mercoledì 9 aprile 2008

Maratona di Blogger per Grillini Sindaco di Roma

Naturalmente aderisco e sostengo la maratona di blog che domani dedicherà il suo vivace e colorato sostegno alla candidatura di Franco Grillini a Sindaco di Roma.
Questo vuole essere più di un gesto simbolico, ma un impegno concreto e un contributo pratico a una campagna difficile e tutta in salita per dimostrare che noi tutti, uniti, coi nostri mezzi, le nostre riflessioni, il nostro passa parola possiamo cambiare le cose e mandare un segnale forte alla politica.
Nel dichiarare questa adesione (scontata per chi conosce me e il mio blog) mi fa piacere ricordare l'episodio storico di MARATONA. Qui si è svolta una fondamentale battaglia in cui l'esercito ateniese, guidato dal generale Milziade, sconfisse l'enorme armata d'invasione dell'impero Persiano. Simbolicamente la vittoria della piccola città ateniese rappresenta la vittoria della libertà e della democrazia contro la tirannide e l'arroganza persiana. La prova che anche con una enorme disparità di potenza, la forza dei cittadini uniti per difendere la loro libertà e i principi su cui si fonda la democrazia può resistere a una moltitudine di schiavi invasori.
Questa è la missione che spetta a tutti noi uniti. Porre un'argine a un pensiero unico arrogante e neo-integralista. Quanti più saremo, quante più persone coinvolegeremo e convinceremo, tanto più ampio sarà il peso di un voto laico chiaro e compatto, tanto più non potranno più ignorarci.

Prima del mio contributo di domani intanto io gioco d'anticipo con due piccoli pezzi collegati che avevo scritto per un quotidiano, ma sono stati ritenuti inopportuni perché troppo "schierati". Be' almeno qui mi posso schierare, che ne dite?

1- QUALE PAPA PER ROMA
Il 13 e 14 Aprile a Roma per i più la scelta si riduce al binomio Rutelli – Alemanno, i due candidati con più chance di vittoria. Il primo è favorito, ma sembra arrancare rispetto al consenso che ottenne Veltroni nel 2006. Sulla sua corsa si allunga l’ombra di Franco Grillini.
Nonostante l’accordo con la Sinistra Arcobaleno e con i Radicali, il profilo del candidato Rutelli è molto diverso da quello di qualche anno fa. Su molti punti si è spostato a destra: diritti civili, laicità, scelte e libertà individuali e della donna, ma anche sicurezza e politica economica. Ha inventato i TeoDem, portando in parlamento Binetti e company, si è allineato alla destra e ai diktat della Chiesa sulla legge 40 (fecondazione assistita), si è opposto alle liberalizzazioni di Bersani, che pure sono stati tra i provvedimenti più apprezzati del passato governo.
Risulta insomma inviso all’elettorato di sinistra, laico, femminista, riformista. Invotabile al pari di Alemanno.
Ecco allora che nella scelta tra un papa Alemanno e un papa Rutelli entra il terzo incomodo Franco Grillini. L’esponente del movimento GLBT scende sulla piazza romana (sostenuto dal PS) con un programma fortemente incentrato sulla laicità e sui diritti, sull’inclusione e sull’innovazione. Molti sceglieranno anche il voto disgiunto (es. Sinistra Arcobaleno o PD e poi Grillini come sindaco) per dare un messaggio chiaro: Roma non è il Vaticano. Non ancora.

2 - FRANCO GRILLINI, ROMA LAICA
La candidatura al Campidoglio di Franco Grillini, noto esponente del movimento gay-lesbico, è maturata come unico antidoto laico e di sinistra nel confronto tra due candidati clericali come Gianni Alemanno, alfiere della destra capitolina, e Francesco Rutelli, di ritorno nella Capitale dopo gli anni di politica nazionale che lo hanno visto scivolare su posizioni confessionali e conservatrici.
Rutelli, nonostante il sostegno di Radicali e Sinistra Arcobaleno, risulta ormai inviso al popolo della sinistra, laico, femminista, riformista. Per noi l’ex sindaco risulta ormai invotabile quanto Alemanno. Il suo volto invecchiato non esprime più le speranze di rinnovamento del primo mandato, ma richiama piuttosto le posizioni integraliste favorevoli alla legge 40, contrarie a unioni, diritti civili e autodeterminazione delle donne. Come anche il ritiro al World Pride del 2000.
La candidatura di Grillini, nata “contro”, diventa una candidatura “per”. Una proposta che dà peso al voto in fuga dalle scelte uniformanti e, attraverso un programma laico, riformista e inclusivo, offre una possibilità di partecipazione a chi invece si sarebbe sentito escluso e cacciato sul terreno dell'astenzione e dell'antipolica
Un voto a Grillini sindaco, anche disgiunto rispetto al Consiglio, diventa un’arma democratica in mano ai cittadini per contare la forza propulsiva di un riformismo laico e moderno che in Europa è l’anima della sinistra di governo e in Italia sembra escluso dalla dialettica politica.

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