Un articolo riportato sul Corriere della Sera on line annuncia l’accordo tra PD e PDL, in Commissione di Vigilanza, sull’applicazione sull’accesso ai programmi giornalistici e ai TG della RAI nella prima parte della campagna elettorale, fino al 10 marzo. Gli emendamenti identici presentati dai due maggiori partiti smentiscono la proposta del relatore radicale Beltrandi, che fissava una parità di accesso per parlare di una più generica parità di trattamento.
In pratica PD e PDL potranno avere più spazio in termini di tempi rispetto alle forze minori.
Il nuovo clima di “dialogo” tra Berlusconi e Veltroni comincia, insomma, a dare i suoi frutti realizzando un degli obiettivi storici del Cavaliere: indebolire la par condicio che non gli consente di dispiegare pienamente la sua potenza mediatica sulle televisioni. Queste sono tutto sommato ancora piccole cose (si tratta di regolamenti applicativi che devono comunque rispettare una legge) ma la direzione di marcia appare evidente.
Intanto ieri sera il maggiordomo dei potenti, Vespa, ha precorso i tempi, ospitando in una puntata di Porta a Porta dedicata al ricordo di Modugno, Francesco Rutelli, candidato sindaco di Roma, che non è stato chiamato a parlare di politica, ma a far salotto.
Il risvolto interessante? La rievocazione dell'impegno di Modugno in politica coi radicali, in una fase della sua vita: sapete chi accompagnava il canatante in alcune foto relative a quell'esperienza? ma un giovanissimo Rutelli radicale.
Ovviamente le foto erano in bianco e nero. Ne è passato di tempo!
4 commenti:
Ciao Andrea,
certo che le puntate di vespa sono sempre così edificanti! :s
Non mi piace per niente questa atmosfera da grande coalizione; io mi auguro che sia solo una mossa di Veltroni per convincere gli elettori centristi a votare pd, salvo poi attuare una politica laica e riformista quando prendesse il potere. Mi auguro che sia così :s :s
Per quanto riguarda Rutelli, capisco perfettamente il dissenso dei romani ad averlo come candidato sindaco; il fatto è che se non gli si offre questa candidatura, mi sa che come minimo bisogna poi farlo ministro!! Non sono cosa sia peggio..
ciao ciao, Marty
Ciao Marty,
quanto alla laicità basta dare una letura al programma... i diritti delle coppie sono relegate tar le questioni "eticamente sensibili" (in cui a rigore ci si può discostare nel partito per obiezione di coscienza?) e si ripropone la formula del programma dell'unione di due anni fa in cui si parla di "diritti dei singoli conviventi". Se non ci sono riusciti prima con una coalizione ch includeva anche la sinistra come sperano di realizzare quel punto con un partito decisamente spostato al centro e in cui i cattolici avranno evidentemente un peso specifico maggiore?
Non ho molte speranze in proposito!
Forse hai ragione.. sono io che mi illudo; il fatto è che la paura che torni il caimano mi spinge a fare dei compromessi.
Cmq, è di oggi la notizia che i radicali saranno accolti nelle liste del pd: almeno contrasteranno un po' la presenza dei teodem.
Che poi io resto ogni volta basito quando si parla di valori cattolici: ma al giorno d'oggi chi va più a messa?? Credevo pochi, e invece c'è un clima da concilio di Trento. Il fatto è che questi non sono veri cattolici, ma semplici approfittatori bigotti; difatti quando il papa ammonisce a difendere l'ambiente o a rispettare i lavoratori questi se ne fregano.
ps. bello lo slogan sulla sponda giusta del Tevere!
Marty
Marty sono d'accordo con te sui veri cattolici: ho diversi amici cattolici che non solo non vedono nulla di male nelle unioni omosessuali ma considerano il loro riconoscimento come una scelta di giustizia e rispetto.
Quanto ai Radicali credono che abbiano fatto una scelta di sopravvivenza e non riusciranno a cambiare gli equilibri nel PD. Sinceramente non condivido la loro scelta.
Hai decisamente ragione, non è certo una bella prospettiva il rirtorno di Berlusconi al Governo. L'unico che potrebbe concretamente evitarlo, almeno nelle attuali condizioni, è il PD. Ma questo non ci leggittima a farci illusioni sulla sua laicitò e apertura sui diritti e, soprattutto, non può non farci vedere il populismo d'immagine che lo pervade.
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