martedì 31 luglio 2007

Catania Fascista

Ieri parlavo con "Elfo Bruno", che mi raccontava dell'esplosione di violenze e aggressioni fasciste a Catania. L'ultimo episodio addirittura una molotov contro il Centro Sociale Auro (negli anni del liceo ci capitavo abbastanza spesso per le riunioni di comitati cittadini e del Collettivo Spedalieri di cui facevo parte), che si trova proprio dietro la centralissima Piazza Università e Piazza Duomo.
Un episodio gravissimo, verso uno degli storici punti di ritrovo e di cultura della sinistra e dei giovani catanesi che si aggiunge ad altri molto gravi, sempre ad opera di militanti dei neofascisti di Forza Nuova, che sempre più agiscono con metodi squadristi e intimidatori da ventennio, forti di una impunità di fatto che lascia sconcertati.

La stessa situazione che per altro si vive a Roma da qualche tempo, di cui l'episodio di Villa Ada è stato solo il più eclatante e ha visto presi di mira i Centri sociali.

L'indifferenza di fatto della magistratura e della polizia e della politica di fronte a questi fatti è colpevole e inaccettabile. Di fronte a questi agguati, dopo le condanne di rito, si fa poco per contrastare davvero il fenomeno. Veltroni, a Roma, a parlato di "opposti estremismi" confondendo le vittime con i carnefici, mentre alla manifestazione antifascista è stata vietata piazza Vescovio per la vicinanza provocatoria con i circoli di destra della zona, sancendo di fatto il ritiro della democrazia e della libertà di espressione da una parte della città.
In Italia è ancora reato ricostituire il Partito Fascista, è reato fare apologia del fascismo e propugnare ideologie razziste, xenofobe, violente. Come mai le forze dell'ordine così solerti a inseguire coppiette tra le fratte sembrano essere indifferenti a queste gravi violazione dell'ordinamento democratico? Come mai questi covi di neofascisti sono ancora, in tutta Italia, a Roma come a Catania aperti, attivi e funzionanti?

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