Probabilmente il sentimento masochista ha ormai preso possesso di alcuni personaggi politici glbt "gaydem" (Concia, Bendino, Scalfarotto) spingendoli a continuare a farci e a frasi del male con documenti co-firmati con tutti Teodem possibili.
Sul sito Paola Concia leggiamo l'ultimo parto di questo sforzo dialogico.
Si parla di sintesi, incontro, , abbattimento di barricate... e poi questa perla di sintesi politica: "Il nostro programma sui diritti civili e sulle questioni che riguardano la vita delle persone parla chiaro e tutti siamo impegnati ad attuarlo".
Se non si trattasse di cose serie saremmo alla comica finale. sono consapevoli i vari firmatari delle rispettive posizioni e interpretazioni delle parole sul programma? Soltanto ieri miss Binetti ci diceva cosa sono per lei i diritti civili e individuali inclusi nel programma, ''Certo, tutti noi abbiamo gli stessi diritti e bisogni di mangiare, di avere una casa e di aver accesso ad un servizio sanitario che funziona. Questo non vogliamo negare a nessuno a prescindere dell'identità sessuale''. Avevamo davvero di questo impegno congiunto per avere l'assistenza sanitaria?
Interessante la selezione dei firmatari, poi, in cui i candidati "gai" si fanno accompagnare da qualche esponente più laico della vecchia area DS e da tutti gli omofobi, clericali e integralisti Teodem, vecchi e nuovi. Come si fa a firmare un documento assieme a chi ti ritiene contro natura, non degno di avere una famiglia e di amare, con una psiche anormale e disordinata, a chi pensa che tu non sia adatto a svolgere certe attività solo per il tuo orientamento sessuale (e non si vergogna neppure a dirlo)?
Questi sono "i misteri democratici" che nessuno dei volenterosi gaydem ci vuole spiegare. Questo bel percorso di avvicinamento delle posizioni, infatti, li ha visti sempre procedere in ginocchio sui ceci e a mani alzate verso le posizioni integraliste cattoliche, abbandonando via via qualsiasi concreta rivendicazione, sia pure solo simbolica. E in tutti questi mesi di lavoro assieme e di condivisione non ho visto nessuna evoluzione né nelle dichiarazioni e prese di posizione di certi esponenti cattolici, né nel tanto sbandierato programma del PD che continua a dire meno di quanto stava scritto nel programma di Prodi e non si è ottenuto per l'opposizione inestinguibile di una buona parte del PD (non certo delle componenti di sinistra e laiche che il PD ha scaricato).
Ecco in effetti quando si decide per una RESA INCONDIZIONATA le barricate non ci sono più.
Nel frattempo però queste ridicole 10 righe sono state sbandierate da Veltroni (sul videoforum di Repubblica) come "un grande documento sui diritti firmato da Binetti e Concia, importante esponete del movimento gay, da Bobba e Benedino, altro esponente..."
Ecco il vero scopo quindi, non l'incontro: pura e semplice PROPAGANDA sulla nostra pelle (Se questi si vogliono parlare lo facciano dopo le elezioni e quando si sono davvero messi d'accordo ci dicano cosa hanno deciso che ci possiamo meritare, non un minuto prima, però che dei loro abboccamenti non ci importa molto)
La lista dei firmatari ce la teniamo stretta come prezioso vademecum per sapere sempre CHI NON VOTARE, A qualcosa, questi documenti vuoti di contenuti e pieni di retorica, servono dopo tutto!
“Noi democratici abbiamo intrapreso con convinzione un cammino di sintesi alta tra culture diverse. Ciascuno di noi è nel partito democratico con il proprio bagaglio di valori, che con il dialogo e l’ascolto reciproco riusciamo ad integrare. C’è molta più sapienza nell’incontrarsi che nello scontrarsi. Noi abbiamo scelto di costruire una strada diversa per affrontare i problemi del paese: non più da barricate contrapposte, che come dimostra la storia recente di questo paese non producono alcun vantaggio nella vita reale, ma consapevoli che solo la disponibilità al dialogo con chi è portatore di valori diversi possa portare risultati. Nessuno di noi abbandona la sua storia e le sue idee: il partito democratico ha un progetto più ampio di società. Una società inclusiva che permetta a tutti di realizzare i propri progetti di vita sentendosi cittadini nel rispetto reciproco. Il nostro programma sui diritti civili e sulle questioni che riguardano la vita delle persone parla chiaro e tutti siamo impegnati ad attuarlo. Il PD non strumentalizza questi temi,che diventeranno atti concreti anche attraverso una coerente iniziativa ed un confronto parlamentare più ampio ed elevato possibile: è questa la sfida che attende tutti i democratici italiani.Noi questa sfida la vogliamo vincere. Perché un’Italia migliore si può fare.”Emanuela Baio Dossi, Andrea Benedino, Rosy Bindi, Paola Binetti, Luigi Bobba, Enzo Carra, Mauro Ceruti, Anna Paola Concia, Gianni Cuperlo, Mauro Del Vecchio, Giuseppe Fioroni, Francesco Saverio Garofani, Paolo Gentiloni, Marianna Madia, Giovanna Melandri, Barbara Pollastrini, Giulio Santagata, Ivan Scalfarotto, Livia Turco.
5 commenti:
Fossi in voi e in tutti i gestori di locali pubblici per un target GLBT, esporrei all'ingresso la foto dei gay e delle lesbiche qui sopra citati con una bella scritta sotto: IO NON POSSO ENTRARE.
Come si fa con i cani.
carina l'idea dell'ELFO! che ne direste di metterla in piedi per Mucca?
questo il commento che ho appena pubblicato sul sito della concia e che ovviamente non passare le forche della censura:
"ma parla chiaro de che?
vergogna tu paola sconcia, e vergogna tutti gli altri firmatari a cominciare dalla binetti, bobba , madia, del vecchio. siete degli omofobi, fascisti e razzisti. dovreste vergognarvi tutti...
se foste in canada o in inghilterra a quest'ora stareste in galera!!!
VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!"
Andrea,
mi dispiace, ma non posso condividere i tuoi toni. La dialettica politica non può sfociare nell'insulto. Ti chiedo, per favore, di togliere quella S davanti al cognome di Paola Concia e di continuare pure, poi, a dirle tutto quello che pensi.
Davvero così rovini tutto il buon lavoro che abbiamo fatto fino adesso anche insieme. E da te una cosa così NON me l'aspetto.
Cristiana,
al mio paese si dice che errare è umano ma perseverare è diabolico.
la S è separata da un trattino e non si riferisce a Concia persona ma alla posizione politica che io giudico indecente della Concia (Che nell'articolo chiamo sempre col suo nome reale). Si tratta di un esercizio satirico del diritto alla critica che come cittadino non candidato esercito nei confronti di un politico quasi certamente eletto/nominato al parlamento.
Io chi firma un documento propagndistico vuoto con chi ci insulta quotidianamente lo giudico politicamente sconcio e (inotabile).
Non penso di rovinare un bel nulla nel dirlo.
Il suo ruolo politico, per sempio sula questione del registro delle unioni civili a Roma è stato sostanzialmente più scorretto e irrispettoso del lavoro di tutte le associazioni romane che avevano promosso, sotenuto e creduto in quella battaglia. Come può definirsi una persona così storica leader del movimento per i diritti degli omosessuali? Francamente non so se la suscettibilità di Concia sia stata ferita.
La mia sicuramente sì.
Se non si fosse capito non tolgo la S.
E se posso ti invito ad estendere il discorso che coerentemente fai sul comune alle elezioni parlamentari.
Come puoi votare al parlamento nel Lazio chi ti ha insultata e ha lottato contro i tuoi diritti (es Del Vecchio, Madia, Garavaglia, Gentiloni... e chi voto al senato in Umbria deve votare per il sentore Rutelli che tu non voti a Roma come sindaco?
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