domenica 16 marzo 2008

Ladri in casa

Era stato un bel pomeriggio e una bella serata. Ero riuscito a risolvere alcune piccole faccende domestiche e poi ero andato al Caffè Freud per ricordare Mario Mieli, scomparso suicida 25 anni fa, a soli 31 anni, .
Un incontro molto bello, interessante, piacevole, in cui attraverso le parole e i ricordi di chi lo aveva conosciuto e frequentato e di altri che ne avevano letto i libri e gli scritti (Angela Azzaro, Franco Buffoni, Elio Pecora, Vanni Piccolo, Francesco Gnerre, Francessco Paolo del Re, Daniele Cenci, Saverio Aversa) e di altre persone intervenute si è rievocata la sua figura, il suo ruolo nel nacente movimento glbt italiano, il suo pensiero dirompente.
Poi con Vincenzo, Dario, Virginia, Ilenia, Licia siamo andati a fare un giro a Trastevere e ci si era divertiti chiacchierando tranquillamente.

Sulla via di rientrare ecco che mi chiama mio fratello Dario (per l'occasione a Roma nel week end) che spaventato mi dice che sono entrati i ladri in casa, dalla finestra, rompendo la grata, che hanno messo tutto a soqquadro, aperto e rivoltato cassetti e armadi, rubato i nostri due portatili, dei soldi, qualche altro oggetto di valore, scassato un paio di porte, divelto delle tende, sporcato, devastato, danneggiato.
Io, anche nel sentirlo così spaventato, mi spavento e pure mi affloscio cadendo giù giù in mezzo alla strada, poi, grazie anche agli amici che mi aiutano e che mi riportano rapidamente a casa, mi tranquillizzo un po'.
Arrivo praticamente assieme alla polizia che mi fa due domande contate, prende un documento, si informa di cosa mi manca (e che ne so io di preciso se sono appena arrivato?) mi dice che naturalmente non prenderanno nessun rilievo e che "è mia facoltà fare denuncia al commissariato di zona" suggerendomi di portare i codici identificativi dei computer e l'assicurazione. Poi vanno.
Lo spettacolo di casa invasa e devastata, lo sconforto di mio fratello - che già viene raramente a trovarmi e quando viene gli rubano il portatile con cui lavora e su cui ha tantissimi cose di studio e personali - e l'aver perso il mio di portatile, con i miei documenti, foto, dati, articoli, lavori, cose di studio, il senso di dover dormire con la finestra divelta, il disordine (superiore al mio solito) mi fanno sentire impotente, triste e arrabbiato, vulnerabile, prigioniero, meno libero di qualche ora prima.
Certo al di là del valore degli oggetti (e il danno è sempre più grande del valore del bottino... in una casa di studenti soprattutto) c'è una ferita psicologica e poi oggi i computer sono pezzi della nostra memoria, strumenti di lavoro, custodi dei nostri ricordi, e averli persi per mano di ignoti che sanno certamente cosa significano quegli ogetti oggi (più dei soldi, di sterei, televisori etc)
Intanto non riesco a dormire e sono qui a raccontarvelo, di certo le cose non cambiano, ma almeno mi sfogo un po'.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

andrea, mi dispiace molto... è terribile, sentirsi violati in questo modo. Per quello che conta mi offro per darti una mano a rimettere a posto il casino (hai il mio numero, credo, altrimenti lasciami un messaggio su msn). Ti sono vicino,
Filippo

Anonimo ha detto...

Mi spiace molto.

Anonimo ha detto...

Piccolo Andrea, hai tutta la mia solidarietà e ieri ero davvero dispiaciuto. Ti abbraccio ancora, un bacio.

Anonimo ha detto...

Un abbraccio. Giulio.

Andrea Maccarrone ha detto...

grazie a tutti voi :), di cuore

Matteo ha detto...

ciao Andrea! mi spiace moltissimo!!! ti sono molto vicino nonostante i 200 km che ci separano.... kiss kiss
PS: Hai perso pure i contatti msn? se vuoi te lo rimando...
ciaoooo

Andrea Maccarrone ha detto...

Ciao Matteo, grazie per la solidarietà. Tranquillo i contatti msn sono on line e sono salvi :)

Anonimo ha detto...

Ma cavolo! :( Provo a immaginare come ti sei sentito in quei momenti...
Ti sono vicino, un bacio :*

Daniele

Andrea Maccarrone ha detto...

grazie Daniele, purtroppo da sabato non riesco praticamente più a dormire... ma spero mi passi!

Anonimo ha detto...

Lo credo bene :\
Ma passerà, stanne certo ;)

Anonimo ha detto...

Anche se non ci conosciamo, spero tu abbia ripreso a dormire (a Roma, ovviamente)... A presto... Giulio.

Anonimo ha detto...

Mi è successa la stessa cosa ieri. Sono entrati con la luce del giorno mentre ero al lavoro. Hanno preso anche a me 2 portatili, il tom tom, la videocamera, la macchina fotografica e pensa te un ferro da stiro oltre al caos e alla sporcizia che hanno lasciato in giro. Sto pensando di vendere, non mi sento sicuro in casa mia.
Maledetti, un vicino ha visto "due ragazzi sospetti" in bermuda allontanarsi di fretta con una bella borsa da portatile. Chiamare il 113 no?
Ti sei riuscito a riprendere? Hai ritrovato le tue cose?
Che disgraziati.