Solo qualche giorno fa veniva pubblicata da parte di 27 omosessuali aderenti al pd una sorta di lettera aperta pubblicata su L'Unità intitolata: "Perché una lesbica o un gay dovrebbe votare il Pd alle prossime elezioni politiche?". Fermo restando che non si capisce se si rivolgono più al loro partito o ai potenziali elettori omosessuali, vi rimando alla splendida analisi del testo che ne fa Sciltian sul suo blog: non emerge nessuna buona ragione perché li si debba votare!
Nei giorni scorsi, poi, è uscito finalmente il programma e i 12 punti forti su cui punta Veltroni. Naturalmente nulla che ci riguardi nei 12 punti, mentre il programma ripropone, nella parte relativa alle questioni eticamente sensibili, la stessa formula del vecchio programma dell'Unione. Esattamente quella che aveva fatto gridare allo scandalo tutte le associzioni glbt italiane perché, con quel riferimento ai diritti individuali delle persone conviventi negava il riconoscimento della coppia e costituiva un sostanzioale passo indietro rispetto alla proposta del PACS che era stata in precedenza sostenuta da tutto il gruppo parlamentare dei DS.
Lo stesso Presidente di Arcigay, Aurelio Mancuso, non ha potuto evitare dal criticare nuovamente e con decisione questa impostazione in un comunicato asciutto e diretto "Nulla di nuovo sul fronte veltroniano".
Del resto durante la trasmissione Anno Zero a cui ho partecipato, persino Casini (UDC) si è detto favorevole al riconoscimento di alcuni diritti individuali per i conviventi. Il che è tutto dire!!
Ma tutto ciò non basta per smuovere dalle loro posizioni i solerti portavoce nazionali del tavolo gay e lesbiche del PD, Anna Paola Concia e Andrea Benedino, che sembrano, invece, pienamente soddisfatti del risultato ottenuto (evidentemente neanche questo era scontato) e dichiarano:''La conferma dell'impegno per il riconoscimento dei diritti delle persone conviventi anche omosessuali nel programma del Partito democratico, approvato con il consenso di tutti, rappresenta un fatto di grande importanza e un motivo in piu' di speranza per quei milioni di cittadini italiani che da troppi anni attendono invano una legge che riconosca i diritti che discendono dai loro legami affettivi''.
La sorpresa arriva nel seguito in cui sottolineano il valore vincolante di questo programma anche per i Teodem, cosa evidentemente non sufficientemente chiara: ''È bene che tutti coloro i quali si candideranno nelle liste del Partito democratico, teodem compresi, abbiano ben chiaro come questa volta, piu' ancora che in passato, il programma sara' vincolante per tutti".
Nonostante questo sconfortante stato di cose e pur di fronte alle tante delusioni subite dagli omosessuali e alla loro "comprensibile diffidenza", i cari Concia e Benedino esprimono "fiducia che Walter Veltroni saprà trovare in questa campagna elettorale parole e gesti convincenti, tali da saper riconquistare la loro fiducia''.
Se non si stesse a parlare di diritti saremmo alla comica finale. Parole? Gesti? stanno parlando dello stesso Veltroni, che da sindaco ha imposto la bocciatura dei Registri delle Unoni Civili a Roma, dopo aver ricevuto l'imprimatur dal segretario di stato vaticano Bertone? Il tutto senza volersi assumere nemmeno la responsabilità di essere in aula Giulio Cesare per le votazioni e senza aver neppure sentito le asociazioni promotrici della porposta di iniziativa popolare?
Certo che come spirito democatico non c'è male per il leader del Partito Democratico!
Provo ammirazione per la dedizione masochista di Concia, Benedino e alcuni altri gay e lesbiche che perseverano nel restare dentro un PD dalle forti venature omofobe, nella speranza di cambiarlo dall'interno e nella convinzione che lì maturi il futuro dei nostri diritti.
Quel che mi sembra inaccettabile è voler convincere gli altri del gran bene che ci vuole il PD e della grande portata innovativa di un programma miserrimo e umiliante che sulla questione dei diritti civili lo pone alla destra dei partiti di destra di tutta Europa.
Una cosa non gli è chiara (a Concia e Benedino) NON CI VOGLIAMO FAR PRENDERE IN GIRO.
Quando la smetterete di raccontarci fregnacce sull'apertura del PD nei nostri confronti anche il vostro rlavoro risulterà più credibile e meno strumentale.
Se e quando otterrette dei risultati veri (lasciateli valutare dal movimento) penso che tutti noi saremo ben felici di rivedere le nostre posizioni.
9 commenti:
Andrea, è inutile anche che ne parli! Ormai quelli si parlano e si ascoltano da soli! Contano 0...
Luca
Caro Andrea,
ti sto seguendo da un paio di post. Sono arrivato a te dal feed del Mario Mieli.
Non posso che sottoscrivere il 100% delle cose che dici.
Su questa questione del PD, sulla intervista ad AnnoZero (peccato per il poco tempo..), sia per il locale Coming Out che per la recrudescenza che assistiamo e dell'omofobia sempre più rilevante e preoccupante.
A tale proposito ti scriverò una mail per segnalarti una iniziativa interessante..
Ciao Atreliu, grazie per il tuo intervento.
Qui non è inidcata la mia mail credo... se così fosse scrivi tranquillamente alla mia attenzione a //cultura@mariomieli.org//
Ti risponderò poi dalla mia mail personale.
Scusami l'autocitazione:
http://elfobruno.ilcannocchiale.it/post/1792187.html
io ho fatto ai 27 una domanda specifica. Ancora nessuno ha risposto.
Elfuccio caro puoi autocitarti quanto vuoi :)
Ma non credo sia ben chiaro neppure a loro quel che fanno. Per loro vale al momento la frase che andavano per bastonare e sono tornati bastonati. Al di là delle belle parole infatti andavano per influire sulle posizioni del nascente partito risoetto alle questioni glbt e sembra che sia stato il partito a influire sulle loro... dopo di ché i bravi Concia, Benedino e company ce le rivendono in "belle" confezioni, che però spero illuadano sempre meno "allodole gaye".
Molti purtroppo si lasceranno prendere per il deretano da una classe politica di cui, invece, dovremmo diffidare fino all'ultimo momento visto come si è comportata. E mi riferisco sia a destra che a sinistra, non solo sul tema dei diritti civili.
E' un po' come gli omosessuali che si ostineranno a votare AN e FI nonostante le prese di posizione dei rispettivi leader. Chiedono una cosa, rispondono picche ma li voteranno ugualmente
Lo stesso accadrà con il PD, il quale non promette, candida le stesse persone che hanno affossato diritti civili e legge anti-omofobia ma lo voteranno lo stesso
Io ho smesso di farmi del male, loro invece no...
Il punto è anche un altro caro Sky.
Un gay che vota a destra fa una scelta in qualche modo consapevole, perché i programmi e le parole dei suoi leader non lasciano spazi a dubbi e non ci sta nessun prestigiatore gayo che tenta di farci credere il contrario. Per cui quegli elettori danno evidentemente priorità ad altro (Leggittimo affari loro, anche se non lo condivido).
Per quanto riguarda il PD ci troviamo invece in una situazione paradossale: di fronte a un programma che nei nostri confronti è povero, a risultati e fatti concreti nulli, a dichiarazioni di alcuni esponenti di quel partito allucinanti (non parlo solo della povera Binetti), ci sta una compnente gay-lesbica organizzata all'interno del partito che tenta di farci credere che ci si trova di fronte alle magnifiche sorti progessive dell'umanità e che questo programma è un paradiso di aperture e innovazioni!!
Non mi sembra il caso di farci ancora prendere in giro!
Il rischio concreto per molti gay lesbihe e trans è di farsi illudere da questi miraggi e da questi vendidtori di fumo portando acqua al mulino di una forza che ci promette poco o nulla.
Se le cose cambieranno concretamente sarò il primo ad essere contento e a segnalarlo perché è evidente che il riconoscimento dei nostri diritti sarà tanto più rapido e più compketo quante più forze politiche, e in particolare le più grandi, saranno disposte ad impegnarsi davvero per questo.
Perfettamente d'accordo con te, Andrea :)
Dopo aver saputo chi è stato candidato nelle liste del PD, oggi possiamo avere un'idea più chiara di perché la Concia e Benedino si dichiaravano tanto soddisfatti.
Meno chiaro è, invece, perché dovremmo essere soddisfatti noi altri popolo (LGBT)bue.
Sempre più, in Italia, ci si accorge che la rappresentanza non funziona come vorremmo. Dubito che molti ebrei si sentano rappresentati da Fiamma Nirenstein, e io sicuramente non mi sento rappresentato da Concia e Benedino.
Non è che io giudichi tutto ciò che hanno fatto come sbagliato e deprecabile, tuttavia è ampiamente insufficiente: o non sono politici competenti (e io non posso crederlo, visto che escono dalla scuola del PCI), o non sono molto interessati alle tematiche LGBT.
Ma ormai basta parlare del PD: vorrei invece che tu mi convincessi a votare PS alle politiche e alle comunali, invece di un'astensione e un voto per Alemanno che mi prudono tanto.
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