione e territoriali, enormi bugie, <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_8">persecuzioni</span>, indice dei libri, roghi, processi per eresia e stregoneria, ghetti ed espulsioni, conversioni forzate</strong></span>, ci insegna la vera natura della Chiesa<strong> sempre avida di potere, soldi e privilegi. Più che della vita la chiesa è stata una delle più grandi e potenti <span style="font-size:130%;color:#cc0000;">agenzia di morte che la'umanità ricordi.</span></strong><br />La Chiesa, che dovrebbe scusarsi con i milioni di omosessuali che ha contribuito a discriminare e umiliare e di tutti coloro che ha ucciso sui roghi, processato, indotto al suicidio o alla marginalità sociale, alla vergogna, che ha lasciato trascinare nei lager tedeschi senza un fiato e che oggi <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_9">preferisce</span> vedere nelle prigioni, torturati, uccisi in nome di non si sa quale cristiano principio e <strong>pretende, invece di ergersi ad autorità morale</strong>.<br /><span style="color:#cc0000;"><span style="font-size:130%;"><strong>Sono soltanto un'associazione a delinquere promotrice di ODIO</strong>!</span></span><br /><br />La Chiesa trova forza anche nei falsi numeri di tanti di noi che risultiamo Cattolici per il battesimo ricevuto quando non potevamo né intendere né volere.<br />Allora <strong>aderiamo con forza alla campagna di verità dell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_10">UAAR</span> per lo </strong><a href="http://www.uaar.it/uaar/campagne/sbattezzo/"><strong><span style="font-size:130%;color:#cc0000;">sbattezzo</span></strong></a>. Chiedendo di essere cancellati dagli elenchi dei battezzati contribuiamo a riportare verità nei numeri dei cattolici italiani e togliamo forza a questa setta che dietro falsi <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_11">sillogismi</span> propaga la pena di morte e la discriminazione.<br />A mio modo di vedere nessun vero cristiano si può sentire più parte di questa Chiesa dell'odio. Anche in <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_12">Italia</span> esistono comunità cristiane riformate che <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_13">hanno</span> fatto passi da gigante e che, ad esempio, riconoscono anche le unioni omosessuali, dimostrandosi capaci di guardare alla sostanza dei rapporti e all'amore che lega le persone più che al loro sesso. la Chiesa Valdese ad esempio o altre Chiese Evangeliche. I veri cristiani <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_14">dovrebbero</span> abbandonare il Vaticano e il loro potere temporale.<br />Un altra fonte con cui diamo forza a questa chiesa è l'8 per mille. Molti non sanno che lasciare in bianco quella casella significa, nei fatti, destinarlo in maggioranza alla Chiesa Cattolica. Quindi è importante destinare <strong><span style="font-size:130%;color:#cc0000;">l'8 per mille</span></strong> a un'altra confessione religiosa che non propagandi odio verso gli omosessuali e verso le donne che intendono abortire. Per esempio la Chiesa Valdese stessa o qualsiasi altra. Solo così <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_15">toglieremo</span> soldi (e questo gli sta veramente a cuore) alla c<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_16">hiesa</span> cattolica. Gli stessi soldi che vengono utilizzati per attaccarci e insultarci.Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-10871193257792325752008-11-27T10:00:00.005+01:002008-11-27T10:11:24.855+01:00Fiaccolata contro la TransfobiaCon piacere pubblico l'appello giuntomi dall'Associazione Certi Diritti e aderisco a questa iniziativa che reputo molto importante.<br />Mi unisco al loro appello all'adesione e alla partecipazione.<br /><strong></strong><br /><blockquote><p><strong>INIZIATIVA CONTRO LA TRANSFOBIA A ROMA<br /></strong>Dopo <a href="http://liberocanto.blogspot.com/2008/11/uccisa-una-transessuale-roma.html">l'ennesimo omicidio di una persona transessuale</a>, avvenuto a Roma, il 25<br />novembre, abbiamo promosso una fiaccolata contro il pregiudizio,<br />l'ignoranza e la drammatica condizione di molte persone transessuali e<br />della violenza di cui sono vittime.<br /><strong>Venerdì 28 novembre, alle ore 17.30</strong>,<br />faremo una fiaccolata sulla scalinata del <strong>Campidoglio</strong>.<br />Invitiamo ciascuno a<br />partecipare, aderire e diffondere la notizia. Hanno già aderito all'iniziativa<br />alcune associaizoni, parlamentari, personalità politiche e della società civile.<br />Per adesione e preannunci di partecipazione scriveteci:<a href="mailto:presidenza@libellula2001.it" target="_blank" rel="nofollow" ymailto="mailto:presidenza@libellula2001.it">presidenza@libellula2001.it</a><br /><br />Con preghiera di divulgare a tutti i Vostri contatti ed a quanti possano<br />essere interessati.<br />A presto. Un caro saluto,<br />Sergio Rovasio<br /><br /><strong>TESTO DIFFUSO SUGLI OBIETTIVI DELLA FIACCOLATA:</strong></p><p><strong>STOP</strong> alla <span style="color:#cc0000;">violenza</span> contro le persone transessuali<br /><strong>STOP</strong> alla <span style="color:#cc0000;">discriminazione</span><br /><strong>STOP</strong> all'<span style="color:#cc0000;">ignoranza</span> dei Media</p><p>Essere transessuali oggi in Italia vuol dire essere oggetto di derisione, di persecuzione, di<br />discriminazione e persino di omicidio! Le istituzioni ci puniscono e ignorano i<br />nostri problemi. Nessuna risorsa in aiuto delle persone transessuali in campo<br />giuridico, sanitario, sociale. Solo multe alle trans MtF perché si presume che<br />siano prostitute.</p><p>I media ci descrivono come malati pericolosi. Gli articoli di<br />cronaca si riferiscono sempre alla persona transessuale ignorandone l'identità<br />di genere, solo per alimentare pregiudizi morbosi ed infondati. La gente ci<br />odia, fino ad ammazzarci. Si moltiplicano sempre più drammaticamente le<br />aggressioni violente: l'Italia è seconda nel mondo per i crimini contro le<br />persone transessuali.<br />Una società sana, civile, umana deve dire basta<br />all'ipocrisia, alla disinformazione, all'odio.</p><p><strong>Il 28 novembre alle 17,30 fiaccolata davanti alla scalinata del Campidoglio. Per dire basta a questa vergogna.<br /></strong>Invitiamo le Associazioni ad aderire ed a dare ampia diffusione.</p><p>Organizzano:<br />Associazione Libellula Roma e Napoli<br />Coordinamento Sylvia Rivera<br />CGIL Nuovi Diritti<br />Associazione Radicale Certi Diritti<br />Associazione Streghe da Bruciare<br /></p></blockquote>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-38237406641562789862008-11-27T09:32:00.003+01:002008-11-27T09:56:47.931+01:00LA PREVENZIONE, IL RISCHIO, LA VITA CON L’HIV, oggi alla Sapienza di RomaIn occasione della XXI Giornata Mondiale della Lotta all'AIDS il <a href="http://www.mariomieli.org/">Circolo Mario Mieli</a> ha organizzato e partecipa a diverse iniziative di comunicazione, sensibilizzazione e prevenzione.<br /><br /><blockquote>“L’Aids è un problema di tutti: noi ce ne occupiamo”. Questo è lo slogan<br />che campeggiava all’ingresso delle prime feste di Muccassassina. E così èstato.<br />A 25 anni dalla sua fondazione, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli<br />ancora oggi si occupa di Aids e lo fa attraverso una serie di servizi e di<br />attività che rappresentano il fiore all’occhiello di tutta la comunità lgbt: tra<br />tutti il servizio di assistenza domiciliare ai malati di Aids, il gruppo di<br />auto-aiuto per persone sieropositive, i vari progetti di prevenzione e<br />comunicazione su Hiv e Malattie Sessualmente Trasmissibili.<br />In occasione delle XXI Giornata Mondiale della Lotta all’Aids il Circolo di<br />Cultura Omosessuale Mario Mieli, in collaborazione con la Lila Lazio, lancia il<br />nuovo progetto di prevenzione espressamente dedicato alla popolazione<br />omosessuale. Il progetto, dal titolo“Piacere? Sicuro!!” è un divertente<br />opuscolo a fumetti che focalizza alcune situazioni tipo e spiega come evitare<br />comportamenti a rischio.<br /> Queste che seguono le iniziative pubbliche organizzate dal Circolo<br />di Cultura Omosessuale Mario Mieli, in collaborazione con Ospedale<br />San Giovanni, Lila Lazio, Gruppo di auto aiuto IRCSS Spallanzani, Sieropositivo.it<br />e Roma Rainbow Choir, in occasione della Giornata Mondiale della Lotta all’Aids e<br />per sottolineare l’importanza della prevenzione edella solidarietà e per<br />riaffermare la dignità delle persone sieropositive:<br /></blockquote><br />La prima Iniziativa si svolge proprio oggi alla facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma e coniuga un momento di dibattito con relazioni sulla prevenzione e un reading sulle esperienze raccolte nel gruppo di auto-aiuto per persone sieropositive dell'Ospedale Spallanzani.<br />Credo che sia un modo concreto e diretto per riportare il discorso della prevenzione, e quello della solidarietà e del contatto diretto con l'esperienza del vissuto delle persone sieropositive in un luogo come l'università.<br /><strong></strong><br /><a href="http://www.mariomieli.org/spip.php?article824"><strong><span style="color:#cc0000;">Giornata Mondiale contro l’AIDS</span></strong> </a><br /><br />In occasione della Giornata Mondiale della lotta all’Aids e dei 25 anni di vita del <a href="http://www.mariomieli.org/">Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli</a>, la nostra Associazione organizza <a class="spip_out" href="http://www.mariomieli.org/spip.php?article823">due iniziative</a> per sottolineare l’importanza della prevenzione e della solidarietà e per riaffermare la dignità delle persone sieropositive.<br /><br />Giovedì 27 novembre 2008 – ore 15.30<br />Presso il Centro Congressi della Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Roma “la Sapienza”<a class="spip_out" href="http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&geocode=&q=roma+via+salaria+113&sll=41.909176,12.479053&sspn=0.015777,0.038624&ie=UTF8&ll=41.914781,12.497313&spn=0.007888,0.019312&z=16&g=roma+via+salaria+113&iwloc=addr">Via Salaria n. 113</a><br />Con il Patrocinio di:Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport<br />Provincia di Roma - Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia<br />Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali<br />Grazie a:Lila Lazio<br />Sieropositivo.it<br /><br />“<strong>LA PREVENZIONE, IL RISCHIO, LA VITA CON L’HIV</strong>”<br />Dibattito con:<br />Dr. Francesco Montella, Responsabile del Servizio di Immunologia Clinica del San Giovanni Addolorata,<br />Dr.ssa Amalia Bove, Psicologa del Circolo “Mario Mieli”da anni impegnata in progetti di prevenzione e nella conduzione di gruppi di auto-aiutoIntervento a cura della Lila Lazio<br /><br />Reading “<strong>CARO AMICO TI SCRIVO… Narrandomi</strong>” Testimonianze, esperienze, emozioni dei partecipanti al Gruppo di auto-aiuto per persone sieropositive presso l’IRCSS Spallanzani<br />Adattamento testi a cura di Luciano Parisi<br />Regia: Olga Galvarelli<br />Con: Antonio Anglicano - Maurizio Palladino - Michetta Farinelli - Diana Collepiccolo – Alessandra Fallucchi<br />Musiche: Marco Savatteri<br />Introducono: Andrea Pini, docente e saggista (ex Presidente del Circolo “Mario Mieli”)<br />Dr. Tommaso Speranza, Facilitatore del Gruppo auto-aiuto IRCSS Spallanzani<br /><br />Si ringraziano i volontari di SIEROPOSITIVO.IT<br />Per ulteriori informazioni: tel. 06.541385; <a class="spip_out" href="mailto:info@mariomieli.org">info@mariomieli.org</a>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-41042697062239020112008-11-26T01:50:00.004+01:002008-11-26T02:02:39.072+01:00Per un giudice della Florida è incostituzionale proibire le adozioni gay<blockquote><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">MIAMI</span> - Destinata a far discutere la sentenza di <strong>un giudice della<br />Florida secondo il quale è incostituzionale vietare l'adozione ai<br />gay</strong>. <strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">Cindy</span> <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">Lederman</span></strong> ha autorizzato Martin <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">Gill</span>, 47<br />anni, e il suo compagno ad adottare due fratellini, di 8 e 4 anni, che hanno in<br />affido dal dicembre del 2004.<br />La Florida è l'unico stato americano dove sono vietate le adozioni sia<br />per le coppie omosessuali che per i <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">single</span>. Secondo il giudice non vi sono prove<br />che dimostrano, come ha sostenuto il pubblico ministero, che vi sia una<br />"<em>nuvola scura sopra le case degli omosessuali e dei loro figli</em>". (<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">Agr</span>)<br /></blockquote><br /><br />Come noto le adozioni gay sono consentite nella gran parte degli Stati Uniti da molti anni. Questa sentenza conferma l'orientamento decisamente progressista e della <strong>giustizia americana che sempre più dimostra di non guardare in faccia a nessuno quando si tratta di difendere i principi costituzionali di uguaglianza contro i pregiudizi</strong>.<br />Da noi quando si parla di <strong><span style="font-size:130%;color:#cc0000;">adozioni gay</span></strong> ci si sente dei marziani, ma è importante essere sempre meno timidi su questo tema, perché a mi sembra incontestabile che i gay possono essere buoni (o cattivi) genitori esattamente come gli etero e tutti <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_6">quegli</span> improvvisati <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_7">difensori</span> dei diritti dell'infanzia non hanno alcuna seria argomentazione scientifica per <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_8">sostenere</span> il contrario!Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-55637589689065739922008-11-24T13:28:00.003+01:002008-11-24T13:54:37.745+01:00Uccisa UNA transessuale a RomaAncora una transessuale trovata uccisa a Roma. Una di quelle morti che non desta grande scandalo, grande rabbia, grande commozioe. Una morte che scorre nella quasi totale indifferenza delle brevi cronache di una città sempre più piena di odio per i diversi.<br /><a href="http://roma.repubblica.it/dettaglio/Non-ancora-identificata-la-trans-trovata-morta-in-strada/1550876">La notizia è stata poi rilanciata anche da Repubblica Roma</a>.<br />Segue il Comunicato del <strong><a href="http://www.mariomieli.org/">Circolo Mario Mieli</a></strong>. UNA è grande e sottolineato come risposta a quei media che ancora si ostinano a parlare delle trans <em>m to f</em> al mascile usando poi come sinonimi "l'uomo", "il viado" etc... Su questo tenore erano le primissime agenzia di stampa del mattino. E siccome il rispetto nasce anche dall'utilizzo di un linguaggio corretto, ci è sembrato utile ebfatizzarlo.<br /><br /><strong><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.mariomieli.org/spip.php?article827">Uccisa UNA transessuale</a></span></strong><br /><br />Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprime dolore e preoccupazione per l’ennesimo omicidio di <strong>una</strong> transessuale a Roma.<br />Il ripetersi di violenze e intimidazioni ai danni delle transessuali, in particolare quelle che lavorando sulla strada sono più esposte, segna una vera e propria scia di sangue in una città che si dimostra sempre più ostile verso le diversità. Sono purtroppo ancora vive le terribili immagini delle ronde e degli inseguimenti feroci che proprio a Roma hanno colpito le transessuali, braccate da poliziotti e dai comitati di quartiere come fossero animali.<br />La politica di criminalizzazione della prostituzione inaugurata dal Governo Berlusconi e dall’amministrazione capitolina aumentano ulteriormente i rischi, spingendo il fenomeno sempre più nell’oscurità e nella marginalità e rendendo le richieste e gli interventi di aiuto e di supporto sempre più difficili e tardivi.<br /><a class="spip_out" href="http://www.mariomieli.org/spip.php?page=article2&id_article=820">Proprio oggi parte il “<strong><span style="color:#990000;">Servizio Lili</span></strong>”</a>, un servizio di assistenza medico-legale per le persone transessuali disponibile tutti i lunedì dalle 15.00 alle 18.00 presso il Circolo Mario Mieli (via Efeso 2/a, Roma). Il servizio offre anche una linea di ascolto e aiuto 24 su 24 al numero 327.53.39.062.<br /><br />Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli<br /><a class="spip_out" href="mailto:a.maccarrone@mariomieli.org">Andrea Maccarrone</a> - 3497355715Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-82999539448262727182008-11-19T15:53:00.004+01:002008-11-19T16:16:38.002+01:00SEI GAY? NIENTE STANZA!<blockquote><p>(Adnkronos) Sei gay? Niente case in affitto. Succede a Roma.</p><p>A denunciarlo è un servizio di Francesco Palese dell'emittente televisiva Retesole che si è dichiarato omosessuale alla ricerca di un alloggio nella capitale, ricevendo<br />nella stragrande maggioranza dei casi dei netti rifiuti. Il servizio andrà in<br />onda domani alle 20.35 all'interno della trasmisione ''L'Altra Inchiesta'', ed<br />è disponibile sul web all'indirizzo <a href="http://www.retesole.it/laltrainchiesta.htm">www.retesole.it/laltrainchiesta.htm</a>.</p><p>Il giornalista ha risposto ad una serie di annunci e ha contattato telefonicamente<br />gli inserzionisti che, una volta appreso dell'orientamento sessuale<br />dell'aspirante inquilino, emerso dal fatto di dover affittare una camera<br />matrimoniale ''con il proprio fidanzato'', hanno reagito con un secco ''no'',<br />giustificandolo con i piu' disparati motivi. Nel video-denuncia si va dalla<br />signora che ''ha paura di essere criticata dal condominio'' a chi dichiara di<br />non ''voler nessun via vai strano dentro casa'' a chi ''non sa cosa puo' pensare<br />la gente'' a chi esclama invocando la Madonna , a chi semplicementre butta giù<br />il telefono.</p><p>Secondo Fausto Marzi Marchesi, editore di Retesole, ''il fatto è<br />sintomo di una preoccupante ipocrisia diffusa un po' ovunque e che<br />principalmente nasce da una pesante intolleranza e dalla paura dei cambiamenti.<br />Ancora piu' grave, che tutto ciò accada in un paese di una ricchezza culturale<br />e di una bellezza unica, nella citta' che era culla della civiltà moderna e<br />dove ancora oggi si respira il genio e l'amore di tempi passati, quando non si<br />sente lo smog''. Solo alcuni mesi fa lo stesso Palese aveva documentato, sempre<br />nella capitale, il rifiuto da parte di sette agenzie immobiliari su dieci di<br />offrire un immobile in affitto a un ragazzo perché disabile.</p></blockquote><p><br />In rappresentanza del Circolo Mario Mieli ero ospite della trasmissione e posso solo aggiungere che la sequenza delle chiamate coi rifiuti ricevuti era agghiacciante per un verso ma anche ridicola per altro. Nel senso che sentire il cambiamento di tono, l'imbarazzo, le scuse stiracchiate, le chiamate butatte giù senza aggiungere altro suonava triste ma in qualche modo stonato. Tanto che le stesse persone difficilmente ammettevano di avere loro stesse problemi ma facevano appello al vicinato, al condominio, al proprietario, ai coinquilini.<br />Nonostante abbia a che fare con queste cose ogni giorno, devo ammettere che non immaginavo potesse essere un fenomeno così ampio e così pesante.<br />Per come vanno le cose nella realtà risulta ben presente il terrore di un ragazzo nel dirlo, e come spesso la discriminazione avvenga con altre scuse senza che sia mai verbalizzata.<br /><br />Segue il comunicato stampa del <a href="http://www.mariomieli.org/">Circolo Mario Mieli</a>.<br /><br /><strong>COMUNICATO STAMPA<br /></strong><br /><strong><span style="color:#ff0000;">SEI GAY? NIENTE STANZA!<br /></span></strong><br />L’inchiesta di Retesole che andrà in onda domani alle 20.45 mostra in modo immediatamente comprensibile a tutti cosa può significare la discriminazione omofoba nella vita quotidiana di tanti ragazzi e ragazze omosessuali che sono costretti a vivere con disagio, paura e nascondimento.<br />L’espediente delle telefonate di risposta ad annunci di camere in affitto in cui il giornalista si dichiara gay riesce a fare emergere con una forza disturbante il substrato di pregiudizio largamente diffuso.</p><p><strong>Il disagio e il pregiudizio emerso spontaneo da quelle telefonate sono lo specchio fedele di una società che non ha ancora fatto del tutto i conti con l’accettazione reale delle diversità</strong> e che, anche quando si illude di essere aperta e tollerante, se posta di fronte all’evidenza, dimostra invece diffidenza e chiusura.</p><p>Nel corso della trasmissione, a cui eravamo presti come Circolo Mario Mieli, è emersa con chiarezza<strong> l’importanza di un impegno culturale complesso che coinvolga tanti attori, a cominciare dai media e dalla scuola</strong>, in uno sforzo educativo congiunto. Sicuramente sono stati fatti tanti passi in avanti e siamo lontani dagli anni in cui di certe cose non si poteva neppure parlare, ma molto resta ancora da fare. È utile ricordare, che, contrariamente ad altre minoranze o gruppi discriminati gli omosessuali, soprattutto adolescenti, si trovano a subire enormi pressioni sociali e psicologiche in solitudine, spesso senza poter contare su un contesto familiare o amicale di supporto con cui condividerle.</p><p>La legge antiomofobia, in discussione alla Camera sarebbe uno strumento senza dubbio utile non solo alla tutela legale ma anche come contributo alla crescita civile del Paese.</p><p><strong>La risposta migliore che possiamo offrire da parte nostra è la massima visibilità</strong>, l’unica arma che abbiamo per scardinare con la realtà dei nostri vissuti, i pregiudizi e anche l’unica difesa efficace contro le subdole discriminazioni che non hanno il coraggio di rivelarsi per tali, l’unica risposta contro i ricatti, le vessazioni, i bullismi, le violenze e anche contro la paura e il timore di doversi sempre nascondere che ci priva della semplice libertà di esprimere serenamente i nostri sentimenti.</p><p>Ringraziamo Retesole e L’Altra inchiesta di Francesco Palese per aver contribuito con coraggio a squarciare un velo di silenzio e ipocrisia che ancora avvolge spesso questa tematica.<br /><br />Andrea Maccarrone<br />Direttivo Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli </p>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-14998277694384054552008-11-14T11:18:00.004+01:002008-11-14T14:57:15.761+01:00UDC: Per Binetti e Villa due pesi e due misure!Qualche giorno fa <a href="http://liberocanto.blogspot.com/2008/11/binetti-graziata-e-poi-portata-sugli.html">commentavo le dichiarazioni di <strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">Cesa</span></strong> e <strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">Pezzotta</span></strong></a> relative al <a href="http://liberocanto.blogspot.com/2008/10/binetti-vergogna-omosessuali-sono.html"><strong>Caso <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">Binetti</span></strong></a>, scoppiato nel <strong>PD</strong>. I due noti leader dell'<strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">UDC</span></strong> tra le altre cose affermavano «... <em>non possiamo non evidenziare che quando una parlamentare possa essere messa sotto accusa e sottoposta a giudizio del suo partito <strong>solo per avere espresso il suo parere</strong> su una norma della Chiesa cattolica, rappresenti un evento preoccupante</em>». Aggiungendo poi: «<em><strong>Abbiamo sempre difeso la libertà di espressione e contrastato ogni atteggiamento di discriminazione nei confronti di qualsiasi persona</strong>. Ci preoccupa però la possibilità che si possano creare nel nostro Paese situazioni e condizioni che possano inibire la libertà di espressione e che, surrettiziamente, si possa introdurre il <strong>reato di opinione</strong></em>».<br />La posizione espressa appare chiara: <strong>un <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_4">rappresentante</span> politico NON può essere espulso, cacciato o accusato dal suo partito se esprime una posizione personale su una questione</strong> di principio attinente ai valori stessi di appartenenza a quel partito, <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_5">quand</span>'anche fosse radicalmente difforme dalla linea ufficiale del partito stesso. Emerge poi una posizione di "decisa" difesa della <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_6">libertà</span> di espressione e di contrasto a qualsiasi <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_7">atteggiamento</span> di discriminazione.<br />Parlando con <strong>Stefano Bolognini,</strong> ai margini di una registrazione televisiva, mi è stato fatto invece notare quanto diverso sia stato l'atteggiamento dell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8">UDC</span> nei confronti d<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_9">el</span> suo consigliere nazionale, <strong><span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_10">Alberto</span> Villa</strong>. L'<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_11">esponente</span> dell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_12">UDC</span> Ligure, ai margini della polemica sorta intorno al Gay <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_13">Pride</span> di Genova, <strong><a href="http://www.gaynews.it/view.php?ID=79097">aveva fatto <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_14">coming</span> out pubblico in un'intervista al Secolo XIX del 10 settembre scorso</a></strong>, esprimendo dubbi rispetto alla posizione dell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_15">UDC</span> in materia di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_16">Pride</span>, coppie omosessuali e adozioni e ritenendo compatibile il suo essere omosessuale, cattolico ed esponente di un partito come l'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_17">UDC</span> appunto.<br />In quel caso la replica del <strong>Commissario regionale, Rosario <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_18">Monteleone</span></strong> non si è fatta attendere neppure 24 ore (altro che <strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_19">Veltroni</span></strong> che finché può evita di prendere posizioni, per poi barcamenarsi tra distinguo e balletti di "ma anche"): «<em>Voglio smentire categoricamente che quella espressa da Alberto Villa sia la posizione dell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_20">Udc</span> locale o di quello nazionale. <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_21">Dev</span>'essere chiaro che il nostro iscritto ha parlato a titolo esclusivamente personale</em>» ha dichiarato al Secolo XIX. «<em>Villa sa molto bene</em> - dice <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_22">Monteleone</span> - <em>quale sia la linea dell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_23">Udc</span> nei confronti della famiglia, dei Dico, delle adozioni per gli omosessuali. Quindi, ribadisco, ha parlato a titolo esclusivamente personale, ciò che ha detto non corrisponde in maniera assoluta con quanto il partito dice da sempre e con i valori che difende</em>».<br /><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_24">Monteleone</span> fa seguire alle dichiarazioni stampa un <strong>intervento TV su Primo Canale</strong> in cui ha screditato politicamente Villa, dicendo che «<em>è un semplice iscritto e non conta nulla</em>». Cosa falsa in quanto Villa era al tempo membro del consiglio nazionale dell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_25">UDC</span>, era anche stato a capo dello staff politico dell'assessore regionale Adolfo nella giunta di <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_26">centrodestra</span> e aveva coordinato diverse campagne elettorali liguri.<br />L'epilogo della vicenda matura a poco più di un mese dopo, il 22 ottobre scorso, quando <strong>un amareggiato Alberto Villa rassegna le <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_27">dimissioni</span> dal consiglio nazionale dell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_28">UDC</span> e dal partito</strong>, spiegando in una lettera a <strong>Casini, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_29">Buttiglione</span> e <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_30">Cesa</span></strong> di essere stato "<em>estromesso e emarginato</em>" a seguito delle sue dichiarazioni.<br />Si tratterebbe, in pratica, di una sorta di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_31">mobbing</span> politico.<br />Ecco la sua ricostruzione dei fatti: «<em>Ho visto reazioni veramente stravaganti anche nel mio partito. Come se a Genova dovessero arrivare orde di pazze seminude con le piume, ho sentito parlare di oscenità e di carnevalate. E ho deciso di intervenire. Che io sia omosessuale ritengo che lo sapessero tutti, ma fino ad allora era un fatto mio. <strong>Ho fatto <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_32">outing</span> per chiedere un dibattito nel partito. Invece ho ricevuto un attacco inaudito dal segretario regionale <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_33">Monteleone</span> che ha perfino dichiarato di non sapere bene chi fossi</strong>: io gli ho organizzato la campagna elettorale</em>».<br />Vana anche l'attesa e a speranza di un <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_34">intervento</span> conciliante dalla segreteria nazionale «<em>Invece, intorno a me si è fatto il vuoto. Sono diventato invisibile. Ci sono dei silenzi molto rumorosi. Mi hanno messo nella condizione di andarmene e allora va bene, me ne vado. Però voglio dire che io sono cattolico, credo nella famiglia, <strong>ma penso anche che si possa quanto meno discutere del riconoscimento dei diritti delle coppie</strong> — non dico delle famiglie — <strong>omosessuali o delle coppie di fatto eterosessuali. Così come avevo chiesto di discutere sul problema dell'adozione da parte dei gay, non dico che sia la cosa giusta da fare ma solo che se ne può parlare. Invece no, nell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_35">Udc</span> non se ne può parlare</strong></em>». Villa non crede di essere stato discriminato ma afferma: «<em>Mi hanno avvolto nel silenzio. Quello che mi è successo è la dimostrazione di quanto fa paura il Gay <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_36">Pride</span>. E di quanto fa paura spiacere alla Curia</em>».<br />Ancora una volta è il commissario <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_37">Monteleone</span> a replicare duro: «<em>È vero, abbiamo preso le distanze da Alberto Villa, non perché sia gay, ma perché ha fatto dichiarazioni a titolo personale sulla famiglia, sulle coppie di fatto, sulle adozioni di bambini da parte di coppie gay che non sono in linea con l'opinione dell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_38">Udc</span>. </em><br /><em>Non abbiamo nulla contro i gay, non siamo loro nemici, ma siamo per la famiglia tradizionale, quella composta da uomo e donna, quella indicata dalla Costituzione. Mai, per quel che ci riguarda, le coppie gay potranno adottare dei figli. Capiamo perciò il suo disagio a restare in questo partito</em>».<br /><br />Ora, va certamente innanzitutto precisato che <strong>mentre le affermazioni della deputata <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_39">pseudodemocratica</span> Paola <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_40">Binetti</span> sono fondamentalmente ingiurie</strong> nei confronti degli omosessuali, che vengono accostati alla pedofilia in modo surrettizio, <strong>le posizioni di Villa erano di tenore ben più politico</strong>, non insultavano o offendevano nessuno, ma <strong>puntavano ad aprire un dibattito interno al suo partito su alcune questioni di <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_41">indubbia</span> <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_42">rilevanza</span> sociale</strong>.<br /><br /><strong>A questa richiesta l'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_43">UDC</span> ha risposto con una chiusura dogmatica e pregiudiziale, con un silenzio e con un atteggiamento di delegittimazione politica che è ben peggiore di un "processo di partito"</strong>, perché subdolo, e <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_45">sotterraneo</span>, senza la neanche una minima possibilità di contraddittorio e di confronto sui contenuti. Perché su quei contenuti non è neppure ammissibile il confronto! (Del resto sempre in quella <a href="http://liberocanto.blogspot.com/2008/02/contro-casini-ad-anno-zero.html"><strong>puntata di Anno Zero con me Casini definì "un'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_46">abberazione</span>"</strong></a> la legge spagnola che consentiva alle coppie gay di adottare).<br /><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_47">Cesa</span> e <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_48">Pezzotta</span> (ma potremmo citare <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_49">Volontè</span> e altri) che per il caso <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_50">Binetti</span> hanno deciso di superare i confini del proprio partito per tendere una mano di "solidarietà" alla deputata sotto accusa in nome del contrasto alle discriminazioni e della difesa della libertà di opinione, non hanno ritenuto di esprimere neppure un pensiero su un caso così grave interno al loro partito. Neppure due righe di dispiacere o di ringraziamento per un uomo che per tanti anni aveva offerto il suo impegno all'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_51">UDC</span> e che adesso era costretto a lasciare nel silenzio.<br /><br />Al di là delle parole di Villa che ci sia stato un atteggiamento <strong>discriminatorio</strong> a me sembra evidente dall'andamento e dall'esito della vicenda. E allo stesso tempo non posso che <strong>giudicare coerentemente integralista la posizione dell'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_52">UDC</span> che ha deciso di rinsaldare la sua immagine compatta di partito cattolico ortodosso</strong>. In questo quadro hanno <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_53">legittimamente</span> ritenuto che le aperture politiche e i dubbi sollevati dal consigliere Villa non fossero compatibili con la linea di partito e si sono comportati di <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_54">conseguenza</span>.<br /><br />Il punto è: <strong><span style="font-size:130%;color:#cc0000;">perché allora pretendere di ergersi a difensori della libertà di opinione per una questione che investe le dichiarazioni della <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_55">Binetti</span> e il suo rapporto con un ALTRO partito?</span></strong>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-58936458816370790352008-11-12T11:30:00.008+01:002008-11-14T02:03:05.932+01:00Roma: Fermate dei bus ai secchioni dell'immondizia<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJEwlZ17BThgC7L2yF5F-iRuusLy5qPqiLpVNW3Cr-1QDHqPoplCPxdizY4kZfrgpX5SP25TTw2KoXlf-gOAonNnnG86JijMVgfJeSEeyKNoAqC6YQeUm0NtVZ1MGhH3FyYQnZuoHc0tU/s1600-h/20032008770.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5267719252262523682" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 300px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJEwlZ17BThgC7L2yF5F-iRuusLy5qPqiLpVNW3Cr-1QDHqPoplCPxdizY4kZfrgpX5SP25TTw2KoXlf-gOAonNnnG86JijMVgfJeSEeyKNoAqC6YQeUm0NtVZ1MGhH3FyYQnZuoHc0tU/s400/20032008770.jpg" border="0" /></a> Ecco qui <strong>la Fermata del 63 e del 92 di via <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">Montebuono</span></strong>. La vicinanza con un supermercato ha reso consigliabile e opportuna la collocazione di numerosi <span style="font-size:130%;color:#cc0000;"><strong>secchioni dell'immondizia</strong></span> in fila ma non si capisce perché la fermata sia stata collocata proprio lì (o viceversa perché i secchioni siano stati collocati proprio lì). In questa foto si vede benissimo dove è costretto a fermarsi l'autista!<br /><br />Tante sono le stranezze che girando a piedi e coi mezzi pubblici a Roma si possono notare. Una delle cose più scandalose e incivili è <strong>la collocazione di alcune fermate dei bus che più che ai passeggeri sembrerebbero orientate ai topi romani</strong>.<br />Non so come altrimenti definire le fermate degli autobus collocate deliberatamente dietro i secchioni dell'immondizia (o viceversa i secchioni dell'immondizia collocati davanti ad alcune fermate di autobus).<br />Secondo il Codice della strada, in corrispondenza <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_1">delle</span> fermate dei bus (credo per 18 m) non sarebbe possibile il parcheggio delle automobili (e anche questa è norma largamente negletta sia dagli autisti che dai vigili che non la sanzionano quasi mai) per <strong>una semplice ragione pratica</strong>: <strong>facilitare l'avvicinarsi del mezzo pubblico al <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_2">marciapiede</span> e rendere agevole e naturale la salita e la discesa dei passeggeri</strong> (<strong>anche i più anziani o disabili</strong>).<br />Ora se queste operazioni sono di già rese difficili, e talvolta persino ardue dal <strong>parcheggio selvaggio della Capitale</strong>, non credevamo che anche i secchioni dell'immondizia - o sarebbe meglio dire chi li mette lì - potessero dare il loro contributo di inciviltà. Con l'aggravante che <strong>la loro presenza rende addirittura sgradevole l'attesa degli autobus</strong> e disturba ancor più la visibilità dei passeggeri e dell'autista con il rischio concreto di mancate fermate.<br /><br /><br /><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZWgUDK7AL-3XxSRWF_R88QHSSaOxue823SpzLJPsG1ijtV7EmKET8WFe5H0E4Mb3ooHZdqoqlPPgG613FVyDLyAvJu0rbHgJA8Wvl_yV7QLU68RzZphDGuNF30PVi8b7HHqMAR5MyAEM/s1600-h/20032008773.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5267718944360659010" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZWgUDK7AL-3XxSRWF_R88QHSSaOxue823SpzLJPsG1ijtV7EmKET8WFe5H0E4Mb3ooHZdqoqlPPgG613FVyDLyAvJu0rbHgJA8Wvl_yV7QLU68RzZphDGuNF30PVi8b7HHqMAR5MyAEM/s400/20032008773.jpg" border="0" /></a> In questa foto potete "ammirare" <span style="font-size:130%;color:#cc0000;"><strong>l'attesa degli speranzosi utenti dei mezzi pubblici</strong></span> in via <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">Montebuono</span>: <strong>in mezzo alla strada!</strong> (con tutti i pericoli che questo comporta). Provate a Immaginare le difficoltà di eventuale passeggero costretto su una sedia a rotelle ovvero con una valigia o un grosso pacco... </div><div></div><div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2DKzcD6Zj_9n4vJlscE2eozHBkdJOvb187OBj8uwcCuTQXngTqv_UF0hgGAlMXehMntkbabH6HLF5zI-xtUybdOzegaOP95cPzBD6tNJAk6hIe2HxcuEI7jeSkpM-pnyGBBmBOJtkrx4/s1600-h/091120081000.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5267718131784513218" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2DKzcD6Zj_9n4vJlscE2eozHBkdJOvb187OBj8uwcCuTQXngTqv_UF0hgGAlMXehMntkbabH6HLF5zI-xtUybdOzegaOP95cPzBD6tNJAk6hIe2HxcuEI7jeSkpM-pnyGBBmBOJtkrx4/s400/091120081000.jpg" border="0" /></a>Qui siamo invece su <strong>viale Tirreno</strong>, all'altezza del <strong>civico 71</strong>. Causa lavori di rifacimento della facciata la fermata e stata temporaneamente spostata in avanti. Per non togliere spazio ai diritti di parcheggio degli automobilisti, però, <strong>si è pensato bene di "nasconderla" dietro i numerosi cassoni verdi dell'<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_4">immondizia</span>...</strong></div><div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVeHSCYi5KChUhvy4SoNfIcm7jPNzrETJwQAgmIDjOxlycnlMJoniJ1MD2pRDaFcSmsULKQSuhiX9GeZ1fGlbWWCdAs3l8b578Rj5X4jZWQt-p1QkytZ-dxJK8dzYPVYzaySTR_KA4Cps/s1600-h/09112008998.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5267717893694861890" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVeHSCYi5KChUhvy4SoNfIcm7jPNzrETJwQAgmIDjOxlycnlMJoniJ1MD2pRDaFcSmsULKQSuhiX9GeZ1fGlbWWCdAs3l8b578Rj5X4jZWQt-p1QkytZ-dxJK8dzYPVYzaySTR_KA4Cps/s400/09112008998.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMcQXmrYF-Xwm11e0fWM7yXIcp-gveaoxT6w24oZJs9c9v53pce1di64mi5MtHQo3FUFWmpb8JkTxpnmr5xfSLVF-m71-vxl_zmZiYm_IvnyL4sq8jTosU6vq2fAERzR1Zh2jHAMljbQI/s1600-h/091120081001.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5267717593075228642" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 300px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMcQXmrYF-Xwm11e0fWM7yXIcp-gveaoxT6w24oZJs9c9v53pce1di64mi5MtHQo3FUFWmpb8JkTxpnmr5xfSLVF-m71-vxl_zmZiYm_IvnyL4sq8jTosU6vq2fAERzR1Zh2jHAMljbQI/s400/091120081001.jpg" border="0" /></a> Ecco qui lo spettacolo che ci riservano dietro (e il noto <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_5">senso</span> civico degli abitanti della Capitale non aiuta). Non certo il posto più piacevole per aspettare l'autobus e le già sottolineate difficoltà nell'avvicinamento del bus e nell'accesso e deflusso dal mezzo.</div><div></div><div></div><div><span style="font-size:130%;"><strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6">ATAC</span>, Comune di Roma, AMA, si può fare qualcosa?</strong></span></div></div></div></div>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-29832073704243904992008-11-11T13:25:00.004+01:002008-11-11T13:41:30.502+01:00Carfagna: la donna che visse due volte<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCP_fnOSVKm7BGOrS3vnv0nF8WlW2ATpMxyB36Yl9yBL3R0CKmYbdFGgtr_zK7FdvhOmc59EQ2MV4RJpKGl2CdmZ1RDOrhyKnr3EJVKNNrU42mTtMyWcopGxBgkVoG85g9O1xnFZ2YgHI/s1600-h/Carfagna1.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5267375909809075218" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 318px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCP_fnOSVKm7BGOrS3vnv0nF8WlW2ATpMxyB36Yl9yBL3R0CKmYbdFGgtr_zK7FdvhOmc59EQ2MV4RJpKGl2CdmZ1RDOrhyKnr3EJVKNNrU42mTtMyWcopGxBgkVoG85g9O1xnFZ2YgHI/s400/Carfagna1.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyQxSmeV1o6aI5875094CPwqGcVTDh7JADpMArzY_ILESTNz9yWHYC3yBMGa7eetPj2Ix5pkVAxeasMb51PfXEOmNSzRMeuYiVQZE7gCT4IkUFKHJ3Bv2lWg1nzmJSXVZxi2cPldU9GzQ/s1600-h/carfagnapenna.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5267375756932489586" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 266px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyQxSmeV1o6aI5875094CPwqGcVTDh7JADpMArzY_ILESTNz9yWHYC3yBMGa7eetPj2Ix5pkVAxeasMb51PfXEOmNSzRMeuYiVQZE7gCT4IkUFKHJ3Bv2lWg1nzmJSXVZxi2cPldU9GzQ/s400/carfagnapenna.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><div>Questo post è ispirato a uno skech visto domenica scorsa a CrozzaItalia (protagonisti Maurizio Crozza e Claudia Gerini)<br /><strong>Carfagna 1:</strong> La soubrette, donna calendario, valletta...<br /><strong>Carfagna 2:</strong> La Minnistro, mentre, assorta, si interroga sulla funzione di una penna biro.</div><br /><div></div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM1KRQM0dnkDrXWJ-9Lp6MOTWOC_3zAACdMc7JVYlXSTJOlvU7khpdzLi15XCWIPbJy0kK2PlyH6nJnxnfocWFB4kpGzCRRVdmA4LZZJbs5oZzDVjsIA7A3WuVDvnzyKAxiVg2cf_HT2c/s1600-h/carfagnaocchi.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5267378523708639474" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 266px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM1KRQM0dnkDrXWJ-9Lp6MOTWOC_3zAACdMc7JVYlXSTJOlvU7khpdzLi15XCWIPbJy0kK2PlyH6nJnxnfocWFB4kpGzCRRVdmA4LZZJbs5oZzDVjsIA7A3WuVDvnzyKAxiVg2cf_HT2c/s400/carfagnaocchi.jpg" border="0" /></a><br /><div><strong>N.B.</strong> Carfagna 2 dice "<em>Provo ribrezzo per le donne che vendono il loro corpo..." </em>Ora ci spieghiamo il perché dell'occhio spiritato... è stata 'fulminata' sulla via di Palazzo Chigi!</div></div></div>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-53109909403887155012008-11-10T17:24:00.009+01:002008-11-10T20:16:09.460+01:00Famiglia Cristiana difende l'OmofobiaLa polemica sulle vergognose parole su omosessualità e pedofilia di una vergognosa <strong>Paola <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">Binetti</span></strong> non sono sfuggite al settimanale cattolico "<strong>Famiglia Cristiana</strong>", che scende in difesa della sedicente deputata democratica e attacca la proposta di legge <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">antiomofobia</span>.<br />Il settimanale lancia un invito al <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2"><strong>PD</strong></span> affinché prenda le distanze dal partito radicale e, in particolare, dalla proposta di legge anti-omofobia presentata dalla radicale <strong>Anna Paola Concia</strong> (che prima di essersi iscritta la partito radicale qualche giorno fa è stata per anni nei <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_3">DS</span> ed è nel PD sin dalle origini) e, nell'editoriale di apertura del prossimo numero, difende le posizioni della '<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">teodem</span>' <strong>Paola <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">Binetti</span>,</strong> minacciata di espulsione per le sue posizioni sull'omosessualità.<br />"<em>La <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6">Binetti</span> ha espresso il suo pensiero su un documento della Chiesa, che vieta l'ingresso in seminario a chi ha 'radicate tendenze omosessuali'</em> - scrive il settimanale - <em>senza peraltro chiedere al segretario del <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">Pd</span> di applicare la stessa regola per gli aspiranti dirigenti del partito, come vorrebbe far credere <strong>il potente gruppo di pressione degli omosessuali italiani</strong></em>".<br />"<em>Se la proposta Concia venisse approvata</em> - spiega Famiglia Cristiana - <em>chiunque criticasse i matrimoni gay, le adozioni gay o considerasse 'disordinati' gli atti omosessuali potrebbe essere denunciato al tribunale</em>".<br />(<a href="http://www.gaynews.it/view.php?ID=79769">leggi tutta la notizia</a>)<br /><br />Anche Famiglia Cristiana <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_8">approfitta</span> quindi per unirsi alle voci interne ed esterne al PD contro la legge <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_9">antiomofobia</span> in discussione alla Camera. a quanto pare <strong>a questi integralisti religiosi non va proprio giù l'idea di non poter continuare a insultare milioni di persone omosessuali</strong>. E per sostenere la loro idea non si curano di distorcere la verità e anche il semplice buon senso.<br /><br />In primo luogo quello che si tenta di fare con questa proposta di legge è l'estensione della protezione <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_10">GIÀ</span> prevista dalla <strong>Legge Mancino</strong> del 1993 per le violenze e le ingiurie motivate da odio su base razziale e religiosa anche alle violenze e ingiurie per orientamento sessuale (quindi a <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_11">rigore</span> anche per gli eterosessuali) e identità di genere (transessualismo). <strong>Non si tratta di introdurre nuove fattispecie di reato d'opinione come qualcuno vorrebbe far credere ma semmai di <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_12">introdurre</span> una protezione specifica per soggetti evidentemente vittime</strong> (e la cronaca ce lo mostra sempre più spesso) di violenze e aggressioni. chi lo fa mistifica sapendo di farlo.<br /><span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_13">In secondo</span> <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_14">luogo</span> tra l'essere contrario alla legge sul matrimonio gay e il dire che gli omosessuali sono pedofili passa la stessa differenza che c'è tra il dirsi contrari al Concordato tra Stato e chiesa o all'insegnamento della Religione Cattolica (cose che mi sembrerebbero più che opportune)<strong> e il dire che i sacerdoti sono tutti pedofili o ladri o che l'essere preti, o cattolici, o redattori di Famiglia Cristiana predispone al crimine o è un a condotta morale disordinata</strong>! Se lo dicessi (e qualche spunto dalla <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_15">cronaca</span> potrei anche averlo) Famiglia Cristiana <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_16">riterrebbe</span> che sto esercitando la mia libertà di opinione o che sto ingiuriando e offendendo i <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_17">sacerdoti</span> cattolici, i loro redattori e i fedeli?<br /><br />Quanto al potente gruppo di pressione degli omosessuali (lobby) mi farebbe piacere se fosse davvero così potente, ma pare che la <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_18">Binetti</span> sia ancora al suo posto e in Italia, contrariamente al resto dei <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_19">Paesi</span> occidentali non si è fatto nulla per gli omosessuali, <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_20">quindi</span> mi sa che il gruppo di pressione più potente e mistificatorio sia proprio quello cattolico. Oltretutto quello si cui sarebbe accusata (voler far credere che la <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_21">Binetti</span> non vuole dirigenti di partito omosessuali) è ridicolmente falso e assolutamente insostenibile.<br />Devo dire che le argomentazioni di <strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_22">Goebbles</span></strong> Famiglia Cristiana le sa utilizzare con stupefacente maestria.<br /><strong>FAMIGLIA CRISTIANA BUGIARDI! </strong>(e questa non è la mia libera opinione ma un fatto!)<br /><strong>FAMIGLIA CRISTIANA VERGOGNA!</strong><br /><strong></strong><br />(Naturalmente ho inviato il testo sopra al direttore e a tutti gli indirizzi redazionali di Famiglia Cristiana)<br /><br />Una piccola postilla. Ai cattolici che intendono esprimere liberamente il loro pensiero su omosessualità raccomando particolare accortezza e "sensibilità" in considerazione del fatto che tantissimi omosessuali sono stati perseguitati nei secoli dalla chiesa cattolica, torturati e bruciati sui roghi in nome della pretesa di imporre una morale unica e una sessuofobia castrante.Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-25851478712349832662008-11-10T13:24:00.005+01:002008-11-10T15:48:16.479+01:00La nostra sui DiDoReDopo alcuni giorni di luci della <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_0">ribalta</span>, il Progetto di Legge su "Diritti e Doveri di Reciprocità" per le coppie <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_1">conviventi</span>, targata Brunetta e Rotondi, è tornato <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_2">nell</span>'ombra.<br />Dopo l'uscita del testo però abbiamo pensato bene di dire brevemente la nostra, <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_4">intendendo</span> con ciò la posizione del <a href="http://www.mariomieli.org/"><span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_5">Circolo</span> Mario Mieli</a>, attraverso un editoriale su <strong>Aut</strong>. Un modo per proporre poche riflessioni e spunti di confronto lontani dalla foga e dall'a pressione della cronaca e dei riflettori.<br />Per premessa voglio brevemente precisare due cose.<br /><ul><li>Io sono e sono sempre stato di <strong>sinistra</strong>, ciò <strong>non vuol dire che abbia un <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_6">atteggiamento</span> prevenuto e <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">pregiudizialmente</span> negativo verso tutto ciò che viene da un Governo di destra o centro destra</strong>. Quindi se una buona proposta sulle coppie omosessuali, con approccio laico e non integralista e nel rispetto della dignità di tutti, fosse davvero lanciata sarei certamente contento e la sosterrei, magari cercando di offrire dei contributi di riflessione o migliorativi. Parimenti se una legge sulle coppie (come qualsiasi altra normativa) inadeguata e contraria alla dignità provenisse (come è stato per i <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8">DiCo</span>) da un Governo di centro sinistra o di sinistra la contrasterei o cercheri di premere per <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_10">migliorarla</span> significativamente. Questo è quello che considero un approccio laico.</li><li>Credo che <strong>l'obiettivo finale del Movimento <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_11">GLBT</span> debba essere la piena uguaglianza dei diritti</strong>, col il pieno e paritario accesso a tutti gli istituti previsti per le coppie eterosessuali e, anche, una legislazione moderna per tutte le coppie e le unioni non "matrimoniali" (naturalmente solo per limitarci a questa tematica). <strong>Questa linea non esclude a priori un approccio realista dei piccoli passi, ma deve essere sempre chiaro l'obiettivo finale</strong>, quindi, anche i piccoli passi non devono mirare solo ad alleviare alcuni problemi pratici, ma andare concretamene in quella direzione e non ferire la <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_12">dignità</span> di persone e coppie coinvolte. In particolare sembra scontato ribadire che la piattaforma rivendicativa deve rimanere la medesima chiunque sia al governo perché è davvero poco sforzo chiedere a ciascuno solo ciò che questo è già disposto a concedere (che ci vada davvero bene o meno).</li></ul><div align="center"><span style="font-size:130%;"><strong>EDITORIALE</strong></span></div><br /><strong><span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_13">DiDoRe</span>,</strong> <strong>Diritti e Doveri di Reciprocità</strong>: dopo tanto parlare la proposta di legge<br />dei Ministri <strong>Brunetta</strong> e <strong>Rotondi</strong> sulle coppie di fatto approda in Parlamento,<br />e finalmente è possibile cercare di capire sul concreto del testo di che si<br />parla (e di cosa non si parla).<br /><strong><span style="font-size:130%;">Per noi si tratta di un testo ideologico, inutile e dannoso</span></strong>.<br />1. <strong><span style="color:#cc0000;">Ideologico</span></strong>, perché nell'ossessione di voler ribadire la primazia della famiglia<br />eterosessuale fondata sul matrimonio, <strong>non guarda ai problemi reali delle persone<br />e sancisce in una norma la discriminazione che vorremmo eliminata</strong>, tanto<br />più forte per le coppie omosessuali che non possono neppure scegliere se sposarsi<br />o convivere e si trovano quindi costrette in una condizione di minorità. Infatti,<br />prima ancora di parlare delle coppie conviventi, all'<strong>articolo 1</strong>, la proposta ci<br />offre <strong>la solita solfa sull'unicità della famiglia fondata sul matrimonio</strong>, per evitare<br />che qualcuno si dovesse risentire. <strong>Brunetta</strong> ce lo spiegava anche nelle interviste<br />TV: si tratta di stabilire delle regole per le coppie di fatto, realtà che non si può<br />più ignorare, ma che sono delle “<em>unioni deboli</em>”, quindi non meritevoli di <strong>nessun<br />esborso di spesa sociale</strong>. Su questo la proposta mantiene le promesse: niente<br />pensioni di reversibilità, assegni familiari, congedi o avvicinamento per i lavoratori.<br />Meno coerente è invece il titolo perché <strong>i diritti e doveri, contrariamente a<br />quanto si dice, non sono solo reciproci ma coinvolgono inevitabilmente i terzi</strong>.<br />Le previsioni principali riguardano, infatti, il <strong>diritto di visita in ospedale</strong> e di scelta<br /><strong>sulle cure</strong> e la <strong>donazione di organi</strong>, la <strong>successione nel contratto di affitto</strong> e sul <strong>diritto a rimanere nella casa</strong> della convivenza nel caso dopo la morte venga ereditata<br />da altri familiari. Tutti diritti da far valere verso terzi, siano essi, locatari, eredi<br />o personale sanitario. La novità (unico vero diritto di reciprocità) è il <strong>diritto agli<br />alimenti</strong>. Tutto ciò scatterebbe dopo <strong>3 anni di convivenza</strong> di una coppia etero o<br />omosessuale non legata da altri vincoli di parentela. <strong>Non sono previsti registri o<br />atti pubblici onde evitare qualsiasi possibile accostamento al matrimonio</strong>.<br />2. <strong><span style="color:#cc0000;">Inutile</span></strong>, perché <strong>i diritti di cui si parla sono in larga misura già patrimonio delle<br />coppie di fatto</strong> grazie agli orientamenti evolutivi della giurisprudenza. Un tentativo,<br />quindi, di mettere un po' di ordine, ma con scarse conseguenze pratiche<br />e nessun tipo di riconoscimento delle coppie in quanto tali.<br />3. <strong><span style="color:#cc0000;">Dannoso</span></strong>, perché il basarsi sul semplice elemento temporale, non sempre facile<br />da provare, senza espressione di volontà delle persone, per far valere i diritti<br />verso i terzi e nei rapporti reciproci, <strong>accresce le possibilità di contenziosi e contrasti<br />giudiziari</strong>, <strong>subordinando, inoltre, l'ottenimento di alcuni diritti, quali il subentro<br />nel contratto di affitto o la visita in ospedale a vincoli temporali nuovi e illogici</strong>.<br />Perché il compagno o la compagna non dovrebbero poter visitare in ospedale<br />la persona con cui convivono da 2 anni o da 6 mesi? E in una situazione come<br />questa immaginate un contenzioso con uno zelante funzionario sanitario, in cui si<br />dovesse provare che la convivenza è di 3 anni e non di 2 anni e 11 mesi?<br /><strong>Brunetta e Rotondi hanno mostrato coraggio e buona volontà</strong> nell'affrontare<br />un tema così spinoso e controverso, non solo nel Centro Destra ma persino nel<br />Partito Democratico, e meritano rispetto per il tentativo portato avanti tra gli<br />strali di numerosi colleghi di schieramento. Sappiamo anche come sia difficile<br />affrontare questo tema in Parlamento. Ma <strong>per avere dei risultati veri bisogna<br />mettere da parte le ideologie e guardare alle vite, ai problemi reali e alla dignità<br />delle persone e delle coppie.</strong><br /><strong><br /></strong>Andrea <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_14">Maccarrone</span><br />Direttivo Circolo Mario MieliAndrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-83814914198256629022008-11-10T13:23:00.003+01:002008-11-10T15:19:40.825+01:00Tosi, sceriffo perdonato e dimezzato<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0OYHDacenvUc8pUFaHsyINt6wT1cVcNG_63dFKBcjrPP03MMS1FuZSynl_syj4mwR7NhwzsRj8CbcXGl0uAPI1jsgv2yAK_p041HcDdLMIKDFkA-_BUGghio1pSHpg5-T2jHGC6NMm2U/s1600-h/tosi.bmp"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5267009390790346562" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 230px; CURSOR: hand; HEIGHT: 178px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0OYHDacenvUc8pUFaHsyINt6wT1cVcNG_63dFKBcjrPP03MMS1FuZSynl_syj4mwR7NhwzsRj8CbcXGl0uAPI1jsgv2yAK_p041HcDdLMIKDFkA-_BUGghio1pSHpg5-T2jHGC6NMm2U/s320/tosi.bmp" border="0" /></a>Il sindaco leghista di Verona, <strong>Flavio Tosi</strong>, è stato protagonista di un singolare ma indicativo episodio.<br /><div>La sua <strong>Audi A6</strong>, parcheggiata <strong>in sosta vietata in centro a Milano</strong> tra via Verri e via <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">Montenapoleone</span>, finestrini oscurati, paletta del Ministero dell'Interno sul parabrezza: un'auto sospetta che desta allarme in una zona controllatissima della città per i rischi rapine e terrorismo, che attira subito un gran numero di agenti della polizia sia in divisa che in borghese.</div><div>A questo punto Flavio Tosi, noto sindaco sceriffo, si avvicina fresco e si scusa: «<em>Mi dispiace è stata solo una leggerezza</em>». Lui fa alcune telefonate sull'asse Milano-Verona-Roma e scioglie la tensione di fronte a decine di cittadini un po' perplessi.</div><div><strong>Un vigile aveva già scritto la multa, ma dopo gli accertamenti Tosi è stato «perdonato».</strong></div><br /><div>Siamo certi che Il sindaco di Verona era nel <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_1">fine settimana</span> a Milano per motivi di servizio (!!) ma questo <strong>non giustifica il non rispetto delle regole del codice della strada</strong> che valgono per tutti gli altri cittadini. Anzi forse un <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_2">amministratore</span>, soprattutto se si è sempre distinto per il suo impegno su legalità e sicurezza, dovrebbe dare ancor più l'esempio. </div><div>Ancora più <strong>grave il trattamento di favore</strong> con il perdono da parte dei vigili. Perdono che anche qualora fosse stato offerto, Tosi avrebbe dovuto decisamente rifiutare in nome del rispetto delle leggi di cui è fiero paladino.</div><div>Un'ultima domanda quanto è costato di fatto questo allarme ai "contribuenti"? (la domanda suona molto americana). L'intervento della polizia, gli accertamenti e le chiamate (dal cellulare che Tosi usa come sindaco di Verona?) non possono essere state a costo 0.</div><br /><div>In attesa di una risposta una certezza l'abbiamo: <strong>Tosi è stato perdonato ma la sua immagine di integerrimo sceriffo e di difensore della legalità ne esce appannata e dimezzata.</strong></div><br /><div></div><div>(guardate anche <a href="http://www.corriere.it/politica/08_novembre_09/tosi_paletta_parcheggio_milano_b343af64-ae62-11dd-a27b-00144f02aabc.shtml">l'articolo su Repubblica</a>)</div>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-18084966784316668812008-11-09T10:43:00.007+01:002008-11-09T12:23:41.934+01:00Cossiga, Ministro della Paura<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7VdeEuem5BybsR8PUPT5P4RhIsFquY3iiFrvUPYJo4aX2AQ6v3UHmt4NsrqXdsrm85H11ve3ZXmEO670biM7HWkZXFa1XTojrpH4dGKku4BAnvVa9qRDcaFRVxahNA2KFSDme1gRck4k/s1600-h/cossiga.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5266609081423040770" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 300px; CURSOR: hand; HEIGHT: 230px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7VdeEuem5BybsR8PUPT5P4RhIsFquY3iiFrvUPYJo4aX2AQ6v3UHmt4NsrqXdsrm85H11ve3ZXmEO670biM7HWkZXFa1XTojrpH4dGKku4BAnvVa9qRDcaFRVxahNA2KFSDme1gRck4k/s320/cossiga.jpg" border="0" /></a>L'età che avanza gioca b<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFdPFtxNdHIE5087lfh2YZpGn9UzvdICublFAQ_Ize6iZrrYdeFu52VnuA0aZ2A6SkYDvxkbOjtwrU9w76gPCx_pMHIHksDtwJqRY7Pn1A_gwWDJIwVY-KF_yg3kmoVGRcl7ElezrCkm8/s1600-h/cossiga.jpg"></a>rutti scherzi, anche a <strong>Francesco Cossiga</strong>, che nonostante le polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni su come gestire le manifestazioni degli studenti attraverso degli infiltrati che generino violenze e tensioni a comando, torna ancora, in una lettera aperta, sull'argomento e si scatena in considerazioni cinico-criminali pesantissime.<br />Se non stessimo parlando di un ex Presidente della Repubblica, ancora senatore a vita, ministro dell'intero e influente esponente politico proprio negli <strong>anni di piombo</strong>, potremmo appellarci alla semplice demenza senile. Qui, anche a voler togliere alle farneticazioni <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">cossighiane</span> valore programmatico per il futuro prossimo (e mi auguro che né il ministro dell'Interno né il capo della polizia vogliano minimamente prenderle in considerazione), <strong>ci troviamo quanto meno a un'inquietante ricostruzione a posteriori della sua politica proprio negli anni di piombo</strong>.<br />A voler pensare che il Cossiga ministro si sia mosso sulla falsa riga di quanto oggi consiglia c'è materiale per storici, e tribunali.<br />A questo punto tra infiltrati e gestione, induzione della paura, <strong>è da ritenersi che l'azione di Governo in quegli anni non fu neutra e neutrale </strong>(e per molti non sarebbe una sorpresa!), ma <strong>avrebbe generato e alimentato la paura e la tensione e soffiato sul fuoco della violenza per giustificare e rendere socialmente accettabili <span style="color:#cc0000;">interventi repressivi</span> delle polizia e <span style="color:#cc0000;">politiche <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">antilibertarie</span> di restrizione delle libertà civili</span></strong>.<br />Di più, sarebbe stato di fatto come minimo <strong>spettatore interessato</strong> quando non <strong>corresponsabile</strong> o <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_2">addirittura</span> <strong>attore e istigatore</strong>, attraverso degli infiltrati, di violenze e <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_3">distruzioni</span> e delle vittime che ne fossero derivate. Un vero capovolgimento di quello che ci aspetterebbe da uno Stato democratico e di diritto.<br /><br />Tornando all'attualità, Cossiga afferma senza mezzi termini che "<em>Un'efficace <strong>politica dell'ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare</strong>, e il consenso si forma <strong>sulla <span style="font-size:130%;color:#cc0000;">paura</span></strong>, non verso le forze di polizia, ma <strong>verso i manifestanti</strong></em>". Naturale quindi la critica alla gestione delle tensioni che hanno toccato le manifestazioni studentesche di questi ultimi giorni in cui la polizia avrebbe commesso "<em>un grave errore strategico</em>" nel reagire con "<em>cariche d'alleggerimento, usando anche gli sfollagente e ferendo qualche manifestante</em>". La tattica suggerita dal ex presidente è piuttosto di disporre "<em>che al minimo cenno di violenze di questo tipo, le forze di polizia si ritirino</em>", lasciando il campo alle violenze e alle devastazioni: "<em><strong>l'ideale</strong> -</em>afferma - <em><strong>sarebbe che di queste manifestazioni fosse <span style="font-size:130%;color:#cc0000;">vittima</span> un passante, meglio <span style="font-size:130%;color:#cc0000;">un vecchio, una donna o un bambino</span></strong>, rimanendo ferito da qualche <strong>colpo di <span style="font-size:130%;color:#cc0000;">arma da fuoco</span></strong> sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, <strong>ma meglio sarebbe se fosse grave</strong>, ma senza pericolo per la vita</em>". Certo immaginare qualche arma da fuoco nelle mani degli studenti che manifestano per la scuola è per lo meno avventuroso... A meno di non collegarsi anche alle dichiarazioni precedenti sugli infiltrati <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_4">sobillatori</span> e violenti!<br />L'obiettivo di questa politica è chiaro e dichiarato: "<em><strong>La gente deve <span style="font-size:130%;color:#cc0000;">odiare</span> i manifestanti</strong></em>". Una situazione che farebbe crescere fra la gente "<em><strong>la paura dei manifestanti e con la paura l'odio verso di essi e i loro mandanti</strong> o chi da qualche <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">loft</span>, o da qualche redazione, ad esempio quella de L'Unità, li sorregge</em>". Anzi ancora meglio se ci fossero danneggiamenti alla sede dell'<span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_6">arcivescovo</span> di Milano o a qualche sede della <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">Caritas</span> o di Pax <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8">Christi</span> (si sa, la condanna papale sarebbe di grande aiuto per benedire accrescere il consenso sulla mano forte della polizia). Ma quando passare all'azione? "<em>Io aspetterei ancora un po'</em> - continua Cossiga -<em> e <strong>solo dopo che la situazione si aggravasse</strong> e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di Bella ciao, devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, <strong>anche uccidendolo</strong>, farei intervenire <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_9">massicciamente</span> e pesantemente le forze dell'ordine contro i manifestanti</em>". (<a href="http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-6/cossiga-consigli/cossiga-consigli.html">articolo su Repubblica</a>)<br />Prima ancora di ogni altro commento mi viene da pensare che <strong>Machiavelli</strong> a confronto sembrerebbe un'educanda. <strong>Un <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_10">politico</span> che si dice cattolico</strong>, difensore dell'embrione, della famiglia <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_11">tradizionale</span> uomo-donna, della vita e compagnia bella, <strong>ha, in verità, una concezione della vita e del suo valore di un cinismo vomitevole,</strong> per cui pur di perseguire il suo disegno di paura e repressione ci <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_12">starebbero</span> bene <strong>vittime</strong>, magari vecchi, bambini o donne, e anche <strong>un morto tra le forze dell'ordine</strong>, quelle stesse, che nella sua mente criminale dovrebbero poi reprimere pesantemente i manifestanti spinti, immagino, anche dalla rabbia e dalla voglia cieca di vendetta! <strong>Per Cossiga, ex <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_13">ministro</span> dell'interno, anche la vita dei "suoi uomini" non ha valore e può essere messa volentieri sul piatto della bilancia di un disegno reazionario</strong>. Del resto chi sono praticamente i poliziotti? Lo diceva anche Pasolini... poveri meridionali che non trovano altri lavori più gratificanti sicuri e remunerativi, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_14">anch</span>'essi vittime "sacrificabili" di un sistema. <strong>Una vera guerra tra poveri</strong> in cui a <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_15">uscirne</span> <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_16">rafforzato</span> sia chi detiene il potere contro ogni possibile cambiamento e contro ogni minimo <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_17">dissenso</span>.<br /><br />Una domanda sorge spontanea. Ma in questo caso il ruolo delle forze della polizie sarebbe garantire l'ordine pubblico, la libertà di manifestare, la sicurezza di manifestanti e di tutti gli altri, o piuttosto quello di reprimere violentemente il <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_18">dissenso</span> al governo facendo anche in modo che questo avvenga con un consenso generale e ignorante frutto della paura?<br /><strong>Nel secondo caso stiamo parlando di un regime <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_19">parafascista</span> e di polizia non di una democrazia e noi tutti dovremmo arrossire ad avere avuto <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_20">Cossiga</span> come Presidente <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_21">della</span> Repubblica</strong>.<br />Al confronto le battute di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_22">Berlusconi</span> sull'abbronzatura di Obama sono solo tragicomiche barzellette da avanspettacolo.Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-8970692169215754680.post-47178856234659967752008-11-08T11:57:00.006+01:002008-11-08T13:37:25.852+01:00I Vescovi spagnoli guardano al referendum Californiano<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz0bOZTZZlUpM-XULOX_iBef3LL-ihr71L1Uh2nUbMQCEOMWL7BjU2QLdjShPKo7tq82pF9nPmWbShyfrfsArUYgh0nBrFfhi2bj4aS9fm8WnfCupxf68urWMABKd0HHlHqzs5WVEbGMg/s1600-h/Rouco_partidario_referendum_matrimonio_gay.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5266256739587322786" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 250px; CURSOR: hand; HEIGHT: 250px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz0bOZTZZlUpM-XULOX_iBef3LL-ihr71L1Uh2nUbMQCEOMWL7BjU2QLdjShPKo7tq82pF9nPmWbShyfrfsArUYgh0nBrFfhi2bj4aS9fm8WnfCupxf68urWMABKd0HHlHqzs5WVEbGMg/s320/Rouco_partidario_referendum_matrimonio_gay.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTqYOq4_eTg18aZiCokvwcwtPxDroOXFDaEDOOshthhB3akJN6-ubCdmjMeCiYs8UkkHoalUuhE6Ra1-4avc4ST7DqXBbpFTGwJ_adcLHQO01B04LPCvmnCX6cZVcizxcK_Q5bdjfBxvE/s1600-h/Varela.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5266256544238227410" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 151px; CURSOR: hand; HEIGHT: 151px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTqYOq4_eTg18aZiCokvwcwtPxDroOXFDaEDOOshthhB3akJN6-ubCdmjMeCiYs8UkkHoalUuhE6Ra1-4avc4ST7DqXBbpFTGwJ_adcLHQO01B04LPCvmnCX6cZVcizxcK_Q5bdjfBxvE/s320/Varela.jpg" border="0" /></a> Secondo l' <strong>arcivescovo di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">Madirid</span></strong> e presidente della<strong> Conferenza Episcopale Spagnola</strong>, Cardinal <a href="http://www.elpais.com/todo-sobre/persona/Antonio/maria/Rouco/Varela/249/">Antonio <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">maría</span> <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">Rouco</span> Varela</a> (quel bruttone in foto), "<em>sarebbe stato <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_3">opportuno</span></em>" tenere un referendum sulle unioni omosessuali come quello della California anche in Spagna. Secondo il cardinale queste unioni "<em>non giocano alcun ruolo e vanno contro tutte le civilizzazioni, non solo quella cristiana, ma anche tutte le altre civilizzazioni</em>" (<a href="http://www.lavanguardia.es/free/edicionimpresa/res/20081108/53575166019.html?urlback=http://www.lavanguardia.es/premium/edicionimpresa/20081108/53575166019.html">La <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">Vangardia</span></a>).<br /><br /><div>Per fortuna la reazione decisa delle associazioni Gay-Lesbiche non si è fatta attendere: La <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">Federación</span> <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6">Estatal</span> de <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">Lesbianas</span>, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_8">Gays</span>, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_9">Transexuales</span> y <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_10">Bisexuales</span> (<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_11">Felgtb</span>) ha considerato che questo "<em>spirito democratico</em>" dovrebbe applicarsi anche alla Chiesa, Per esempio il Referendum potrebbe servire anche per votare materie "<em>come le relazioni tra Stato e Chiesa, che l'attuale sistema sarebbe respinto dalla maggioranza</em>". Secondo il <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_12">COGAM</span> (<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_13">Colectivo</span> de <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_14">lesbianas</span>, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_15">gays</span>, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_16">transexuales</span> y <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_17">bisexuales</span>) bisognerebbe sottoporre a referendum questioni come "<em>la soppressione del finanziamento dello Stato alla Chiesa Cattolica la sua <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_18">exlusione</span> dal sistema educativo e la messa fuori legge di gruppi settari integralisti che fanno parte della Chiesa Cattolica e non rispettano ne applicano le norme emanate dal <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_19">Parlmaneto</span></em>"(<a href="http://www.elpais.com/articulo/sociedad/Rouco/Varela/cree/habria/sido/bueno/votar/matrimonio/homosexual/elpepusoc/20081107elpepusoc_4/Tes">El <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_20">Pais</span></a>).</div><br /><div>Con questo fuoco di fila è da credersi che il cardinale Varela si sia pentito dell'incauta sortita e la chiesa abbai perso un'altra occasione per tacere.</div><div>Le lezioni di democrazia da parte di una struttura fortemente verticistica, che include lo Stato Vaticano, monarchia assoluta e teocratica, sono più che <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_21">inappropriate</span>.</div><div>Come si dice <strong>PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE</strong>.</div><div>La chiesa cattolica, <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_22">oltretutto</span>, ha svolto nella storia un <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_23">ruolo</span> di freno assoluto all'avanzamento dei principi illuministici e democratici, <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_24">sostenendo</span> i regimi assoluti e i privilegi. </div><br /><div>La <strong>scarsa familiarità con li strumenti democratici</strong> li porta, per altro, a cavalcare un grossolano errore, perché <strong>quando si parla di diritti e tutele per le minoranze non può essere una decisione della maggioranza tout <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_25">court</span> a <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_26">decidere</span>, soprattutto se la decisione si traduce in una sottrazione di diritti</strong>. Un <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_27">qualsiasi</span> spirito democratico minimamente avveduto si rende conto che la tutela delle minoranze è il fondamento di un qualsiasi regime non totalitario... contrariamente parleremmo quantomeno di <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_28">plebiscitarismo</span> populista. </div></div>Andrea Maccarronehttp://www.blogger.com/profile/12878975953534536260noreply@blogger.com2