giovedì 15 gennaio 2009

Omosessualità e Islam al Circolo Mario Mieli

Comunicato Stampa
Omosessualità ed Islam al Circolo Mario Mieli

Domenica 18 gennaio alle 17,00 Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli organizza, nella sua sede di via Efeso 2A - Roma, un interessante incontro di approfondimento e confronto sul tema “Omosessualità e Islam”.
Se ne è parlato molto nelle scorse settimane anche a proposito della proposta di depenalizzazione universale dell’omosessualità presentata dalla Francia e dall’UE all’Assemblea delle Nazioni Unite, ma è sicuramente utile ricordare come al di là degli aspetti penali ci siano molte implicazioni sociali e culturali che differenziano i vari paesi arabi e islamici tra di loro e che, ormai, toccano da vicino anche l’Italia e l’Europa, per la presenza di ampie comunità di immigrati.
A discuterne con noi, Brian Whitaker, per anni inviato del Guradian in diversi Paesi del Medio Oriente e autore di “L’Amore che non si può dire, Storie mediorientali di ragazzi e ragazze” ; Giorgio Gigliotti, scrittore e giornalista, collabora con diverse testate e ha vissuto sette anni nel Magreb, autore di “Hotel Allah, Racconti dall’Islam”; Daniele Salaris, giovane documentarista che presenta il suo “the Beirut apartment” sulla condizione di alcuni giovani gay e lesbiche libanesi; Francesco Gnerre, professore di Teoria della Letteratura all’Università di Tor Vergata di Roma.
Sono stati invitati anche esponenti di associazioni arabe.
Durante l’incontro oltre al documentario di Daniele Salaris sarà proiettata la raccolta di foto e immagini “Passaggio dall’Islam” di Giorgio Gigliotti.

Brian Whitaker, giornalista del Guardian, Giorgio Gigliotti, Daniele Salaris, presenti al nostro incontro, con l’ausilio di diverse forme espressive – il saggio, il documentario, il racconto letterario – ci offriranno lo spunto per trattare un tema molto attuale, poco trattato e ancor meno conosciuto. Come è vista l’omosessualità nel mondo islamico e, come vivono gli omosessuali nei paesi e nelle comunità islamici. Grazie all’esperienza di questi osservatori particolari che hanno avuto modo di conoscere e vivere direttamente quel mondo potremo accrescere la nostra consapevolezza di una realtà dura, ma anche molto sfaccettata e spesso vista con gli occhi del pregiudizio e dello stereotipo.
Sono invitati e saranno ospiti esponenti di associazioni arabe musulmane romane.

-The Beirut Apt. documentario di Daniele Salaris.
Il piccolo spazio di un appartamento racchiude tematiche di scala internazionale in questo intimo documentario. La legge libanese condanna le persone LGBT, rendendole vulnerabili di minacce e attacchi - anche dalla polizia - scoraggiandone ogni denuncia. Con riguardo alla sicurezza degli intervistati è stato affittato un appartamento dove questi potessero parlare liberamente. Ne emerge uno spaccato della scena queer in Libano, descritta da ragazzi arabi di diverse fedi religiose e background culturali. Dall’infanzia trascorsa in una zona di guerra agli Hezbollah e al rinnovato conflitto con Israele, questioni d’identità, sicurezza e libertà si combinano con tematiche di sessualità e di genere. Nonostante le differenti culture di origine queste eloquenti individualità condividono la lotta per vivere autenticamente in una cultura che nega la loro esistenza.
-L’Amore che non si può dire, Storie mediorientali di ragazzi e ragazze, di Brian Withaker (ISBN edizioni).
L’inchiesta di Whitaker, costruita attraverso interviste e testimonianze dirette, spesso rilasciate a rischio di violenze, viaggia in molti Stati (Libano, Egitto, Palestina, Iran e Arabia Saudita), racconta le differenze, i diversi gradi di repressione, di oltranzismo, ignoranza e ipocrisia. Si susseguono decine di storie individuali di dolore, amore e violenza: dai gay palestinesi costretti a rifugiarsi in Israele e accusati, perciò, di collaborazionismo, alla vita nei locali notturni di Beirut, ai siti gay egiziani. Con alcune paradossali sorprese: l’omosessualità è più tollerata in Arabia Saudita, dove c’è la pena di morte, che in Egitto, dove è un "atto immorale". Quanto all’Iran, il presidente Ahmadinejad ha sostenuto che "semplicemente non esiste".
Hotel Allah, racconti dall’Islam, di Giorgio Gigliotti (Edizioni Coniglio).
Presenta il libro Francesco Gnerre. Una manciata di racconti di ambientazione e vissuto arabo. Senza stereotipi e senza banalizzazioni. Raro caso, nella letteratura europea, di uno scrittore occidentale che ha vissuto nei Paesi islamici e ha dedicato la sua vita e il suo lavoro allo studio di Oriente e dintorni, fino a confondersi con essi. Tra “veli” e harem, tra minareti e deserto, tra morti e omicidi, con una scrittura che passa dal poetico al cinematografico, dal giallo all’intimista, si racconta un mondo sconosciuto e fascinoso. Non mancano critiche stringenti agli “assolutismi”, ma l’amore per questa cultura complessa e misteriosa vince con trascinanti e rapinose parole.

Dove: presso la sede del Circolo Mario Mieli, in via Efeso 2/A a pochi passi dalla fermata Metro B San Paolo Basilica.www.mariomieli.org ; mail cultura@mariomieli.org ; tel.: 065413985

Andrea Maccarrone
Direttivo Circolo di cultura Omosessuale Mario Mieli

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