giovedì 30 ottobre 2008

Le spranghe sugli studenti

Ciò che è accaduto ieri a Roma, a piazza Navona è una cosa incredibile (eppure fin troppo prevedibile).
Ancora una volta un gruppo militarmente organizzato, munito di caschi e spranghe e di camionetta è riuscito passando indisturbato tutti i cordoni di polizia ad arrivare nella piazza della pacifica protesta studentesca contro la riforma Gelmini attaccando a freddo i manifestanti.
Secondo quanto riportato da questo documentato editoriale di Curzio Malatese su Repubblica e da quanto è stato possibile vedere da diverse immagini diffuse dell'evento, la polizia avrebbe tenuto un atteggiamento quasi connivente con gli aggressori. Un occhio di riguardo a senso unico per questi gruppi fascisti che ormai in città sentono di essere liberi di fare il bello e il cattivo tempo impunemente e che, in questo caso ha trovato vittime dei ragazzini di 14-16 anni!
Se leggendo l'articolo e guardando le immagini si resta basiti e interdetti per come questo possa essere accaduto nel centro di Roma, con ingenti forze di polizia già schierate per proteggere il Senato, su come sia possibile che poliziotti pronuncino frasi siffatte e tengano un atteggiamento così cinicamente orientato, disumanamente cinico, si aggiunge l'assoluto disgusto per come certi media hanno riportato l'episodio gravissimo. Per esempio al TG1 parlavano di "scontro tra fazioni opposte di studenti".
Ma erano studenti manifestanti quelli arrivati con mazze, spranghe, caschi e catene in Piazza Navona? Si trovavano per caso a passare di lì armati di tutto punto?

Ulteriore commento lo voglio fare a proposito delle incommentabili dichiarazioni di Francesco Cossiga sul suo operato da Ministro dell'Interno e sull'invito ad agire similmente all'attuale Ministro Maroni.
Quello che il dis-emerito presidente della Repubblica candidamente ammette sono stati reati ma non solo, anche pesanti responsabilità politiche per la creazione di un clima di violenza e di repressione che, a questo punto possiamo dirlo con certezza, ha sicuramente alimentato e contribuito a creare gli Anni di Piombo in Italia. Che lo si possa rivendicare con tanta vanità rappresenta un capovoolgimento dei valori civili che non ha precedenti. Non solo, invitando Maroni a imitarlo, Cosssiga fa anche istigazione a delinquere. Dichiarazioni che vanno ben oltre la libertà di espressione, persino rafforzata di un parlamentare quale purtroppo egli ancora è. Mi auguro che qualche Procuratore si svegli e lo metta sotto accusa... Anche se ormai vivendo in Italia siamo costretti a credere sempre meno nelle nostre istituzioni democratiche.

Quello che si vede in questi giorni è un Governo arrogante e spocchioso che approva in tutta fretta importanti riforme per decreto senza accettare alcun tipo di confronto. Che chiama facinorosi e stupidi strumentalizzati gli studenti, i professori e le famiglie che protestano, e che lascia agire indisturbati squadracce fasciste nel centro di Roma. Vediamo una polizia, probabilmente imbeccata da ragioni e pregiudizi politici, che appare incapace di gestire le proteste e di difendere i cittadini dalla violenza di questi gruppi paramilitari armati. Un Presidente della Repubblica ingabbiato e inefficace nel porre un argine finanche all'eccesso di decretazione d'urgenza (come pure potrebbe teoricamente fare, perché non si capisce quale fosse l'urgenza di passare al maestro unico nel 2009, quindi a ben vedere una riforma siffatta è secondo me passibile anche di censura costituzionale). Un sistema dell'informazione, e anche questo non è una novità, in buon parte fazioso, appiattito, debole e incapace di rappresentare la realtà in modo credibile e onesto.

In questo quadro, la protesta sempre più ampia e meditata degli studenti è forse l'unico dato positivo. I ragazzi delle scuole e delle università sono il primo gruppo sociale che è stato capace di risvegliarsi dall'oppio berlusconiano, mobilitandosi efficacemente. I primi, e finora gli unici, in grado di dare dei grattacapi a un Governo che aveva navigato fino ad ora in assoluta mancanza di opposizione parlamentare, politica e sociale, e in spregio di ogni posizione difforme.
Mi auguro che la violenza e la paura non li spaventino o non riportino indietro l'orologio della nostra storia facendo degenerare una mobilitazione pacifica in un clima di scontro e tensione di cui l'unico vincitore sarebbe l'attuale struttura di potere e gli sconfitti non solo gli studneti ma anche il Paese nel complesso.

Suggerimenti di lettura. Stratex: Quale verità su Piazza Navona?; Cheremone (professore di liceo presente ai fatti) la fine delle cose; Elfo Bruno: 29 ottobre 2008, Italia: prove tecniche di fascismo; Anelli di Fumo: Squadracce; Scontri di P.Navona - il video di Casa Pound; .

Nessun commento: