Come molti sapranno oggi il Presidente della Camera e candidato premier della Sinistra Arcobaleno, Fausto Bertinotti ha incontrato la comunità LGBTQ a Roma nella sede del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.
Al di là dei contenuti è di ogni altra considerazione politica, mi fa piacere sottolineare che è la prima volta in Italia che un candidato premier (e oltre tutto Presidente della Camera) ci incontra pubblicamente e "senza rete" la nostra comunità accettando un confronto libero e schietto.
Se la politica è fatta anche di gesti, di simboli, di azioni. Certmanete questo è un messaggio di attenzione significativo che ci aiuta a sperare in un periodo per molti altri versi poco felice.
A seguire il Comunicato del Circolo Mario Mieli sull'incontro. Prima però permettetemi di ringraziare pubblicamente la nostra Presidente, Rossana Praitano, per aver dimostrato, con quest'incontro e con le sue dichiarazioni, la sua abilità e lungimiranza nel muoversi in questa difficile contingenza politica (E in molte altre) conciliando sempre un approccio di realismo pragmatico e una coerenza politica e culturale sempre più rara a trovarsi. Rossana, GRAZIE.
IL CIRCOLO MARIO MIELI A BERTINOTTI: INSIEME PER LA RISCOSSA
LA QUESTIONE GAY DEVE ESSERE UNA PRIORITA’ POLITICA
Un impegno concreto, senza se e senza ma, è quello richiesto al candidato premier della Sinistra l’Arcobaleno da Rossana Praitano, presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, in un incontro tra Bertinotti e i rappresentanti del movimento gay-lesbico-trans italiano (Mario Mieli, Arcigay, Arcilesbica e Movimento Identità Transessuale), riuniti oggi presso la sede del Circolo Mario Mieli.
La storica associazione gay romana, che quest’anno festeggia il venticinquennale dalla sua fondazione, ha infatti ospitato per la prima volta nella storia politica italiana un incontro tra un candidato premier e la comunità glbtq. La sala gremita ha accolto con un vivace e partecipato contraddittorio l’occasione di confronto con il leader della Sinistra l’Arcobaleno.
“Apprezziamo l’apertura della Sinistra l’Arcobaleno nei confronti degli omosessuali - dichiara Rossana Praitano del Mario Mieli - Finalmente questo partito ha messo sullo stesso piano i diritti civili e i diritti sociali. Questa è la vera novità a cui guarda con interesse il Mario Mieli ed è visibile l’impegno nelle proposte che la Sinistra l’Arcobaleno ha messo nel suo programma politico”.
L’associazione romana dice a Bertinotti che la riscossa dell’Italia si costruisce insieme, attraverso l’assunzione come priorità delle istanze di gay, lesbiche e trans che chiedono pari diritti e un pieno riconoscimento.
Non una posizione acritica, quella espressa dal Circolo Mario Mieli nei confronti del candidato premier: non sono mancate infatti critiche e riserve nei confronti della sinistra in generale, che suonano come un monito importante e un’occasione imprescindibile.
“Due anni di governo Prodi - prosegue Praitano - sono stati due anni di vero e proprio non governo nei confronti delle persone glbtq: un’occasione persa. C’era un’aspettativa in termini di diritti civili e laicità, ma le promesse sono fallite in un uragano di incertezza e mancanza di coraggio. Il risultato? Gli omosessuali italiani hanno perso il senso di fiducia nella politica. È importante, però, che questa sfiducia diventi fiducia nella sinistra in generale”.
Il punto di partenza per la riscossa e il miglioramento della vita di tutti può essere proprio il dialogo con Bertinotti, dunque. “Noi abbiamo fiducia in Bertinotti - spiega la presidente del Mario Mieli - e siamo disponibili al dialogo e alla collaborazione. Bertinotti è l’unico candidato premier che ad oggi si è prestato a un incontro-confronto con noi. I politici che vogliono rappresentarci devono conoscere da vicino la nostra realtà e ascoltare quello che abbiamo da dire”.
“L’autonomia del Circolo Mario Mieli e del movimento in generale, però, non si discute - ammonisce Praitano - Quando ci sono scelte e programmi condivisibili noi appoggiamo con entusiasmo chiunque si faccia carico dei nostri diritti in Parlamento. Però le nostre scelte sono circostanziate. Per quanto riguarda per esempio il comune di Roma, per i gay e le lesbiche Rutelli non ci dà rassicurazioni e garanzie. Ragion per cui non abbiamo seguito la Sinistra l’Arcobaleno nella sua scelta pro Rutelli e stiamo appoggiando la coraggiosa discesa in campo di Franco Grillini”.
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
LA QUESTIONE GAY DEVE ESSERE UNA PRIORITA’ POLITICA
Un impegno concreto, senza se e senza ma, è quello richiesto al candidato premier della Sinistra l’Arcobaleno da Rossana Praitano, presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, in un incontro tra Bertinotti e i rappresentanti del movimento gay-lesbico-trans italiano (Mario Mieli, Arcigay, Arcilesbica e Movimento Identità Transessuale), riuniti oggi presso la sede del Circolo Mario Mieli.
La storica associazione gay romana, che quest’anno festeggia il venticinquennale dalla sua fondazione, ha infatti ospitato per la prima volta nella storia politica italiana un incontro tra un candidato premier e la comunità glbtq. La sala gremita ha accolto con un vivace e partecipato contraddittorio l’occasione di confronto con il leader della Sinistra l’Arcobaleno.
“Apprezziamo l’apertura della Sinistra l’Arcobaleno nei confronti degli omosessuali - dichiara Rossana Praitano del Mario Mieli - Finalmente questo partito ha messo sullo stesso piano i diritti civili e i diritti sociali. Questa è la vera novità a cui guarda con interesse il Mario Mieli ed è visibile l’impegno nelle proposte che la Sinistra l’Arcobaleno ha messo nel suo programma politico”.
L’associazione romana dice a Bertinotti che la riscossa dell’Italia si costruisce insieme, attraverso l’assunzione come priorità delle istanze di gay, lesbiche e trans che chiedono pari diritti e un pieno riconoscimento.
Non una posizione acritica, quella espressa dal Circolo Mario Mieli nei confronti del candidato premier: non sono mancate infatti critiche e riserve nei confronti della sinistra in generale, che suonano come un monito importante e un’occasione imprescindibile.
“Due anni di governo Prodi - prosegue Praitano - sono stati due anni di vero e proprio non governo nei confronti delle persone glbtq: un’occasione persa. C’era un’aspettativa in termini di diritti civili e laicità, ma le promesse sono fallite in un uragano di incertezza e mancanza di coraggio. Il risultato? Gli omosessuali italiani hanno perso il senso di fiducia nella politica. È importante, però, che questa sfiducia diventi fiducia nella sinistra in generale”.
Il punto di partenza per la riscossa e il miglioramento della vita di tutti può essere proprio il dialogo con Bertinotti, dunque. “Noi abbiamo fiducia in Bertinotti - spiega la presidente del Mario Mieli - e siamo disponibili al dialogo e alla collaborazione. Bertinotti è l’unico candidato premier che ad oggi si è prestato a un incontro-confronto con noi. I politici che vogliono rappresentarci devono conoscere da vicino la nostra realtà e ascoltare quello che abbiamo da dire”.
“L’autonomia del Circolo Mario Mieli e del movimento in generale, però, non si discute - ammonisce Praitano - Quando ci sono scelte e programmi condivisibili noi appoggiamo con entusiasmo chiunque si faccia carico dei nostri diritti in Parlamento. Però le nostre scelte sono circostanziate. Per quanto riguarda per esempio il comune di Roma, per i gay e le lesbiche Rutelli non ci dà rassicurazioni e garanzie. Ragion per cui non abbiamo seguito la Sinistra l’Arcobaleno nella sua scelta pro Rutelli e stiamo appoggiando la coraggiosa discesa in campo di Franco Grillini”.
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
10 commenti:
Ora si spiegano molte cose...
per esempio cosa?
Ciao, Andrea.
Quello che scrivi è verissimo: la visita di Bertinotti al Mieli è, se non altro, incoraggiante.
SA è l'unica formazione partitica che sembra presentare una certa "vocazione civile", insieme ai Socialisti (che però non mi sento di votare, vista la legge elettorale... è purtroppo impensabile che superino la soglia del 4%).
Ho una domanda: ho letto da qualche parte di una fugace contestazione rivolta al Fausto, perchè si ricorderebbe di noi solo sotto elezioni, se non ricordo male.
Che è successo?
Buona giornata,
Valerio (NON Pieroni)
PS: è dalla serata in cui ti ho visto da Santoro che leggo il tuo blog con una certa costanza -- anche prima lo facevo, ma meno assiduamente. Stai facendo un ottimo lavoro!
PPS: ma cosa intendeva Pieroni?!?
Hai chiesto a Fausto come mai il suo partito appoggia Rutelli a Roma? Dài, Andrea è ridicolo, tutto questo. Dove sono i fatti? Dove è stata la battaglia di Bertinotti presidente della Camera che non ci hai mai nemmeno nominati nelle sedi istituzionali? Ora viene a raccattare voti. La vera vittoria sarebbe un premier, non un candidato premier!
Ma certa gente ancora gira? (ma allora ha mani per scrivere e voce per rispondere, chi l'avrebbe mai detto...)
Ieri volevo venire...peccato una lezione durata fino a tardi dalla quale non son riuscito a liberarmi...
Ciao Valerio (non Pieroni),
quanto alla contestazione a Bertinotti non so bene a cosa ti riferisci, forse a quella avvenuta di fronte al Coming out durante la manifestazione per l'incendio?
In quel caso Helena Velena sì è infervorata contestando il presidente di Aricigay roma, Marrazzo, impegnato a propinarci un lungo elenco di adesioni politiche alla manifestazione. La Velena sì è infuocata sul nome di Bertinotti, che considera "il principale responsabile dei nostri mali" o qualcosa del genere. Che io sappia le sue critiche sono da riferirsi alla scelta di candidare Vladimir Luxuria, al ruolo avuto da Bertinotte come Presidente della Camera (con la scelta di accettare il compromesso sul programma pur di puntare a quel ruolo). Di quell'evento ne parlo un po' in vecchio post (della manifestazione in generale non della contestazione dell Velena).
Se ti riferisci ad altro mi devo documentare perché non ho presente...
Devo però aggiungere che sono in diversi a rivolgere critiche a Bertinotti per la sua politica verso i gay, e non pre semsenza fondamento.
La constatazione che la Sinistra Arcobaleno sia la più aperta e disponibile nei nostri confronti, non mi fa infatti dire che sia il meglio immaginabile.
Troppo spesso la questione dei diritti civili è stata accantonata o messa in secondo piano rispetto a diritti e questioni sociali, troppo spesso le nostre richieste avanzate o difese troppo timidamente.
Anche oggi, la Sinistra Arcobaleno mette nel programma normative sulle coppie di fatto e sulle unioni civili, ma non si spinge a sostenere la piena equiparazione parlando di matrimonio o adozioni, ad esempio.
Una cosa è certa, però dal suo interno non partono bordate omofobiche nei nostri confronti in continuazione, comme avviene per il PD, e se ci sono vecchi esponenti un po' bacchettoni, sono sempre più isolati.
Inoltre, di fronte agli enormi passi indietro fatti dai DS nel Pd e dal PD stesso, non possiamo che registrare positivamente un progresso e un dalogo costante e diretto con il movimento - io stesso, ad esempio, sono intervenuto applauditissimo al congresso della Sinistra Europea il giorno prima del pride 2007 o invitato a settembre scorso a siena ad un'incontro sulle questioni di genere e glbt e le iniziative che ci vedono coinvolti sul territorio e a livello nazionale su molte tematiche sono tantissime e non certo solo in periodo elettorale.
Un'attenzione crescente e una sempre più ferma consapevolezza che le questioni attinenti ai diritti civili non possono che essere centrali nell'agenda e nei programmi della Sinistra riformista.
Quanto al Pieroni non so cosa intendesse, gli ho chiesto e se crede può essere più esplicito, Sarò felice di rispondergli.
Posso immaginare che ritenga le mie frequenti critiche al PD come strumentali ad un appoggio preconcetto alla SA.
Se pensa questo, sappia che non sono iscritto, né lo sono mai stato a nessuno dei partiti che hanno dato vita alla SA né alla SA stessa, che conosco personalmente alcuni esponenti, anche importanti di quel partito, senza che questo possa dire che abbia particolari rapporti con loro.
La mia scelta è di promuovere e difenedere in primo luogo i diritti civili, le libertà e tutte le questioni relative al mondo glbt, chiunque lo faccia. E di combattere e contrastare le forze omofobe e conservatrici, dovunque siano politicamnte collocate(soprattutto se mascherate da "democratiche", perché più pericolose, non per altro).
Quando c'è stato da criticare pubblicamente la SA l'ho fatto senza problemi, come nel caso della proposta di Salvi di una proposta di referendum sul registro delle unioni a Roma (c'è un post in proposito) o sulla timidezza della sinistra romana nel non sostenere un candidato alternativo a Rutelli (cosa fatta anche da Rossana Praitano dalle pagine di Liberazione.
Buona giornata a te e a presto :)
Ps. Grazie per il tuo apprezzamento e il tuo sostegno, e non mancare di farmi notare delle cose che non andassero, o delle critiche - qualora ne avessi ora o in futuro - perché ritengo queste più utili per tutti noi persino dei complimenti. Ovviamente Quando fatte con intenzione costruttiva e non a soli fini polemici!
Cristiana, come non saprai, io purtroppo ieri non ero presente (altrimenti il mio posta sarebbe stao come in altre occasioni, più personale e dettagliato). Anche io trattenuto da immodificabili impegni.
Hai ragione avremmo bsogno di un premier, ma al Mieli non si viene a raccattare voti, ma a confrontarsi e a parlare, cosa che altri sono incapaci di fare.
Lo dicevo già nel mio commento di prima e lo ripeto:
Nessun rappresentate politico in Italia è l'ideale, nessuno è esente da contraddizioni, timidezze o errori(e neanche noi lo siamo del resto)... Ma c'è sempre chi è meglio di altri Non vogliamo dirlo?
Di quale premier abbiamo bisogno? Di uno che viene a confrontarsi con noi o di uno che candida Bientti e Del Vecchio? che fugge al confronto su questi temi (e che neppure da sindaco di ROma abbiamo mai visto né sentito) che si è opposto al registro delle unioni civili a Roma?
Ripeti sempre questa storia di Rutelli... ok la SA ha sbagliato ad accettarne la candidatura, ma chi l'ha proposto (imposto)? Perché sembri preferire chi ce lo ha propinato a chi per ragioni di tattica l'ha accetatto tanto da votare anche a Roma per la lista del PD? non ti sembra incoerente?
Su questa logica dovresti votare per Boselli, che unico a Roma non ha accolto il diktat su Rutelli...
Quiarda che l'unico motivo per cui il PD è grande e sembra forza di governo è perché tanti come te si fanno illudere e prendere per il naso anziché voltare le spalle a un progetto tanto conservatore.
Sono perfettamente d'accordo con la linea politica del Circolo. Appoggiare Grillini e il PS al Comune e la SA alle politiche è esattamente ciò che farei io se fossi in Italia.
Andrea, per questa tua frase:
"Quiarda che l'unico motivo per cui il PD è grande e sembra forza di governo è perché tanti come te si fanno illudere e prendere per il naso anziché voltare le spalle a un progetto tanto conservatore."
Ti potrei sposare.
ciao andrea, io venerdi c'ero ma essendo arrivato tardi - dopo il lavoro - non so dirti sinceramente cosa fosse la polemica di Helena nei confronti di Bertinotti (Andrea B. si è incazzato di brutto, se chiedi a lui saprà risponderti meglio di me), e nemmeno l'ho capita dal volantino che distribuiva insieme ai suoi...
ho capito però che - come pensano tutti - contestava a Bertinotti di essersi appiattito su posizioni più propriamente istituzionali dopo esser stato eletto , cosa che Bertinotti ha giustificato con la sua accettazione del programma... la qual cosa è encomiabile oltre che comprensibile, sappiamo però che altri non sono stati cosi coerenti ed hanno rischiato di brutto senza avere alcun problema...
Sciltian,
dopo il tuo sostegno su quel punto ho costruito un post e uno ancora più chiaro cercherò di pubblicarlo prima del voto.
Fabio, anche non essendoci stato ho indovinato che la protagonista di tale iniziativa era stata la Velena... Va be' il confronto è fatto anche di queste cose e del resto se un'eccessiva timidezza di Rifondazione e di Bertinotti c'è stata fa bene anche sottoliearla.
Posta un commento