giovedì 8 maggio 2008

Papaboys e Pride

Dopo Alemanno anche i Papaboys decisono di dire la loro sul Pride, dilungandosi sulle categorie di blasfemo, offese al sentimento religioso e dettando a gay e lesbiche la cristiana visione della loro "condizione".
Ringrazio il Presidente deei papaboys (si sente un po' ridicolo per questo nome?) per i "preziosi" consigli ma con uguale garbo li rispedisco al mittente invitando lui e la sua chiesa al rispetto che chiede: dirci che siamo contro natura, che le nostre diversità incalzano l'uomo verso l'immoralità e cose simili per chi non dovrei scendere in piazza a manifestare per i miei diritti non lo giudico rispettoso della mia dgnità e "condizione".
Mi sembrano assai più immorali e criticabili alcuni attegiamenti della Chiesa e dei suoi più alti rappresentanti, e non vedo perc hé non posso criticarli.
A titolo di puro esempio ricordo che l'attuale papa era inquisito negli Stati Uniti per il sosopetto di aver copertoe invitato a coprire i numerosi casi di pedofilia consumati da preti cattolici in quel Paese nel suo passato incarico da cardinale. Ebbene si è sottratto a quelle accuse perché assurto al soglio pontifico è diventato capo di stato e si è difeso dietro l'immunità. Non mi sembra il massimo della limpidezza di attegiamento rispetto ad accuse tanto gravi. Si sente forse il papa superiore alla legge umana? ingiudicabile? Proprio il caso di dire da che pulpito viene la predica!
Voglio anche ricordare che mentre il rappresentante dei Papaboys parla di generiche offese e blasfemia senza chiarire a cosa si riferisca (al mostare in pubblico di essere gay?) sicuramente noi omosessuali non abbiamo mai ucciso nessuno in quanto tali, ma viceversa siamo stati vittime di secoli e millenni di persecuzioni, anche a opera della chiesa che oggi pretende "rispetto" e ci mandava tranquillamente sul rogo!!!

Di seguito comunicato dei Papaboys... non so a voi ma a me fa venire ancora più voglia di andare al pride!

GAY PRIDE DI ROMA: LIMITARE LE OFFESE E TUTTO CIO’
CHE E’ BLASFEMO

Il Presidente dei Papaboys: Bene il Sindaco Alemanno. Era l’ora!
“Nella libertà della diversità è necessario richiedere, ed a voce alta, massimo rispetto per la religione, per i credenti tutti, e condannare tutto ciò che è blasfemia ed attentato al sacro.” – Questa la dichiarazione di Daniele Venturi – Presidente dell’Associazione Nazionale Papaboys - che si dice - scandalizzato per l’immoralità, soprattutto nel manifestare contro ciò che è sacro, che ogni edizione del Gay Pride evidenzia per le strade delle città che vedono questo tipo di incontri.”
‘Non è detto che si debba stare zitti – continua Venturi – ogni volta che si attenta alla religione, recando gravi offese a chi ha nel proprio dna la tradizione cristiana. Ben vengano le parole del neo Sindaco Alemanno, (era l’ora! ndr) che vanno finalmente a ‘spezzare’ le catene di concupiscenza ed appoggio incondizionato delle precedenti amministrazioni comunali.
‘Agli appartenenti al mondo omosessuale – continua la nota dei Papaboys - vogliamo ricordare le parole della Dottrina Sociale della Chiesa, che non condanna – come tanti media vorrebbero far passare – ma richiama ad una vita sessuale lineare e sobria, non portando in piazza quelle diversità che per prime incalzano l’uomo verso l’immoralità. 'Il primo punto che la Chiesa tende a sottolineare è che la Chiesa si rifiuta di considerare la persona a partire solo dal suo orientamento sessuale. Per la chiesa non c'è l'eterosessuale o l'omosessuale, ma c'è una persona che è figlia di Dio, che è depositaria di un dono di grazia, che ha i suoi talenti e ha le sue ferite, che vanno riconosciute, confessate e affidate a Dio. La Chiesa invita i fedeli a distinguere tra l'orientamento, l'inclinazione, la tendenza omosessuale e gli atti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un'altra dimostrazione che un certo tipo di religiosita` tendendente al fanatismo non e` altro che un sintomo di un incipiente ottenebramento della ragione...

Guido Allegrezza ha detto...

bè, dev'essere un grande mangiatore di baci perugina, dato che il livello delle sue argomentazioni è lo stesso delle citazioni letterarie sull'amore che avvolgono quei deliziosi bonbon di cioccolato.
si meglio pensare al tenero cuore di nocciola di un bacio perugina, che al vuoto assoluto che separa le orecchie di questo signorino che pretende onore e rispetto per il sacro!
per me può dire quel che vuole, ma le parole del papa, al di là dal fatto oggettivo di essere un capo di Stato (monarca elettivo, scelto dai suoi pari), e della sua dottrina per me vlagono meno di zero.
è un problema di chi gli dà retta, per fortuna e non mio!