martedì 8 aprile 2008

Alemanno e l'illegalità delle affissioni elettorali





Alemanno, candidato sindaco di Roma per il Popolo della Libertà si propone da sempre come alfiere della sicurezza e della legalità.
Com'è possibile allora che i suoi manifesti elettorali (e non è il solo ovviamente) e altri del suo partito non rispettano nessuna norma minima di decenza e le comuni norme di divieto di affissione sugli edifici e sui cassonetti pubblici?
Lo spettacolo della città e dei quartieri deturpati da quintali di manifesti e affissioni selvagge, dappertutto è indecente, segno di degrato e bruttura.
Se Alemanno vuole essere credibile quando parla di legalità deve decidersi a rsipettarla egli stesso e a rispettare tutti noi cittadini che vorremmo non doverci trovare il suo faccionne appicicato dappertutto sulle facciate delle nostre case. Non penso che a lui farebbe piacere avere i suoi stessi manifesti sulla facciata di casa sua, perché allora dobbiamo sorbircelo noi?
N.B. La stessa cosa vale per tutti i candidati di tutti i partiti, ma almeno molti di loro ci risparmiano sermoni sulla legalità.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma rimanendo nell'ambito del legale vogliamo parlare dei tabelloni che piantano nei prati ed in mezzo agli spartitraffico?
Quelle horreur!

Anonimo ha detto...

Oltre a maggiore legalità c'è anche lo slogan "più sicurezza"

Peccato che Alemanno abbia votato per l'indulto nonostante il suo partito si oppose a quel provvedimento. All'epoca era indagato per la vicenda Parmalat e l'indulto ha coperto anche i reati commessi dei cosiddetti Colletti bianchi.

Quanta coerenza :)

Anonimo ha detto...

acuto il commento, molto acuto!
Ecco la coerenza dei nostri sceriffi, forti coi deboli, deboli coi forti, orbi con se stessi.
Luca

Anonimo ha detto...

Allora,
qui sulle affissioni abusive c'è da dire molte cose, ma secondo me la cosa più importante da evidenziare in questo ambito è la seguente:
Una cosa è l'affissione abusiva sul cassonetto, o sul muro di una casa, o sul muro di cinta delle struttura pubblica; un'altra cosa è l'affissione su impianti dedicati alle affissioni, e detti impianti risultano poi essere "abusivi" perchè privi di regolare autorizzazione.

Io credo che il primo caso sia veramente scandaloso, significa deturpare e danneggiare l'estetica di una città, rendendo essa un enorme cassonetto di spazzatura; tutto ciò segno di inciviltà totale.
Nel secondo caso invece le cose cambiano leggermente, comunque si sfruttano spazi dedicati a tal scopo, seppur senza autorizzazione comunale (cosa che non concepisco assolutamente, farebbero bene ad organizzarsi meglio, e a dare le concessioni anche alle piccole aziende, invece che darle sempre alle solite S.p.a. , non mi sembra affatto giusto che ci sono società che hanno 500 impianti regolari in città - grazie alle amicizie politiche - e ditte più giovani con voglia di crescere, che non ne hanno nemmeno 1 pur avendo presentato chili di carta scritta per ottenerle.....!!!!!).

Ho detto la mia eh......