lunedì 18 febbraio 2008

La Notte dei Cristalli. Coming Out in fiamme a Roma

Quello che è successo stanotte a Roma, l'incendio doloso del Coming Out, il bar nei pressi del Colosseo che da tanti anni è diventato un vero punto di riferimento per i gay le lesbiche e i trans di Roma è veramente allucinante. Ci manda con la memoria a tragedie che non vorremmo più rivivere.
Si potrebbe dire: "tanto tuonò che piovve".
Dopo un escalation di episodi di violenza fisica, verbale, mediatica. Dopo i manifesti offensivi, le frasi inneggianti a garrotamenti e olocausto, le invettive, dopo i bullismi e le aggrssioni nelle scuole, i suicidi per disperazione e altre pagine da film dell'orrore, siamo giunti a delle gravissime azioni organzzate di intimidazione e di aggressione. Un'azione che non può che essere premeditata, che non può che non si rivolge certamente al piccolo bar ma a quello che in in questi anni è venuto a significare per tutti noi che viviamo a Roma (e non solo) e che in quel luogo, sui marciapiedi difronte alle storiche rovine, per quell'acciottolato abbiamo passato serate, abbiamo incontrato amici, vissuto con semplicità, visibilità, naturaleza uno dei luoghi più belli di quella che vogliamo ancora chiamare la "nostra città", e del mondo, facendone un polo di vita e di incontro, un simbolo di convivenza e di apertura.
Evidentemente questa convivenza, questa serenità, questa semplice visibilità non vanno bene a chi vorrebbe ricaccairci nei sottoscala nell'oscurità e nel silenzio.
La reazione è (dovrebbe essere) scontata, una rivolta civile ferma che non può farci tacere le responsabilità.
Troppo a lungo si sono ignorati i segnali di allarme, troppo spesso ci si è limitati ad apporre targhe ad memoriam (nel migliore dei casi) delle vittime anziche cercare di affrontare alla radice i problemi.
Solo una settimana fa alla scoperta di una farneticante lista di professori ebrei si sono levati gli scudi dello scandalo e le istituzoni si sono giustamente mosse con solerzia alla ricerca delle responsabilità.
Il Vice-sindaco di Treviso Gentilini che invocava i lager per gli omosessuali, Prosperini che ne desiderrava il garrotamento, la senatrice Binetti e molti suoi simili che li definiscono malati o contro natura sono tutti sulle loro poltrone così come i Volontè, i Buttiglione, i Giovanardi, I Tremaglia... che parlano di lobby omosessuale con una sfacciata non chalance.
Evidentemente queste azioni da Notte dei Cristalli e da pogrom dimostrano che tali Cattivi Maestri hanno trovato Ottimi Allievi.
Questa è una vera giornata di lutto per noi e anche un pessimo segnale per Roma e per l'Italia.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Il fatto è serio, ma per fortuna non grave. Però ci deve spingere ad un'azione consapevole e decisa, non fatta di proteste, ma di presenza ininterrotta.
Ho proposto di appropriarci in modo non violento di uno spazio urbano per farne la bandiera della nostra presenza, di una visibilità che pensavamo di poter ammainare, ma che siamo costretti a dispiegare nuovamente.
Qualche dettaglio in più sul mio blog: Roma, Parco dell'Arcobaleno.
http://lampidipensiero.wordpress.com/2008/02/18/roma-parco-dellarcobaleno/

Anonimo ha detto...

E' vero, se non fate nulla vi scavate la fossa da soli. Reagite, e reagite grosso.
Fate casino, disobbedite.
E smettetela con la diplomazia.

Queste sono anche le conseguenze di tanto allarmismo e di tanta voglia di mediazione.

Ma non dimenticate mai: l'omofobia non è solo quella violenta. Questa è violenza e razzismo. L'omofobia è anche quella non violenta e silenziosa che si consuma nelle case, nelle famiglie, nelle scuole. Dove crescono ragazzi che poi bruciano bar, un giorno biblioteche e librerie...

Anonimo ha detto...

ha ragione gian mario, e` finita l'epoca della diplomazia. Qui ci vuole di nuovo qualcosa "di piazza". Ma se non sono le associazioni, a dare il "la", allora tutta questa energia (o chiamiamola pure "incazzatura") andra` persa.

Anonimo ha detto...

Grillini si candida a sindaco di Roma. Io so per chi votare.

Andrea Maccarrone ha detto...

Vero, noi, le associzioni e utti dobbiamo essere arrabbiati, o meglio in questo caso, sinceramente preoccupati perché evidente la china assurda che stiamo prendendo.
Ma non solo noi... Di fronte a un episodio talmente simbolico ed evocativo davvero mi aspetterei un allarme più vasto, oltre la comunità glbt.
oggi alle 12 al coming c'è una manifestazione io sto andando...