martedì 4 novembre 2008

Walter Cialtroni

Chiamato in causa da ogni parte dal grande clamore che hanno suscitato le parole della Binetti Walter Veltroni, che sembrava volere restar fuori dal fuoco delle polemiche, è costretto a intervenire:
"Le posizioni del Partito democratico su temi di grande importanza, come l'uguaglianza dei diritti e la lotta ad ogni fenomeno discriminatorio come l'omofobia - afferma Veltroni - sono chiarissime. A sancirle è la nostra carta dei valori e io stesso ho avuto recentemente occasione di ribadirle intervenendo al Circo Massimo davanti ad un mare di persone.
E' chiaro, quindi - aggiunge - che singole voci che assumono posizioni diverse da queste non rappresentano l'opinione del partito ma esprimono un parere personale. Un parere, nel caso della recente intervista dell'onorevole Paola Binetti, sbagliato. Ma al tempo stesso credo che in un grande partito come il nostro non possano esistere 'reati d'opinione o processi per idee che
vengono espresse.
Mi stupisce che su queste dichiarazioni si sia creato una così grande polemica quando era chiara la natura personale delle opinioni espresse e la posizione complessiva del partito
".

Proprio alla luce di queste dichiarazioni mi sembra invece evidente che la posizione del partito sull'omosessualità e sull'omofobia non è per nulla chiara, tanto meno chiarissima. Come può pensare Veltroni di combattere l'omofobia nella società se la giudica tollerabile espressione di diversità di opinione all'interno del suo stesso partito? Con che forza e credibilità potrà il PD sostenere una legge antiomofobia?
Se un altro parlamentare avesse espresso posizioni antisemite, razziste o, per esempio di sostegno alla Camorra e alla Criminalità organizzata, sarebbe stato ritenuto ancora compatibile con l'appartenenza al PD in nome della libertà di opinione? credo di NO.

Ma evidentemente Veltroni considera l'omofobia una questione secondaria e distingue tra discriminazioni di serie A e di serie B.
Un atteggiamento esso stesso omofobo.
Del resto ce lo ricordiamo durante la campagna per le primarie declinare la sua politica per lesbiche gay come "feste e rispetto". Evidentemente non ha fatto molti passi in avanti da allora!


Nessun partito di sinistra, riformista o democratico può tollerare posizioni di questo genere al suo interno, non è in gioco la libertà di pensiero e opinione, ma la coerenza politica e il patrimonio comune e condiviso di civiltà e rispetto per le diversità e le minoranze. Veltroni e gli altri esponenti del suo partito intervenuti in difesa della Binetti non possono fingere di non capire questo elemento essenziale e non possono non dare risposta alle migliaia di persone anche dentro il loro partito che provano disagio di fronte a queste espressioni di rozza intolleranza.

(Segue comunicato del Circolo Mario Mieli)

A proposito delle dichiarazioni dell’onorevole Binetti su omosessualità e pedofilia interviene il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni, e con il suo approccio buonista e un “ma anche” prova a metterci una pezza. Le opinioni della Binetti non esprimerebbero la posizione del Partito in tema di omosessualità ma “un parere, nel caso della recente intervista dell'onorevole Paola Binetti, sbagliato. Ma al tempo stesso credo che in un grande partito come il nostro non possano esistere reati d'opinione o processi per idee che vengono espresse. Mi stupisce che su queste dichiarazioni si sia creato una così grande polemica”.
A noi, le affermazioni del segretario del PD Veltroni non stupiscono, ma ci lasciano letteralmente senza parole.
La posizione di un partito e una qualsiasi formazione politica su una questione delicata e centrale come diritti civili e discriminazioni non può rimanere lettera morta di una carta dei valori ma deve necessariamente declinarsi in comportamenti e posizioni coerenti. Quando sono in discussione i principi fondamentali di identità e appartenenza a una società civile e democratica non possono valere sofismi e distinguo assurdi basati su una malintesa concezione della libertà di opinione che sfocia nel qualunquismo.
Il Filosofo liberale Karl Popper sosteneva che la Società Aperta è aperta a tutti tranne che agli intolleranti. E di posizioni intolleranti e irrispettose parliamo nel caso delle dichiarazioni dell’onorevole Binetti.
Contrariamente a quanto sostiene Veltroni la posizione del partito democratico sull’omofobia non appare per nulla chiara, dal momento che al suo interno sono ammesse posizioni omofobe di una gravità e pesantezza che non si ritrovano neppure in partiti di estrema destra, e che in altri paesi europei trovano posto solo nelle patrie galere e non certo nei grandi partiti riformisti e di sinistra.
Veltroni non può fare ogni volta come Ponzio Pilato, lavandosene le mani, anche perché appare evidente che le posizioni “private” di una deputata della Repubblica hanno sempre un risvolto pubblico. Con quale credibilità il Partito Democratico vuole contrastare l’omofobia quando suoi parlamentari la alimentano?
In proposito ricordiamo le polemiche sollevate anche da Veltroni sulla candidatura di un personaggio come Ciarrapico nelle fila del PDL, oppure sulle dichiarazioni di Calderoli e islam e simili. Ciò che vale per gli avversari politici deve chiaramente esser valido anche per loro stessi.
Polemicamente ci chiediamo sarebbe stata la medesima reazione se un parlamentare del PD avesse espresso un pensiero così chiaramente discriminatorio per altre minoranze? O, al contrario, di sostegno alla Camorra? Ci viene da pensare che anche le posizioni del segretario Veltroni siano affette da incrostazioni omofobe per cui esistono discriminazioni di serie A e discriminazioni di serie B. Tematiche di serie A e di serie B.
Se questa rimarrà la sua posizione prenderemo atto che il Partito Democratico più che un partito è divenuto un ridicolo circo, in cui ognuno fa la sua divertente parte in commedia, e suggeriamo al segretario il nome d’arte di Walter Cialtroni. Decisamente più appropriato al ruolo di domatore di pappagalli cui si è autorelegato!

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non mi aspettavo nulla di diverso da Uoter Veltroni. Se portano voti, prende tutte le Binetti e i Bassolino che riesce a raccattare.
Basta che paghino.
http://blue-highways-.ilcannocchiale.it/

Andrea Maccarrone ha detto...

porteranno pure voti ma qui ormai gli è imasta da raccattare solo la merda... ed è vero che dal letame nascono i fiori, ma così il PD non vincerà mai e se lo merita pure.

Esattamente come hanno person al comune di Roma perché hano deciso di insistere a candidare Rutelli.

Andrea Maccarrone ha detto...

sì noirpink, siamo su quella linea ma con una sostanziale differenza.
Non è qui soltanto in gioco la libertà di espressione in generale ma anche la coerenza di una proposta politica.

Su un qualsiasi tema centrale non possono esserci sostanziali differenze tra i principali rappresentatnti di un partito. Altrimenti un parito non ha più un coerente profilo politico ma diventa soltanto un gruppo di potere.

Dicendo quel che dice Veltroni ci fornisce due possibili letture:
1) sì, siamo contro l'omofobia, ma poi alla fine non è un tema che ci interessa e caratterizza più di tanto. Su questo possiamo anche andare in ordine sparso.
2) idee, principi questioni civili sono problematiche che non devono devono avere un alto profilo. Quel che ci interessa è che queste divisioni rimangano sottotraccia pur di prendere voti a destra e manca raccogliendo un po' dovunque. (la tesi gruppo di potere appunto).

Perché Veltroni, come ha detto di non volere i voti della camorra non dice altrettanto degli omofobi? Anzi non solo ne accetta i voti ma li manda persino in Parlamento?