Zeev Sternhel, 73enne professore alla prestigiosa Hebrew University di Gerusalemme, storico studioso del fascismo, collaboratore del giornale progressista Haaretz e attivista di Peace Now (associazione israeliana impegnata per la pace e la soluzione del conflitto con i Palestinesi), è stato ferito lievemente da un attentato esplosivo teso nella sua abitazione.
Le modalità dell’attentato terroristico mirato e il fatto che la zona sia anche stata disseminata da volantini in cui si offre una ricca ricompensa a chiunque uccida un militante del movimento pacifista, fanno pensare a un’iniziativa di gruppi della destra nazionalista e religiosa.
Il professore Sternhel si era fatto molti nemici tra le file di estremisti messianici e dei coloni più esagitati perché con le sue tesi ha negato ogni legittimità sia giuridica che morale all’occupazione dei Territori Palestinesi conquistati con la guerra del ’67.
Credo che l’esperienza e anche la nostra storia italiana ci insegnino che quando il confronto delle idee e delle posizioni politiche lascia il posto alla violenza è la stessa democrazia ad essere in pericolo.
Ma la domanda in questo caso è un’altra: Le forze di sicurezza israeliane scoveranno gli attentatori e distruggeranno per ritorsione le cse loro e dei loro familiari come fanno per gli attentatori palestinesi? Spero che capiscano che questa sorta di vendetta non è giusta né utile in entrambi i casi.
(venerdi' 26/09/2008)
domenica 28 settembre 2008
Israele: bomba di ultraortodssi contro storico pacifista
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