A speciale TG1 Bertinotti e Casini duellano anche sulle unioni omosessuali.
Naturalmente Bertinotti difende l'idea di tutelare e valorizzare le diversità, o meglio dice lui "le differenze". Lo fa in modo convinto e deciso, ancora un po' confuso, nel senso che si capisce che pensa a un modello di unioni civili ma non lo riempie di molti contenuti e non lo rafforza di un pilastro indispensabile che è la coerenza della porspettiva e l'uguaglianza tra i cittadini. Fa davvero piacere, però, che sembra appassionarsi sinceramente all'agomento e tenta di replicare e di incalzare Casini non tagliando corto come era accaduto altre volte.
Casini ribadisce e articola anche meglio quanto già aveva detto ad Anno Zero: sì a diritti individuali basati su singole concessioni in alcuni settori (eredità, ontratti d'affitto etc) e su contratti privatistici, no a qualsiasi riconoscimento della coppia in quanto tale persino in forme superblande come i DICO. Per lui la famiglia è e rimane quella di uomo e donna e lo Stato deve continuare a imporre questo unico modello a tutti. Poi ribadisce ancora una volta per lui il fatto che due uomini possano adottare un bambino per realizzare il loro desiderio di paternità è inconcepibile, lo considera "un'aberrazione". La stessa parola già ripetutami per ben due volte in faccia poco più di una settimana fa. Casini ha anche criticato ritenendola contraria al bene del bambino l'apertura del Consiglio d'Europa alle adozioni dei single, cominciando a concretizzare i timori espressi anche da qualcuno qui riguardo la ratifica italiana della convenzione.
Qualcuno gli farà notare che anche questa è omofobia? ripeto potrà pure non piacergli la cosa ma si parla comunque di due persone non di due marziani. Anche nell'esprimere disaccordo verso una propettiva si può essere civili! E del resto quanti orfani sono cresciuti nei secoli in conventi di sole suore o soli frati? era anche quella cosa aberrante per il cattolico Casini?
1 commento:
Gli parte la registrazione...
Luca
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