Sono passati 10 giorni dall'apertura di questo blog e devo confessarvi che non l'avrei detto! Non è tanto, direte, ma considerando che fino a 11 fa neanche avevo mai preso in considerazione la possibilità di farlo un blog e soprattutto di trovare quel minimo di costanza e impegno a tenerlo in vita per me è già un piccolo traguardo che mi piace condividere.
Nel frattempo anche l'esperienza di GayToday che mi ha spinto a fare questo passo si sta consolidando e diviene di giorno in giorno una bella realtà, una presenza sempre più stimolante nel panorama web italiano che ad oggi raccoglie già 136 adesioni.
Questo è il mese dei Pride, ieri si celebrava la Giornata Mondiale dell'Orgoglio Gay che, nel rievocare la rivolta dello Stonewall, ci deve richiamare alla presa di coscienza della forza dell'unione e della carica rivoluzionaria delle nostre identità e vite. Un'energia che può contagiare positivamente la società in cui viviamo fecondandola con i germi dell'apertura e del rispetto per tutte le diversità e offrendole la ricchezza di oltre 38 anni di lotte e di movimento.
Purtroppo il nostro Paese sembra smarrito e privo di una bussola. Chiaramente i problemi dei diritti per le persone glbt non sono i soli in agenda, e per molti neanche i più importanti, ma per la loro carica simbolica si prestano a rappresentare sia una politica incapace di fare delle scelte, sia il valore di chi avesse il coraggio di schierarsi e di assumersi fino in fondo le sue responsabilità.
Non possiamo cambiare per magia la cultura politica, la mentalità radicata, i pregiudizi di un intero Paese, ma possiamo lavorare per farlo ciascuno nel suo ambito e magari sognare di poter vivere in Paese che sa assumere delle decisioni importanti per il futuro di tutti noi: investendo nell'ambiente e nella qualità della vita, ad esempio, nell'istruzione, in un sistema istituzionale rappresentativo ed efficiente, in infrastrutture moderne, adeguate, eco-compatibili, nella salvaguardia e valorizzazione delle nostre bellezze paesaggistiche, culturali, architettoniche, artistiche e storiche, nella sanità pubblica, accessibile e di qualità, nell'efficienza della spesa, in un sistema giudiziario degno di una grande democrazia...
Al di là dei limiti del personaggio, la candidatura a Leader del PD di Veltroni mostra che i cittadini sono ancora pronti ad appassionarsi alle questioni del politica e a credere in qualcuno che offre anche solo l'illusione di poter dare risposte almeno ad alcune di quest domande, e a molte altre.
Si sente però il bisogno di passare dalle parole e dai proclami ai fatti di coinvolgere i cittadini, e di saper scegliere definitivamente tra un medioevo della ragione e un Paese laico, plurale, colorato, aperto, dinamico in cui la legge sia uguale per tutti e tutti godano di pari dignità e rispetto.
Un Paese, insomma, che riscopra i valori del Pride.
1 commento:
Il tuo è un bel blog, per il modo con cui affronti le tematiche, approfondendole, anche se sono scottanti.
Bravo Andrea :)
Posta un commento