mercoledì 27 febbraio 2008

Sondaggio elettorale tra i gay: il sito gay.it bisticcia con la matematica!

Ci risiamo... in piena campagna elettorale fioriscono sondaggi e commenti politici.
Tra gli altri non poteva mancare quello propinato gay.it ai propri elettori. di cui oggi leggevo gli esiti sul sito di gaynews. Incuriosito da quelle che mi sembrano delle imprecisioni risalgo alla fonte che non visitavo da quando avevo lanciato il boicottaggio.
Bisogna innanzitutto precisare, cosa che il buon Daniele Nardini, direttore comunicazione di gay.it non fa, che questo sondaggio NON ha alcun valore statistico in quanto non è stato sotoposto a un capione statistico ma a un inidentificato pubblico di visitatori di un sito internet, non in grado di rappresentare la popolazione glbt in generale.
Tra l'altro in home page, collegato in basso all'articolo sul sondaggio, si vede il titolo di un articolo, decisamente fuorviante (di cui avevo letto qualche giorno fa la caustica critica), che sostiene che il PD sarebbe favorevole al riconoscimento di coppie gay e reati omofobici, cosa non corrisponde al vero ma che avrebbe potuto per lo meno condizionare le preferenze espresse nel sondaggio del medesimo sito
Anche fatta questa premessa lasciano per lo meno perplessi l'interpretazione dei numeri per cui è meglio passare alla lettura integrale del pezzo...
"Il Partito Democratico ottiene il 50% delle preferenze di gay e lesbiche. È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Gay.it al quale hanno partecipato circa 10.000 lettori.
La Sinistra Arcobaleno, invece, raccoglie il 15% dei voti fra i nostri lettori. Buono anche il risultato ottenuto dai Socialisti di Enrico Boselli che ottengono il 5% delle preferenze. Ben altra cosa rispetto al dato nazionale che li vede al momento a 1%. Merito, sicuramente, delle posizioni sostenute da questo partito che, sui temi gay, procede senza esitazioni.
Il Popolo della Libertà di
Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini raccoglie il voto di un gay su tre. Il dato rimane sostanzialmente immutato rispetto alle intenzioni espresse dai lettori alla precedente tornata elettorale nonostante Berlusconi, durante il periodo in cui ha governato Romano Prodi, sia cresciuto a livello nazionale di 10/15 punti percentuali rispetto al centrosinistra.
I "piccoli" del centro cattolico si spartiscono uno scarso 3%: Casini è al 2%, Rosa Bianca ottiene lo 0,3%, Udeur lo 0,5%. Meno di quanto riesce a conquistare La Destra di Storace alla quale va comunque il 4% delle simpatie. Si deve accontentare del 1,6% il PCL di Ferrando".
Se facciamo due conti con le percentuali raccontateci dal volenteroso Nardini arriveremmo intorno al 110%, e capisco che quando si commentano i sondaggi qualche arrotondamento ci può stare, ma questo è un po' troppo e allora cerchiamo dei lumi nella tabella con le preferenze espresse che accompagna l'articolo... Scopriamo, intanto, che il PD viene considerato insieme all'Italia dei Valori e raccoglie il 48,46%, ma il dato più macroscopico e che PDL+ Lega Nord+ MpA ottengono in realtà il 23,65% delle indicazioni di voto... come queste si siano traformate in "un gay su tre", pari quindi a un 33,33% è un mistero che solo un buon alchimista o Gesù Cristo, che come sappiamo moltiplicava pani e pesci, potrebbero spiegare. Ma la chicca deve ancora arrivare nel commento finale dell'articolo che vi ho conservato:

"Non sorprende vedere come, nonostante la Sinistra Arcobaleno sia più determinata del PD a portare avanti le istanze dal mondo gay, Bertinotti raccolga solo un terzo delle preferenze espresse. La comunità lgbt ha ancora fiducia nel partito di Veltroni nonostante sui temi a lei cari - DiCo, Cus,
omofobia e stalking - abbia ricevuto delusioni cocenti dal precedente governo. Gay e lesbiche hanno capito che lo scontro tra laici e cattolici è una questione che non può essere portata all'estremo. Per questo Veltroni ha una grande responsabilità nei confronti della comunità lgbt che, a quanto sembra, è intenzionata a rinnovare la fiducia alla sua parte politica".
Soprassediamo sulla convinzione che i gay abbiano capito che lo scontro tra laici e cattolici non può essere portato all'estremo. Questa estremizzazione in Italia non esiste e se esistesse non sarebbe condotta e rappresentata dalla Sinistra Arcobaleno, purtroppo, come ha dimostrato, per esempio, il voto per garantire l'esenzione dell'ICI ai beni ecclesiastici.
Ad ogni modo scopriamo che il 15,46% delle preferenze destinate date alla Sinistra (prima le unche arrotondate al ribasso come 15%) divengano adesso in conclusione "un terzo". Nel corso dell'articolo hanno fatto a tempo anche loro a moltiplicarsi, con straordinari risultati!
Consiglio a Daniele Nardini: se vuole continuare a commentare sondaggi ripassi le tabelline e le frazioni... eviterebbe inutili brutte figure e commenti velenosi come quello rilasciato da federicotm "complimenti al compilatore 23,65 = un gay su tre. Due braccia ingiustamente strappate all'agricoltura".

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Se vogliamo fare le critiche almeno facciamole bene. "Il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini raccoglie il voto di un gay su quattro" e non uno su 3 come dici tu che già significa il 25% e non il 33,3 %....

Anonimo ha detto...

E poi è chiaro che il 15% di Bertinotti è un terzo rispetto a quelli di Uolter

Anonimo ha detto...

Anch'io sono d'accordo che bisogna stare attenti alle parole.
- "Avere valore statistico" non significa nulla.
- "Basarsi su un campione non necessariamente rappresentativo di tutte le persone LGBT" è, invece, la dizione corretta.
- "Fondarsi su un campione probabilmente rappresentativo delle persone che in quei giorni hanno letto Gay.it" mi pare altrettanto corretto.

Anonimo ha detto...

è chiaro che tutta sta manfrina, st'enorme balla spaziale sia un mega spot elettorale per sostenere la veltrona che guarda caso ha candidato quell'altro manipolo di bugiardi cercapoltrone che rispondono ai nomi di lo giudice, concia, benedino. grandi amici di de giorgi, proprietario di gay.it, e guarda caso nella costituente del pd. leggetelo su wikipedia.

Andrea Maccarrone ha detto...

Anonicmo caro, infatti il 25% equivale a un voto su quattro.. hai inteso perfettamente il senso della mia critica.
A dire che PDL prende un voto su tre è l'artciolo che critico appunto... rileggi e fai l'analisi logica!
sul 15% di Bertinotti l'articolo dice un terzo delle preferenze (che siano quelle di Veltroni lo aggiungi tu... ma non è scontato vista la pessima prova di matematica di prima).
Oltretutto questo eventuale 15% sarebbe comunque il doppio rispetto a quanto i sondaggi attribuiscono alla Sinistra Arcobaleno sul voto generale.
Quanto alle parole "un campione statistico" è una cosa ben precisa che indica un campione di persone selezionate in modo da rispecchiare una popolazione più ampia (con medesime caratteristiche di età, sesso, appartenenza regionale e sociale). Questo non avviene con dei visitatori di un sito che scelgono di rispondere a un sondaggio.
Il risultato non è quindi specchio del voto gay e lesbico ma di quei gay e lesbiche (e non)che frequentano gay.it e che, essendo interessati, decidono di rispondere al sondaggio...

Anonimo ha detto...

mamma mia che froce inaciddddddite! Io son dottore in matematica applicata e belli miei, quando si fa un sodnaggio la prima cosa che si domanda a chi lo commissiona è: che cosa vuoi che esca? Mille son i modi per rimaneggiare i dati, proporli e proporre le domande. Il campione cui fa riferimento il sondaggio in questione è chiaramente non rappresentativo della comunità glbt per una serie di ragioni tra cui la possibilità di votare più volte, e la tecnica di campionamento che prende in considerazione solo i visitatori del sito (quindi essenzialmente gay dotati di connessione internet che cercano sesso o conoscenze sul sito hehehe). Detto questo non mi sembra il caso di accanirsi tanto visto che il sondaggio non ha ne più nè meno valenza di quelli proposti dal tg di la7 o sky24 ogni giorno

Anonimo ha detto...

Non essendo chiari i confini della c.d. comunità LGBT, ovvero mancando una lista comprensiva di tutte le persone LGBT presenti in Italia, non è possibile realizzare alcun campionamento casuale classico sulla nostra sotto-popolazione.
Quindi: o non si fa nulla (posizione legittima, ma piuttosto sterile), oppure le indagini devono essere devono fatte con campioni di altro tipo.
In ogni caso, il problema non è tanto il tipo di campionamento, bensì le interpretazioni che vengono fatte dei risultati.

Andrea Maccarrone ha detto...

Caro Marinaiperduti (che bel nome), grazie per ilt uo dotto intervento, e grazie anche ad anonimo per aver proposto un vero problema da tenere in considerazione.
Quello sul fatto che non è un sondaggio rappresentativo era una nota inizale e incidentale, giusto per esser precisi.
La mia critica stava piuttosto nella lettura dei dati proposti in cui si dava dimostrazione di poca dimestichezza coi numeri (e forse anche della politica).
Tutto qui!