giovedì 18 settembre 2008

Foglio di via al disturbatore Paolini: violata la Costituzione

In seguito all'ultima incursione dietro le telecamere del TG1, in diretta dall'aereoporto di Fiumicino, lo scorso 13 settembre, la Questura di Roma ha decretato un "foglio di via obbligatorio" per il "disturbatore televisivo" Gabriele Paolini.
Il provvedimento impone a Paolini di stare lontano dal comune di Fiumicino e dall'aereporto Leonardo da Vinci per 3 anni.
Secondo una nota diffusa dalla Questura, questa misura, emessa dalla locale divisione anticrimine, diretta da Antonio Del Greco, e già notificata a Paolini, è motivata dai suoi numerosi precedenti penali e dalla circostanza che, nell’occasione, lo stesso non è riuscito a giustificare la propria presenza in aeroporto, «non espletando un’attività lavorativa nel comune di Fiumicino e non essendo in possesso di alcun biglietto aereo».
Posto che Paolini è certamente un pesonaggio eccentrico e scomodo, che il suo attegiamento invadente e scontroso è motivo di scompiglio, e risulta inviso, antipatico e fastidioso a molti. Voglio puntualizzare alcune cose.
1) A rigore piazzarsi dietro una telecamera che fa un servizio in un luogo pubblico non è di per sè un reato, sicuramente non giustifica provvedimenti restrittivi così pesanti. Né gli interventi violenti e muscolari cui spesso assistiamo verso lo stesso Paolini.
2) Nessun cittadino italiano deve fornire giustificazione alcuna sul dove e sul perché si trova in un posto. A meno che non decidiamo definitivamente che siamo in uno stato di polizia.
Giusto a promemoria l'articolo 16 della Costituzione recita: "Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche".
Paolini, quindi, come ciascuno di noi può recarsi a Fiumicino, come a Santa Marinella, anche se non deve fare una cena di pesce, e nessuna questura è autorizzata a sindacare. I limiti che si possono imporre sono solo "in via generale" e per chiari motivi "di sanità e sicurezza". Ora che Paolini possa dare fastidio alle dirette RAI ci sta tutta, che la giornalista spintonata voglia sporgere querela va bene pure, ma non mi sembra che qui ci siano problemi di sanità e sicurezza.
3) "il foglio di via obbligatorio" è uno strumento studiato è introdotto negli anni di piombo contro il terorrismo. Insieme a un'altra serie di altri strumenti simili di dubbia costituzionalità. Comunque sia è un provvedimento che dovrebbe essere utilizzato con estrema cautela e in via "eccezionale" e non certamente in modo indiscriminato verso chi spintona una giornalista o insulta il Presidente del consiglio (perché secondo me questa è la vera ragione che nessuno ha il coraggio di dire) o un marchettaro napoletano a Villa Borghese.
Qui oltre alla libertà di circolazione sul territorio della Repubblica del già citato articolo 16 inteviene un'altro principio fondamentale: l'articolo 13 della Costituzione recita: "La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto".
Intendiamoci se a me viene impedito di lasciare il mio comune di residenza, o di non andare da qualche parte, a me come individuo, e non "in via generale per motivi di sanità e sicurezza" questo è un chiaro provvedimento di "restrizione della mia libertà personale".
Il provvedimento di cui parliamo, un foglio di via, non è un provvedimento giudiziario ma "dell'autorità di pubblica sicurezza", non è provvisorio, perché dura 3 anni, e, nel caso specifico, non mi sembra neppure urgente perché non credo che il rischio alle dirette RAI da Fiumicino sia tale da giustificarlo. Oltretutto le telecamere dei TG stanno ovunque e non solo a Fiumicino, per cui il provvedimento verso Paolini risulta, in questo caso, oltre che ridicolo tanto inutile quanto evidentemente punitivo e vessatorio.
Credo che Paolini, eccentrico, fastidioso, provocatorio quanto vogliamo non sia certo uno stupido e farà ricorso, e questa è solo una sua decisione personale.
Ma ritengo che sia dovere di tutti noi tenere le antenne sempre all'erta su un progressivo scivolamento su quei principi fondamentali di libertà che vengono sempre più spesso ignorati o calpestati. I prossimi ad essere colpiti potremmo essere proprio noi!
In questura invece dovrebbero forse ripassare un po' la Costituzione Italiana visto che dovrebbero tutelarla e difenderla anziché rischiare di violarla. La mia speranza è che mettano tanta solerzia nella caccia ai veri criminali e non solo nel controllo di fastidiosi ed eccentrici personaggi che, in fin dei conti, non fanno gan danno (a parte rendere un po' più divertenti e vivaci certi noiosi servizi giornalistici).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

OT ci sembri sensibile al problema dei censori, fascisti, sbirri e infiltrati in kilombo. Dacci un'opinione
http://precariopoli.wordpress.com/2008/09/19/limitazioni-emarginazioni-esclusioni-liberta-dinsulto-per-pochi-privilegiati/
grazie

Pietro_d ha detto...

quindi lo è anche la DASPO con obbligo di firma che viene comunemente assegnata agli ultrà?

detto questo... Paolini è un idiota, che non si mette soltanto dietro una telecamera, ma disturba e impedisce il lavoro di altre persone, visto che interrompe le trasmissioni. Detto questo preferisco di gran lunga questo intervento che assegnare una scorta di bodiguard ai giornalisti, che nel caso di quelli RAI peserebbe sulle tasche di noi contribuenti!

Andrea Maccarrone ha detto...

Pietro, la scorta se fatta di poliziotti pesa sempre sulle tasche dei contribuenti.
Detto ciò secondo te impedire a Paolini di andare a fiumicino gli impedisce di disturbare i servizi rai? cerchiamo di non essere ridicoli.
Quanto alla DASPO non ho ben studiato il caso, quindi non so se è un provvedimento che viene confermato dall'autorità giudiziaria... ma Paolini tutto al più fa saltare un servizio giornalistico i feriti, i morti, le scene da guerriglia degli stadi sono ben altra cosa, se mi consenti se vogliamo parlare di "sicurezza pubblica".
Insomma per limitare i diritti costituzionali di una persona, idiota o meno, simpatica o meno, crina o meno, ci vuole una motivazione ben più seria secondo me. Ti ripeto domani i diritti limitati potrebbero essere i tuoi perché stai antipatico a qualcuno...

Anonimo ha detto...

E' che Paolini interrompe un pubblico servizio (sì, lo so che il TG di Riotta tutto sembra tranne un pubblico servizio, però... Tuttavia il foglio di via mi pare una inutile sciocchezza

Anonimo ha detto...

Non pensavo che un giorno potesse accadere, eppure è successo.... Sono daccordo con Andrea Maccarone :D

Andrea Maccarrone ha detto...

x Daniele: se interrompe un pubblico servizio sia denunciato e processato per "interruzione di pubblico servizio" che è un reato specifico previsto dal codice penale e non si violi la costituzione senza una ragione e con provvedimento oltretutto inefficace.

x Daniele Sorrentino... Toh chi si rivede! :)