Alle 11:00 di stamattina ho assolto al mio diritto-dovere di buon cittadino italiano votando diligentemente, nonostante debba confessare un certo sconforto per il panorama politico del nostro Paese.
Non vi dirò chi ho votato, anche perché ho dato abbastanza indicazioni sulle mie intenzioni nei giorni scorsi e adesso è giusto che la parola passi alle urne. Vi dico solo, però, che difficilmente chi voto io, a tutti i livelli (dal Municipio al Senato), sarà eletto o avrà rappresentanza. Questo forse dovrà far riflettere me e non solo perché attiene alla qualità della nostra democrazia e al rischio che tanti cittadini non si sentano più rappresentati da questo sistema e vengano espulsi dal confronto delle idee e dal dibattito civile nelle istituzioni.
Ai seggi, nel quartiere popolare di Roma in cui vivo, c'era molta gente e anche discrete code. Penso che il gran numero di schede abbia inevitabilmente rallentato le operazioni di voto aumentando i tempi di attesa, e questo potrebbe avere avuto qualche impatto anche sui dati dell'affluenza registrati alle 12:00 leggermente più bassi che due anni fa.
Potrebbe anche aversi, alla fine, un leggero abbassamento della partecipazione, ma a mio modo di vedere, i cittadini italiani risponderanno ancora in gran massa alla chiamata delle urne, dimostrando di volersi fidare e di provare a sperare.
Secondo me non sono del tutto improbabili anche delle sorprese, come un avvicinamento dell'ultim'ora tra PD e PDL, favorito dalle ultime tragicomiche sparate di Berlusconi su un simbolo nazional popolare come Totti e dal dato effettivo che mentre il leader del PDL è sembrato politicamente invecchiato e stanco, ancorato a dei modelli di campagna elettorale e ad una proposta politica logori. Che vinca o che perda spero che queste siano le ultime elezioni che lo vedono tra i candidati perché l'Italia ha bisogno di lasciarsi alle spalle al più presto il suo fantasma per ricominciare a costruire un futuro.
Veltroni, grazie anche al suo populismo immaginifico, mi sembra sia riuscito in qualche modo a dare forma plastica a un desiderio di rinnovamento e di speranza, cercando di proporsi come il meglio di quello che il Centrosinistra ha fatto negli anni di Governo, senza il peggio delle divisioni e della litigiosità immobilizzanti delle ampie coalizioni. E poco importa (per lui e per la maggior parte dei cittadini e degli osservatori meno attenti e avveduti) se per far questo a buttato a mare la sinistra e si sia tenuto solo un centro in crociera verso destra.
Non ho bisogno di ripetere che a me il suo progetto non piace, trovandolo sostanzialmente di destra in molti dei contenuti e nella forma. Ma ciò non vuol dire che l'illusionista Veltroni non possa affascinare, convincere e persino entusiasmare grandi masse, con risultati finali persino pericolosi.
Io sono orgoglioso di aver tentato sempre di dire la mia con il massimo della chiarezza e della decisione, provando a dare un contributo in questa fase così difficile; e sono anche orgoglioso di avere espresso il mio voto con sofferenza, ma con libertà, sapendo che non sempre l'importante è vincere, ma partecipare sì.
Sulla discussa vicenda delle schede e dei possibili errori credo si sia trattata della solita farsa all'italiana: i simboli dei partiti sulle schede sono talmente grandi da essere artificioso riempirli, figurasi strabordare. Si è trattato di un basso trucco comunicativo per far parlare di più delle due coalizioni maggiori, principali coinvolte nel caso e per distrarre l'attenzione, giusti negli ultimi giorni della campagna elettorale da questioni serie alla banale tecnica di voto. Come se gli italiani avessero ancora bisogno di tornare alle elementari per imparare a fare stanghette e crocette.
N.P. (Nota personale): al seggio la scrutatrice, mentre mi consegnava le schede per votare (dopo che erano stati verificati i miei dati anagrafico-elettorali) mi ha chiesto perplessa "ma li hai 25 anni?" (per votare al Senato)... Ecco, questo sì che risolleva il morale e rendere piacevole andare a votare, pur con così buie prospettive!
3 commenti:
le elezioni andranno come andranno e subito dopo toccherà comunque rimboccarci le maniche e preparaci ad una bella lotta.
se ci andremo ad armi spuntate (leggi: nelle condizioni attuali del movimento) non otterremo nulla.
ritengo arrivato il momento di fare, piuttosto che di lamentare. chi pensa di costituire una lobby nel senso anglosassone del termine, non ha capito un fico secco della politica italiana e soprattutto del movimentismo nazionale.
io sono fondamentalmente un illuso visionario. la mia proposta è quella di costituire un comitato promotore (magari attraverso gaytoday) per una costituente del movimento arcobaleno, per dare vita ad un soggetto elettivo dotato di RAPPRESENTANZA NAZIONALE in grado di NEGOZIARE con le ISTITUZIONI ed i PARTITI.
non sto parlando di una federazione di associazioni che è maledettamente impossibile, ma di un soggetto di respiro nazionale aperto a tutte le persone che sostengono le battaglie di chi vive affettività e sessualità discriminate. partiamo con gay, lesbiche, bisessuali e transgender, ma più avanti ci saranno altri soggetti che potranno entrare (diversamente abili, intersessuali, ecc.) e fondamentale fin da subito sarà la partecipazione della componente eterosessuale che intende sostenerci. il tutto in stretto collegamento con il rinascente movimento delle donne.
non ho le idee chiare sul progetto ma comincerò a parlarne in giro e con i ragazzi di gaytoday in modo da valutare come procedere.
ovviamente sarebbe un onore oltre che una certezza di contributi intellettualmente rilevanti il tuo parere e la tua partecipazione e di tanti altri che si coagulano attorno alla blogosfera rainbow ... rainbowsphere!
Anche a me han chiesto se avevo raggiunto l'età per votare per il Senato!!!
:D
Guido,
concordo con te e ho qualche idea ma credo sia più utile parlarnedi perona
Dario, BuCiardo!!
Posta un commento