La scelta dello slogan è significativo "NOW EUROPE: THE EQUALITY IS POSSIBLE", che coniuga all'Orgullo lgbt anche quello di un Paese che si pone come modello da imitare e da seguire nel Vecchio Continente. Immancabile, naturalmente, il richiamo all'Anno Europeo per le Pari Opportunità, che in Italia sta passando sotto silenzio e senza che nessun riultato, anche minimo, sembri ancora all'orizzonte (e abbiamo un governo che si ostina a definirsi di Centrosinistra).
La Sapgna ci dimostra che la nostra voglia di manifestare non si è spenta: tantissimi sono gli italiani che andranno alla parata di Madrid in un ponte ideale con Roma. Tantissimi miei amici e conoscenti e una discreta pattuglia del Mario Mieli saranno tra loro, mentre io, causa esplosione di lezioni e seminari universitari estivi ho dovuto definitivamente rinunciare.
Ormai, però, anche senza Pride la Spagna è diventata la meta preferita e più desiderata dai gay italiani, sta letteralmente sulla bocca di tutti, assurta a paradiso agognato e vagheggiato. Molti, in verità, sperano addirttura di trasferirvisi, forse non credendo più possibile che anche da noi possa raggiungersi in tempi "umani" l'ugualgianza dei diritti e il riconoscimento di una pari dignità.
Anzi proprio nei giorni in cui il governo Zapatero ha intrapreso la sua ennesima coraggiosa battaglia per la laicità dell'istruzione, i nostri poltici sono impegnati a definire le leadership del futuro partito democratico, a studiare misure difensive contro le intercettazioni telefoniche, e a sparae l'uno sull'altro. Raccapricciante! Prima ancora che sui diritti glbt i politici italiani dovrebbero prendere a modello il governo socialista spagnolo per la sua capacità di fare, di realizzare delle politiche vere, coraggiose, in linea con il programma elettorale. La Spagna è esempio di una politica rispettata perché autonoma, pragmatica e capace di ideali e di visone del futuro. Probabilmente anziché arrovellarsi su legge elettorale e toppe per contrastare il oto di disaffezione per la politica i nostri governanti (governo, maggioranza e opposizione) dovrebbero guardare ai problemi del Paese e dei cittadini e darsi obbiettivi concreti.
Ma non divaghiamo.. e torniamo al Pride madrileno per leggere alcuni stralci del Manifiesto del Orgullo Ciudadano che si adattano molto bene anche alla nostra situazione e dimostrano come ottenere le leggi non risolve del tutto i problemi che hanno una profionda radice culturale e spesso anche gli stessi nomi e cognomi: "Quieren recordar que las personas LGTB son objeto de ataques, insultos y descalificaciones por parte sobre todo de la jerarquía de la Iglesia Católica y de otras Iglesias, que violan sus derechos más elementales sin que ni la sociedad, ni los poderes públicos ni la justicia consideren necesario intervenir". (...)
"Queremos recordar finalmente que los valores y los derechos que las personas LGTB encarnan y defienden no son suyos en exclusiva, sino que son derechos y valores con los que tiene que identificarse cualquier persona que crea que la Igualdad es un bien irrenunciable, que la solidaridad internacional es necesaria, que la lucha por los derechos humanos incumbe a todas las personas y que la diversidad humana es un bien precioso".
La traduzione è superflua credo!
Nessun commento:
Posta un commento