Su Il Resto del Carlino, il vescovo di Imola, tal Tommaso Ghirelli, evidentemente infastidito dal confronto perdente tra le piazze del Family day e quella del Pride di sabato 16 sbotta in un'analisi incredibile - e male informata! “Sottoponiamoli a verifica, visto che hanno voluto terminare la loro chiassosa marcia dove si era svolto il family day. Al gay pride hanno partecipato certamente dei giovani, ma non erano il futuro dell’Italia, perché non avevano bambini. Hanno occupato la piazza oggi, ma non l’occuperanno domani, perché non avranno un domani”.
Troppo impegnato a guardare nella palla di cristallo e alanciare anatemi, il dotto Ghirelli sì è dimenticato di guardare davvero a quella piazza. Si sarebbe accorto che tra tutti gli altri carri sfilava anche un trenino di genitori omosessuali con figli che si allunga di anno in anno. Si sarebbe accorto che c'era anche un carro di genitori di omosessuali orgogliosi dei loro figli e sicuri che anche in loro e forse grazie a loro questo Paese troverà un futuro.
Forse dovremmo sin d'ora dargli appuntamento a Piazza San Giovanni per l'anno prossimo!
“Le loro provocatorie rivendicazioni sono prive di prospettiva, la loro richiesta di accedere al matrimonio si risolve nella delegittimazione del patto più impegnativo e fruttuoso tra esseri umani. Viene delegittimata così l’intera società politica, si cede al disfacimento del patto sancito dalla costituzione repubblicana. C’è ancora chi pensa, irenicamente: «Vogliono sposarsi con persone dello stesso sesso? Ne hanno diritto». Addirittura ci sono uomini di governo che fingono di non avvedersi dell’impossibilità di convivere in una società senza regole e dell’immoralità insita nel relativismo spacciato per pluralismo. Reagisca almeno l’opinione pubblica a questa ottusità, non limitandosi a scuotere la testa per le scritte oltraggiose, e affrontando di petto la questione del nostro futuro”.
Addirittura! Ancora una volta, si scomodano le categorie di immoralità e relativismo per bollare e respingere le richieste di diritti e si sventolano spauracchi inesistenti di disfacimenti sociali, di contagio omosessuale.
Ma da chi è andato a lezione questo Vescovo? Da Himmler? La lezione l'ha imparata proprio bene ma ha sbagliato epoca. Il medioevo, il tempo dei roghi e del controllo morale della Chiesa si è chiuso e anche la colorata e giovane piazza San Giovanni del Pride lo dimostra. In piazza c'erano un milione di cittadini che pacificamente, spontaneamente e coscientemente chiedevano risposta ai politici e alla classe politica. A nome di chi parla il Vescovo? Di Dio? Ammesso che Dio avesse la cittadinanza italiana sarebbe comunque uno a un milione!
Ma poi, se davvero il matrimonio è istituzione divina, di quel Dio in cui speriamo Ghirelli pone la sua massima fiducia, allora certo non avrà bisogno del fragile supporto della legittimazione normativa italiana. Se è così radicato nella natura umana di cosa ci si preoccupa? Oltretutto, sul piano morale per la chiesa le convivenze (alla cui legittimazione così energicamente si oppone) e il matrimonio civile stanno sul medesimo piano non essendo sanzionati da nessun sacramento. Il Matrimonio civile rientra pienamente nella sfera di competenza umana e del potere civile (e quindi statuale), e nei paesi in cui esiste il matrimonio omosessuale da anni, non abbiamo assistito a nessuna piaga biblica e neppure al crollo della natalità (semmai il contrario, visto che il fanalino di coda in Europa sulla natalità come sui diritti per i gay è proprio l'Italia).
Se non si fosse ancora convinto il prelato imolese lo informiamo che ci sono salubri e moralmente integri posti nel mondo dove vige la teocrazia e dove il relativismo è assolutamente vietato e gli omosessuali sono perseguitati e torturati e puniti con la morte. Potrebbe considerare di proseguire la sua opera evangelizzatrice in IRAN, dove, per altro, avrebbe tutta la mia solidarietà dal momento che rischierebbe di condividere la sorte degli stessi omosessuali che condanna.
Ma poi se è tanto indignato contro il relativismo perché non invita pubblicamente il suo capo, papa Benedetto, al secolo Ratzinger, a sottoporsi al giudizio dei tribunali americani per l'accusa di aver coperto i reati di pedofilia compiuti da parroci e vescovi cattolici in USA? O dobbiamo pensare che i porporati si sottraggono alla legge degli uomini in un esasperato esercizio di relativismo che sembra colorarsi solo dei grigi della convenienza e dell'ipocrisia e non certo dell'arcobaleno dell'orgoglio e del coraggio delle proprie azioni e scelte?
“Vivere alla giornata non è degno di un paese civile, evadere dalle responsabilità per timore di essere accusati d’omofobia non è da persone mature. Reagiscano gli uomini di pensiero, esprimano il loro sdegno le aggregazioni in cui si esprime la naturale solidarietà umana. Minimizzare e tacere equivale a pregiudicare le libertà civili”.
Evadere dalle proprie responsabilità nascondendosi dietro l'attributo assurdo di Capo di Stato invece è legittimo e morale?
“Lo stravolgimento del matrimonio è un attentato alla dignità umana e l’acquiescenza alla disumanizzazione porta alla perdita della libertà”.
Ecco la nuova frontiera “Omosessualità = disumanizzazione”, Se fossimo in un Paese civile, nel Paese civile che si indigna e fa rispettare la dignità di tutti, oggi il vescovo di Imola, Tommaso Ghirelli”, vedrebbe il cielo a strisce e dovrebbe risarcire milioni di gay e lesbiche italiani per le sue offese omofobe e gratuite i. Ma il coraggioso fa leva proprio sulla pavida classe politica che attacca e si nasconde dietro il viola della sua sottana episcopale.
Se io dico GHIRELLI VERGOGNA sono un terrorista, se lui mi da del subumano è un encomiabile baluardo dell'etica.
Perché, se non l'avessimo ancora capito, in Italia LA LEGGE NON È UGUALE PER TUTTI.
4 commenti:
Beh non sono d'accrdo su tutto il contenuto del post, ma vorrei aggiungere:
- l'opinione publica si è svegliata, come esorta Ghirelli, ma ahilui, nella direzione opposta da lui sperata.
- Il fatto, come hai ricordato tu Andre, che ci siano genitori omosessuali e che la battaglia per i diritti veda l'adozione o altre forme di accesso alla genitorialità proprio un punto fermo, rischia di riempire, ancora una volta contro le prospettive di Ghirelli, quella piazza sempre di più e ancora, negli anni a venire!
ABBATTIAMOLI!!!!
Anche se il loro remare contro il buonsenso gli sta scavando la fossa.
Dopo questo pride le coscienze si sono ancora di più svegliate, e sarà dura per questi 4 cattolici integralisti resistere all'ondata che si sta alzando sempre più alta
Grande Andreaaaaaa! Bel blog!!
Fabio (ovvero il tuo fotografo preferito :*)
*Rikkaedino, posso chiederti in cosa non sei d'accordo?
Io concordo con la tua impressione: l'opinione pubblica si è svegliata enon sembra accettare più i dicktat ecclesiastici... ma stiamo attenti le folle sono molto mobili, gli umori oggi più che un tempo variano rapidamente, quindi dobbiamo essere anche capaci di mobilitare di tenere alta l'attenzione e dobbiamo ottenere dei risultatai concreti per non ingenerare scoramento.
*easygaio: a me sembra,purtroppo, ancora gli integralisti siano ben posizionati. Pensa a come rapidamente i media abbiano cancellato il Pride dai loro palisesti, pensa al silenzio della politica. Saranno traviolti dalla storia, ne sono certi, ma dobbiamo lavorare molto e sodo!
FABIOOOO!!! ma quanto sei figo... come hai fatto a trovarmi anche qui? un bacio!
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