mercoledì 4 luglio 2007

L'inganno di GayDem

"Sappiamo anche quanto Veltroni, nel suo discorso di mercoledì scorso, abbia segnato una svolta profonda, segnalando con preoccupazione il crescere dell’omofobia nella nostra società e indicando in una legge che riconosca «anche in Italia, come hanno fatto tutte le altre grandi democrazie... i diritti delle persone che si amano e convivono» una delle priorità programmatiche del nuovo partito.
Non concordiamo con chi dice che si è trattato di un «discorso di buon senso» che merita poco più che la «sufficienza»". Ecco alcune delle parole che Paola Concia e Andrea Benedino usano per lanciare la nascita di GayDem e unirsi al coro degli osanna a Veltroni, incoronato segretario del Partito Democratico.

Cari Concia e Benedino,
con tutto il rispetto dovuto a chi con difficoltà cerca di lavorare per i diritti, ma che andate raccontando? chi volete prendere in giro? ma credete davvero a quel che dite?
Di quale svolta si è fatto protagonista Veltroni? a rileggere bene quelle parole si tratta soltanto della riproposizione di quello che è scritto nelle tragiche 7 righe del programma dell'Unione: i diritti alle persone che vivono in coppia. Proprio quelle 7 righe che poco più di un anno fa fecero gridare tutto il movimento allo scandalo e al tradimento adesso sono accolte da voi come la grande svolta che ci farebbe ben sperare? Se quelle righe erano inaccettabili (così come la legge sui DiCo) anche come sintesi di un programma di tutto il Centrosinistra, fino a Mastella, perché dovrebbero essere accettabili oggi come programma del PD? e la nuova sintesi con Mastella quale sarà?
Non voglio usare giri di parole. Questo appeacement compromissorio che ha spinto il movimento nelle spire del PACS e dei DS è una delle cause che ci ha portati oggi a questa situazione assurda. Io, e molti come me credo, sono stanco stanco stanco di questi giochi di prestigio!
Il Pride del 16 giugno, che nel vostro accorato messaggio ricordate, poneva obiettivi e parole d'ordine chiari: MATRIMONIO, ADOZIONI, LEGGE ANTIDSICRIMINATORIA...
Proprio Su questa piattaforma non è stato solo Rutelli ma Fassino, ancora segretario dei DS, a non voler aderire...
E Veltroni, sindaco di Roma, non ha detto mezza parola di un milione di gay, lesbiche, trans, cittadine e cittadini comuni che hanno attraversato la sua città, non un gesto, un riconoscimento o un saluto. Mentre nelle capitali europee che ricorda i sindaci aprono i gay pride, e lo fa persino Bloomberg, appena uscito dal Parito Repubblicano, a New York, Veltroni si astiene e ignora. VERGOGNOSO.
Se all'indomani del Family Day Fassino si affrettò a dire che adesso era pronto a un confronto con Pezzotta per studiare con lui delle modifiche al codice civile e naturalmente le politiche richieste a sostegno della famiglia il giorno dopo il 16 giugno tutti i DS erano troppo impegnati a pensare a come parasi il culo dagli scandali accusando la magistratura e immaginando nuove norme sulle intercettazioni telefoniche, nuovo esempio di inciviltà italiana, mentre milioni di cittadine e cittadini sono in attesa da decenni di elementari tutele giuridiche e riconoscimenti. Queste cose non sono successe qualche lustro o decennio fa ma meno di un mese fa! Davvero credete che i gay abbiano tutti una memoria così corta?

Laicità: nel discorso della svolta Veltroni fa ancora l'equilibrista chiamando in causa il laicismo, il diritto dei cattolici a dire la loro (e chi lo ha mai negato). Dov'è il coraggio? dove la svolta? Coraggioso Veltroni a dire inequivocabilmente sì alla TAV, sì a interventi sulla previdenza, sì a una politica sui rifiuti. Un coraggio che a ben vedere ammicca sempre un po' a destra (e le aperture di Berlusconi sono significative). PAVIDO Veltroni quando parla ancora di DiCo e fa il buonista sull'omofobia.

E poi, Cari Concia e Benedino, che ha fatto concretamente per i gay e per le coppie di fatto Veltroni a Roma in 6 anni? ve lo dico io 0 (zero). Addirittura ha fatto in modo di insabbiare la proposta di un Registro delle Unioni Civili presentata da alcuni consiglieri comunali non facendola arrivare nemmeno in aula e costringendo il movimento romano a una raccolta di firme per fare una proposta di delibera di iniziativa popolare. Ha, inoltre, sempre escluso le associazioni omosessuali (e di diversamente abili, Rom e Sinti) dai viaggi della memoria dell'olocausto, come se la comunità omosessuale non fosse stata vittima delle medesime persecuzioni.
La faccia nel fare mettere due enormi steli all'omofobo Giovanni Paolo II a Stazione Termini invece c'è l'ha messa volentieri.
La lotta all'omofobia, l'inclusione, la laicità, il rispetto per le persone che convivono si devono dimostrare nei fatti. Non nelle vuote e timide parole di un comizio, che già solo voi ricordate.
Forse la carica e la passione con cui dico certe cose può far sembrare che io parta da posizioni preconcette, ma nasce dalla rabbia di aver dovuto subire e sopportare per anni certe politiche. Anche alle ultime elezioni municipali ho ancora dato fiducia a Veltroni votandolo come sindaco, ma quel voto non ha avuto alcun peso nelle sue scelte, è stato ignorato e stracciato. Così anche le riserve più grandi di fiducia si esauriscono e anche le pazienze più salde si perdono.
Credo che il movimento GLBT italiano abbia perso la pazienza e sia stanco di compromessi sulla sua pelle, di supponenza, superficialità, di essere sempre ignorato e messo in coda alla lista delle priorità. Tutti noi ci siamo stufati di essere presi in giro anche se a farlo sono altri gay e lesbiche come noi, che si prestano ai giochi divenendo veline del potere e del più forte.
Mi spiace, io non ci sto!

Con rabbia, Andrea Maccarrone

5 commenti:

Anonimo ha detto...

OTTIMO! OTTIMO! OTTIMO!
Concordo con ogni riga che hai scritto.
Basta assegni in bianco a questa gente!
Il nostro futuro non si può più dare in mano a nessuno.
Prevedo periodi di grandi mobilitazioni per ottenere risultati.
E se i vertici dei nostri movimenti si svenderanno (come già successo) verranno spazzati via anche loro.

Anonimo ha detto...

Non gliele hai mandate a dire, di certo.
Bravo. Smettiamola con questi loschi personaggi che leccano il culo a questi politici solo per avere il loro posto al sole. Basta con questi presunti rappresentanti del movimento che svendono le piazze per tornaconti personali...

Anonimo ha detto...

Anche io d'accordo! come fanno a parlare di svolta?

Anonimo ha detto...

Veltroni è un candidato vincente e ci dovremo convivere. I gay non possono abbandonare il PD e il fatto che ci abbia considerati è comunque positivo. Certo non faccio i salti di gioia ma meglio stare dentro che fuori!!!!

Andrea Maccarrone ha detto...

Antonia, non voglio negare che Veltroni sia vincente, ma che sia un innovatore sui dirtti gay sì. Del resto le sue parole parlano da sole.
Poi possiamo decidere che quel ci offre ci basta ma dire che è straordinario e che è una grande novità è falso e assurdo.
Quanto ai gay nel PD, tu ti poni, giustamente lo stesso problema di Cristiana Alicata. E' un problema vero e che comprendo appieno; e concordo che non possiamo permetterci di lasciare che la bandiera dei diritti gay sia esclusiva di un solo parito e sia espunta da quello che probabilmente sarà il più importante partito del centro sinistra. Ma questo non al prezzo di ipocrisie, false illusioni e di svendere il movimento al (peggior) offerente solo per saltare sul carro del vincitore.