giovedì 1 gennaio 2009

Buon 2009

Di cuore un buon 2009 per tutti.
Non so per voi, ma per me sarà certamente un anno ricco di novità. Forzatamente si concluderà un lungo ciclo della mia vita e se ne aprirà un altro. E come sempre accade in vista di grandi cambiamenti, tante sono le speranze, tanti anche i timori e le incertezze, tante saranno le scelte importanti da fare.

Diverso discorso per l'aspetto generale. Sinceramente con questo nostro governo e con questa nostra situazione politica generale non ho grandi aspettative dall'Italia e per l'Italia. Dobbiamo cercare tutti insieme di tenere duro e fare il massimo per mettere insieme le premesse dei cambiamenti futuri, non lasciare che tutte le speranze vengano spente e tutti i sogni ci vengano definitivamente rubati.
In questi giorni sono molto rattristato e sconfortato dall'ennesima esplosione di violenza bellica in Palestina-Israele. Amo quei due popoli, quei luoghi e quei paesi, sinceramente, ed è terribile vederli di nuovo avvitarsi in questa infinita spirale di odio, violenze, rappresaglie e crimini. Come sempre le vittime sono i bambini e i più indifesi e non si riesce a capire che proprio la continua risposta bellica, per 60 anni, è quella che alimenta la fiamma dell'odio e del risentimento impedendo un vero costruttivo dialogo e la soluzione stabile dei problemi. Anche quest'anno spero di tornare da quelle parti e di ritrovare tanti amici e una situazione diversa anche di poco più serena. Forse passate le elezioni israeliane e palestinesi, la situazione si sarà stabilizzata e le due parti si saranno tornate a parlare più che a sparare addosso. Certo non è bello assistere a chi gioca con la vita e con le bombe in base a calcoli elettorali e di consenso, ma anche questa è la realtà della democrazia, quando, come da noi, è priva di una vera adeguata classe politica coraggiosa in grado di esprimere scelte e inchiodata, invece, alle paure collettive e ai sondaggi del giorno. Anche in Italia, con la campagna di paura sulla sicurezza e gli immigrati ne sappiamo qualcosa...
Nel frattempo voglio ribadire anche ai miei amici israeliani che non possono pensare di continuare a tenere in ostaggio più di un milione di abitanti di Gaza utilizzando quella potenza di fuoco e ancor più bloccando stabilmente la regolare vita delle persone in quel pezzetto martoriato del Mondo. Gaza non può essere una prigione a cielo aperto in cui la popolazione è vittima dei folli disegni integralisti di Hamas, che si fa scudo di una situazione umanitaria pesantissima continuando a investire risorse e uomini in missili anziché in cibo, scuola, case, attività produttive, ospedali, e poi vittima anche dei blocchi continui dei valichi da parte di Israele ed Egitto e delle bombe e poi dei tank...

il 20 Gennaio entrerà alla Casa Bianca il nuovo presidente americano Barak Obama. Credo poco nelle capacità salvifiche e taumaturgiche di una sola persona, di un solo leader. Ma quella presidenza è l'unica, in questo momento ad accendere le speranze di una nuova stagione della politica americana e globale. Se Obama manterrà fede al suo impegno per l'ambiente e per una diversa impostazione di politica internazionale penso possa essere già un buon inizio e forse, anche grazie al suo carisma e al vento di speranza che accende, riuscirà a dare nuovo impulso anche ai dialoghi di pace in Medioriente che Il pessimo Bush ha affossato con la sua insipienza.

Ancora auguri a tutti di un felice e ricco 2009. Il mio augurio è che siate ciascuno protagonista della propria vita e delle proprie scelte e che ciascuno di noi possa anche dare il suo contributo per positivi cambiamenti nel nostro Paese. Da qualche parte bisogna cominciare a costruire.
BACI!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Auguri di cuore, Andrea.

Anonimo ha detto...

Auguri anche da me!

Andrea Maccarrone ha detto...

buon anno a voi carissimi!!
Sciltian... poi ti dico che grezza ho fatto con tua mamma...