Stefania, la transessuale aggredita l'altroieri, non ce l'ha fatta. Morta in ospedale circondata da parenti e amici.
Mi voglio unire al loro dolore per la perdita di una persona cara, vittima innocente di una violenza senza giustificazioni.
Spazio libero e aperto, a cavallo tra il pubblico e il privato, ove il mio privato si fa pubblico e il mio impegno nella società si condensa in riflessioni pubblicamente privatissime. Voce intima della mia battaglia per affermare dignità e diritti di gay, lesbiche, bisex e trans. Espressione delle mie passioni per il confronto tra le culture, la storia, l'arte, la politica, l'ambiente, la musica, il cinema, i viaggi, la letteratura, gli amici e la mia famiglia, l'otium, lo studio.
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