Qualche giorno fa era rimbalzata su tutti i giornali la terribile e scioccante denuncia di una donna italo-somala di 51 anni che ha accusato la polizia di frontiera dell'aeroporto di Ciampino di averla "umiliata, maltrattata e oltraggiata, tenuta nuda per ore".
Parole nette e dure che vengono riportate dall'associazione Antigone, accompagnate da altri crudi particolari sulla vicenda. Di fronte a una denuncia così grave, che si somma ai tanti altri episodi di questi giorni, ci si aspetta che i fatti vengano verificati con la massima cautela dalla magistratura e magari da scrupolose inchieste interne e ministeriali, o, per lo meno, un decoroso rispetto per la sofferenza in attesa di altri riscontri e chiarimenti. E Naturalmente come cittadini pretendiamo che se ci sono colpevoli vengano individuati e puniti a norma di legge.
Questo atteggiamento dovrebbe valere soprattutto per chi, ricoprendo un ruolo specifico di Ministro degli Interni, è chiamato innanzitutto a tutelare la sicurezza e la dignità di tutti i cittadini - ebbene sì anche quelli di origine straniera - e di tutte le persone presenti sul territorio stabilmente o temporaneamente.
Invece, il Ministro degli Interni Roberto Maroni decide di scendere nel confronto in modo parziale e partigiano, prendendo nettamente la difesa della polizia di Ciampino e dichiarando, addirittura che il suo ministero si costituirà parte civile nella vicenda per richiedere i danni alla donna: «È una clamorosa montatura, fatta anche dalla stampa, che non c’entra nulla col razzismo e non c’entra nulla con la prevaricazione della Polizia. Anzi, direi che è tutto il contrario. La Polizia, infatti ha applicato con rigore la legge. Per questo motivo è stata presentata un querela contro questa signora, alla quale io aggiungerò una richiesta di danni, costituendomi, come ministero, parte civile. Non si può permettere - continua Maroni - che si infanghi la Polizia accusandola di comportamenti razzisti. Ed è veramente incredibile che i giornali diano credito a queste affermazioni senza nemmeno riportare correttamente ciò che è stata l’azione della polizia».
Non resta che inchinarsi dinnanzi a tante certezze, anche perché se, invece, ad aver ragione dovesse essere la "signora" allora sarà il Ministero - cioè noi cittadini italiani e non Maroni di sua tasca, purtroppo - a sborsare ingenti danni!
Sono dell'idea che è proprio nel bene della Polizia, oltre che nostro, che certi fatti, quando accadono, vengano alla luce, isolati, chiariti, puniti.
In caso contrario finirebbero per infangare, magari ingiustamente, il lavoro e l'impegno di tanti altri, e per minare la fiducia dei cittadini nei loro confronti. Di più, persino un corretto spirto di corpo, senso dello Stato e del dovere dovrebbe spingere gli stessi colleghi a denunciare e a collaborare pienamente senza farsi offuscare la coscienza da una malinetsa e omertosa ndifesa settaria. Solo così si può evitare che fatti gravi, eccessi, abusi ed altri episodi sgradevoli possano ripetersi ed estendersi (e quindi inevitabilmente venire alla luce).
Quando c'è da lanciare fiamme senza necessità di analisi che spacchino il capello in quattro anche il capogruppo del PDL al Senato Maurizio Gasparri non si tira mai indietro. «Fa bene il Viminale a reagire alla somala che probabilmente mente attaccando la polizia. Tra la sua parola e quella degli agenti non ho dubbio a credere alla seconda».
Sono contento che anche Gasparri viva di certezze in un Paese che non ha avuto Bolzaneto e dove i diritti umani di base, soprattutto se non hai la pelle bianca sembrano diventare motivo di confronto aperto.
Trovo questo un esempio sconcertante di come troppi esponenti del PDL abbiano deciso di affrontare la questione del razzismo montante in Italia: NEAGANDOLO!
A me in tutta franchezza non importa un fico a chi crede Gasparri. Non ritengo certo di poter dare aprioristicamente ragione all'una o all'altra versione senza conoscere i fatti, ma a lume di naso non capisco come mai la donna abbia dovuto mentire su questo episodio, mettendo in campo una storia così circostanziata, dal momento che il suo fermo non aveva avuto strascichi legali negativi per lei. Mentre forse gli agenti che si sono lasciati prendere la mano avrebbero tutto l'interesse a insabbiare la vicenda.
Attendendo con ansia il risultato di inchieste indipendenti, preferisco intanto pensarla al contrario di Gasparri, proprio per la "grande stima intellettuale" che nutro per il personaggio! Dopo tanti anni di politica non ha ancora capito quando è opportuno tacere.
Del suo razzismo da bulletto ne facciamo volentieri a meno!
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2 commenti:
Ciao Andrea, sono Franca Corradini
ho linkato al tuo blog.
Buon lavoro ed auguri!
Mi spiace non aver sentita tutta la tua relazione, ma non conoscevo il tuo nome.. mi rifarò leggendo il tuo blog.
Ciao !
Grazie Franca, per la risposta e per essere passata da queste parti.
A presto, spero,
Ciao!
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