domenica 6 aprile 2008

Centrodestra vs Centrosinistra: politiche economiche a confronto

Alcuni giovani che fanno un master alla London School of Economics propongono, al seguente link
http://quattrogattilse.googlepages.com/, un'analisi comparativa delle politiche economiche e fiscali dei passati governi di Centro Destra e Centro Sinistra.
Utilizzando un linguaggio semplice, chiaro ma economicamente corretto colmano un vuoto di informazione che i grandi media non possono o non vogliono proporre. Leggetelo perché in breve tempo riesce a dare un nucleo di informazioni illuminati e assai immediate.
Devo dire che questo modo di fare informazione, e anche di fare comunicazione politica mi piace molto, al di là della valutazione dei risulati che emergono e dei limiti di un lavoro di impianto macroeconomico e che non può necessariamente rendere la complessità di politiche economiche e tanto il loro impatto reale sulla vita delle persone. Come anche evidentemente non vi si parla della qualità della spesa sociale, dell'impatto dell'inflazione, di pensioni e precariato, di investimenti infrastrutrurali, tutela della salute, dell'ambiente etc..
Loro mettono un tassello e offrono alcuni elementi utili alle valutazioni e alle scelte che tutti i cittadini possono valutare liberamente incrociandoli con altre informazioni e considerazioni, o anche criticare, ma con elementi concreti, si spera.
Io vi riassumo brevemente alcuni punti ma invito a leggere interamente il documento, che è breve e di facile approccio:
1) Il Debito pubblico, oltre ad essere uno dei famosi parametri europei, è una zavorra per la finanza pubblica italiana, e per le generazioni presenti e future, perché offre pochi margini di manovra alle politiche economiche e costa molto in termini di interessi da pagare. Ridurlo consente anche di aumentare la fiducia dei creditori e quindi ridurne i costi gestionali: un doppio risparmio.
Durante i governi del centro sinistra del 1996-2001 il debito pubblico è sceso costantemente passando dal 120% del PIL a poco più del 100%, mentre il cosidetto Avanzo Primario, la differenza tra entrate e uscite al netto degli interessi sul debito, cioè le risorse per coprire questo debito si manteneva stabile a livelli intorno al 5%. Durande il Governo Berlusconi il debito Pubblico ha ripreso a salire e l'avanzo primario quasi azzerato. Insomma la stabilità finanziaria italiana è peggiorata negli anni del governo di centrodestra.
2) Il differenziale della crescita italiana rispetto a quella europea, americana e mondiale è stato sempre maggiore (in negativo) con il governo di centrodestra. Questo smentisce un leit motiv di Tremonti che attribuisce la crisi italiana durante gli anni del suo Governo alla crisi mondiale.
3) La riduzione fiscale attuata dal Governo Berlusconi è stata in senso "Regressivo" per i redditi più bassi fino a 15.000 €, cioè è in percentuale (e naturalmente in assoluto) è stata crescente al crescere dei redditi e dai 15.000 € in poi lievemente descrescnte (progressiva). Possiamo dire che quindi ha favorito i redditi medio alti, sia intermini relativi che ancora più marcatamente che in termini assoluti.
La correzione attuata dall'ultimo Governo Prodi ha effettivamente aumentato in mediaa la pressione fiscale ma l'ha sensibilmente riequilibrata in senso progressivo, accrescendo i benefici per le fasce più deboli e limitando (senza annullarli) quelli per i redditi molto alti. Insomma, è andato in direzione di una maggiore progressività fiscale a vantaggio dei redditi minori.
Parte dell'accresciuta pressione fiscale è stata effettivamente ottenuta dalla lotta all'elusione e evasione fiscale, mentre è da sottolineare che durante il governo Berlusconi a una riduzione delle aliquote ha affiancato un'aumento della spesa pubblica (con conseguente peggioramento dell'avanzo primario e aumento del debito pubblico).

La diagnosi che offrono i nostri "Quattro gatti" è in sintesi semplice: in termini di giustizia fiscale, debito pubblico, buona gestione finanziaria e crescita economica i Governi di Centro Sinistra hanno fatto sempre meglio di quelli di Centro Destra. Questo, aggiungo io, in barba alla facile probaganda da imprenditore di successo che trasferisce le sue capcità acquisite nel successo economico privato alla gestione della cosa pubblica.
Una cosa non ci dicono correttamente i "Quattro gatti" (non entrava tra i loro obiettivi): di fronte a una quadro così negativo della finanza pubblica durante il premeriato di Berlunsconi come sono andate le sue finanze personali e l'economia dei gruppi editoriali (Mediaset in testa) da lui controllati? Seconodo me assai meglio di quelli italiani!

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